WordPress 6.9 è arrivato e noi non vediamo l’ora di utilizzare alcune delle fantastiche novità incluse nell’ultima versione del CMS più famoso al mondo.
In sintesi, le principali aree migliorate di WordPress 6.9 sono le seguenti:
- Nuovi blocchi principali (Accordion, Math e altri) per una maggiore flessibilità nella creazione dei contenuti.
- Importanti miglioramenti all’editor, che rendono l’esperienza di creazione ancora più fluida e intuitiva.
- Nuove API per gli sviluppatori come l’API Abilities, aggiornamenti dell’API Interactivity e dell’API Block Bindings, oltre ad altri aggiornamenti previsti per la versione 6.9.
- Miglioramenti ai flussi di lavoro e alla collaborazione con le Note, l’opzione di visibilità dei blocchi e l’espansione della Palette dei comandi.
Questi aggiornamenti garantiscono un’esperienza migliore per tutti: gli utenti di WordPress potranno usufruire di strumenti di editing e collaborazione più potenti, mentre gli sviluppatori potranno beneficiare di funzionalità di integrazione più avanzate grazie a un set di API migliorato.
Le novità di WordPress 6.9 sono davvero tante, quindi vediamo quali sono quelle che ci hanno entusiasmato di più:
Nuovi blocchi core
A seguito di questo problema su GitHub, WordPress 6.9 introduce sei nuovi blocchi, ampliando le capacità creative dell’editor a blocchi ed eliminando la necessità per gli utenti di installare plugin aggiuntivi. Questi nuovi blocchi includono Accordion, Term Query, Time to Read, Math, Comment Count e Comment Link.
Per anni i collaboratori hanno discusso se i nuovi blocchi dovessero essere inseriti nel core o rimanere nel territorio dei plugin. WordPress 6.9 segue un percorso pratico. Nelle parole di Mathias Ventura,
Penso che non avere questi blocchi nella libreria del core limiti fortemente l’espressività su cui i creatori di temi (e gli utenti) possono fare affidamento per costruire grandi progetti e che possa compromettere l’esperienza complessiva, costringendo le persone a scegliere librerie di blocchi più attrezzate o a desistere del tutto se hanno intenzione di rilasciare qualcosa di ampio respiro.
Ora diamo un’occhiata più da vicino a ciascuno dei nuovi blocchi che sono stati aggiunti al core con WordPress 6.9.
Accordion
Il tanto atteso blocco Accordion è finalmente arrivato nel core. Non si tratta di un singolo blocco, ma di una struttura di blocchi annidati che puoi esplorare facilmente dalla Gestione del Blocco.

Ogni blocco Accordion è composto dai seguenti blocchi interni:
- Accordion: il contenitore degli elementi Accordion annidati.
- Accordion item: è l’elemento direttamente annidato e consiste in un’intestazione e un pannello.
- Accordion heading: un’intestazione cliccabile che apre e chiude un pannello.
- Accordion panel: Questo pannello racchiude il contenuto dell’elemento Accordion e può includere qualsiasi tipo di blocco.

Il blocco ha uno stile minimalista, ma l’eccellente guida di Justin Tadlock, “Styling accordions in WordPress 6.9“, fornisce le conoscenze essenziali per personalizzare l’aspetto dei tuoi blocchi Accordion.
Dai un’occhiata ai PR #64119, #71222 e #71388 per avere tutti i dettagli sul nuovo blocco Accordion.
Terms Query
WordPress 6.9 introduce un nuovo blocco Terms Query. Simile al blocco Query, mostra i termini invece dei post. Questo nuovo blocco è in realtà un Terms Template contenente un blocco Row con un Term Name e un Term Count.

Il blocco Terms Query è dotato di diverse opzioni di configurazione. Puoi impostare la tassonomia, ordinare le voci dell’elenco, specificare le voci selezionate e scegliere di mostrare o nascondere i termini vuoti o annidati. Puoi anche impostare il numero di termini da mostrare.

Il Term Template ha due modalità di visualizzazione: Elenco e Griglia. La visualizzazione a griglia ti permette di personalizzare la posizione degli elementi della griglia e il numero di colonne.

Puoi anche modificare i tag degli elementi del blocco. Ad esempio, puoi utilizzare un elemento h2 per il blocco Term Name. Puoi anche inserire dei blocchi tra gli elementi del blocco Terms Query. L’immagine seguente mostra un blocco Separatore tra le righe.

Per saperne di più sul blocco Terms Query, consulta il PR #70720 e il Problema #49094.
Time to Read
Come suggerisce il nome, il blocco Time to Read mostra il tempo di lettura del post o della pagina corrente. Il blocco ha due modalità, Time to Read e Word Count, e un’opzione per visualizzare il tempo di lettura come intervallo o come valore specifico.


Math
Il blocco Math ti permette di inserire formule matematiche nei tuoi contenuti. Basta scrivere le formule nella sintassi LaTeX e verranno convertite nei simboli matematici corrispondenti.

È anche possibile inserire formule in linea.

Comments Link e Comments Count
I blocchi Comments Link e Comments Count non sono più contrassegnati come sperimentali. Entrambi i blocchi sono ora disponibili per l’uso nell’Editor del sito e nell’Editor dei post.
Miglioramenti ai blocchi esistenti
WordPress 6.9 introduce aggiornamenti minori e maggiori a una moltitudine di blocchi, migliorandone la funzionalità e/o l’usabilità.
Corretto il problema del padding dello sfondo per il blocco Titolo
Con WordPress 6.9 è stato risolto un problema di specificità CSS relativo al padding di sfondo del blocco Titolo. Prima di questo rilascio, gli stili di padding applicati al blocco Titolo si ripercuotevano su altri blocchi che utilizzavano le intestazioni, come ad esempio il blocco Accordion.
Grazie all’uso della pseudo-classe :where(), il selettore CSS per i titoli che utilizzano lo sfondo è stato reso più specifico, come descritto nelle note di sviluppo.
h1, h2, h3, h4, h5, h6 {
&:where(.wp-block-heading).has-background {
padding: ...;
}
}
Se un tema utilizza la classe .has-background con elementi di intestazione che non sono blocchi Titolo, questi elementi non riceveranno più il padding di sfondo predefinito.
Elemento HTML selezionabile per i blocchi Pulsante e Separatore
Per migliorare l’accessibilità, ora è possibile selezionare gli elementi HTML dei blocchi Pulsante e Separatore.
Per il blocco Pulsante, puoi scegliere tra <a> e <button> nelle impostazioni avanzate del blocco.

Per il blocco Separatore, puoi scegliere tra <hr> e <div>.

Selettore tagName per il blocco Contenuto del post
A partire da WordPress 6.9, puoi selezionare il wrapper appropriato semanticamente per il blocco Contenuto del post. Puoi scegliere tra <main>, <section>, o <article>.

Icone personalizzate per i link social
Un nuovo filtro block_core_social_link_get_services consente agli sviluppatori di aggiungere icone link personalizzate al blocco Social Links utilizzando le varianti di blocco. Questa aggiunta offre più opzioni per la personalizzazione del blocco Social Links ed elimina la necessità per il nucleo di gestire un lungo elenco di servizi.
Puoi trovare i dettagli tecnici e il codice per registrare una variante di Social Link nel PR #70261. L’immagine seguente mostra il risultato nell’editor dei post.

Ordinamento in base all’ordine del menu nel blocco Query Loop
Oltre al titolo e alla data del post, ora puoi ordinare i tipi di post che supportano gli attributi di pagina nel blocco Query Loop in base all’ordine del menu. Per provare questa nuova funzione, crea più pagine e utilizza la modifica rapida per modificarle.

Puoi modificare l’ordine delle voci di menu anche modificando ogni singola pagina. Nella barra laterale delle pagine a sinistra, clicca sul pulsante Azioni (i tre puntini in alto a destra). Quindi, seleziona Ordine. Apparirà un pop-up con un campo numerico per impostare l’ordine del menu.


Dopo aver impostato l’ordine delle pagine, crea una nuova pagina e aggiungi un blocco Query Loop. Seleziona Pagine come tipo di post e ordinale per Ordine del menu.
Il valore menu_order è disponibile per tutti i tipi di post presenti nel database; tuttavia, per rendere disponibile questa impostazione per i tuoi tipi di post personalizzati, è necessario registrare il supporto per la funzione page-attributes.
Per ulteriori informazioni su questa funzione, consulta il PR #68781.
Aggiornamenti al blocco navigazione
Il blocco navigazione ha subito diversi aggiornamenti. Ecco un rapido elenco dei principali:
Un nuovo pulsante Crea pagina è stato aggiunti all’interfaccia utente Link del blocco Link di navigazione. Questo aggiornamento include l’opzione di pubblicare immediatamente la pagina.


Questa funzionalità è disponibile anche nel blocco Pulsante, anche quando è incluso nel Menu di navigazione.

Grazie all’API Block Bindings, l’attributo URL del blocco Link di navigazione si aggiorna dinamicamente quando l’URL originale cambia, a patto che il link sia a un’entità, come una pagina o un post.

Una nuova opzione nella barra laterale delle impostazioni del blocco Link di navigazione permette agli utenti di configurare i link di navigazione in modo che si aprano in una nuova scheda. In precedenza, l’opzione Apri in una nuova scheda era disponibile solo nel menu contestuale del link modale. Con questa aggiunta, l’opzione è più facile da individuare, poiché è posizionata accanto a tutte le altre impostazioni della barra laterale.

Ora puoi impostare uno sfondo trasparente per il blocco del menu di navigazione dall’interfaccia dell’editor. Prima di WordPress 6.9, dovevi utilizzare un codice CSS personalizzato per ottenere questo effetto.
Variazioni dei blocchi Stretchy Heading e Stretchy Paragraph
I blocchi Stretchy Heading e Stretchy Paragraph sono due nuove varianti che allungano automaticamente il testo per adattarlo all’intera larghezza del contenitore.
Puoi inserire le due varianti in due modi diversi: direttamente dal pannello di inserimento dei blocchi o dal menu a discesa della barra degli strumenti dei blocchi Titolo e Paragrafo.


Supporto dell’immagine poster per il blocco Copertina
Grazie al nuovo componente poster-image, il blocco Copertina ora supporta le immagini poster. Questo è particolarmente utile per i video di grandi dimensioni e per gli utenti con connessioni lente, migliorando l’esperienza dell’utente.
Ora che abbiamo esplorato le principali aggiunte e miglioramenti ai blocchi principali, esaminiamo come WordPress 6.9 facilita la collaborazione tra team per la creazione di contenuti, in base alle responsabilità individuali. Questa versione introduce due potenti funzionalità che miglioreranno in modo significativo la collaborazione e i flussi di lavoro all’interno dell’editor: Note e visibilità.
Blocchi di commento con note in WordPress 6.9
È ora possibile aggiungere note ai blocchi nell’editor dei post. Questa funzione consente la collaborazione asincrona tra i membri del team, permettendo di tenere traccia delle attività e di ottimizzare i flussi di lavoro editoriali.
Poiché si tratta di una funzione specifica dell’editor dei post, per aggiungere note gli utenti devono disporre della funzionalità edit_posts per quel post. Ciò significa che:
- Gli utenti registrati con il ruolo di Admin o Editor possono visualizzare tutte le note su tutti i post.
- Gli autori e i collaboratori possono visualizzare e modificare le note che hanno creato.
- Gli abbonati non possono visualizzare le note.
Per aggiungere una nuova nota, clicca sul pulsante Aggiungi nota nella barra degli strumenti del blocco.

In questo modo viene visualizzata una nuova barra laterale delle note e un pannello per aggiungere la nota.

Puoi attivare/disattivare la barra laterale delle note cliccando sul pulsante Tutte le note che appare dopo aver aggiunto la prima nota.

Le note possono essere risolte, modificate o eliminate.

Le note sono abilitate di default per i post e le pagine, ma puoi abilitarle anche per i tipi di post personalizzati grazie al nuovo supporto di notes. Ecco un semplice esempio di come aggiungere il supporto alle note per un tipo di post personalizzato:
register_post_type( 'book', array(
'label' => 'Books',
'public' => true,
'show_in_rest' => true,
'supports' => array(
'title',
'editor' => array( 'notes' => true ),
'author',
'excerpt',
),
) );
L’aggiunta del supporto alle note durante la registrazione di un tipo di post personalizzato è piuttosto semplice. Tuttavia, aggiungere il supporto alle note a un tipo di post esistente è un po’ più complicato. Fortunatamente, gli sviluppatori del core stanno già lavorando per semplificare il processo e possiamo aspettarci un aggiornamento di questa funzione nelle prossime versioni di WordPress.
Tecnicamente, le note sono commenti e sono memorizzate nella tabella wp_comments con il campo comment_type impostato su note. Per accedere alle note in modo programmatico da un plugin, usa la funzione get_comments() come segue:
$args = array(
'post_id' => $post_id,
'type' => 'note',
);
$notes = get_comments( $args );
Nota che quando cerchi di recuperare le note da un plugin, devi specificare il tipo note perché i commenti di tipo nota sono esclusi dai risultati delle query per impostazione predefinita.
Quando un utente aggiunge una nota a un blocco, l’autore del post riceve un’e-mail di notifica. Queste e-mail sono abilitate per impostazione predefinita, ma possono essere disabilitate dalla dashboard di WordPress andando in Impostazioni > Discussione > Inviami un’e-mail ogni volta e deselezionando la nuova opzione Chiunque pubblichi una nota.

Gli sviluppatori possono controllare queste notifiche in modo programmatico utilizzando il filtro notify_post_author.
Tieni presente che questa è la versione iniziale della funzione note. Il team di sviluppo sta già lavorando alla prossima versione di WordPress 7.0.
Inoltre, in WordPress 6.9, le note sono disponibili solo a livello di blocco. Le note in linea dovrebbero essere implementate nelle prossime versioni.
Per un’analisi più approfondita delle nuove funzioni delle note e per diversi esempi di codice, consulta le note degli sviluppatori e l’iterazione Block Commenting per WordPress 6.9.
Controllo della visibilità dei blocchi
WordPress 6.9 introduce una nuova API per i blocchi e una nuova interfaccia per controllare la visibilità dei blocchi nel frontend e nell’editor.
Questa funzione è utile per nascondere i blocchi che non sono ancora pronti per essere visualizzati e si integra perfettamente con la nuova funzione Note. Ora i team possono collaborare alla creazione delle pagine e finalizzare le sezioni solo quando sono complete e approvate.
Per provare la nuova funzione, crea un nuovo post o una nuova pagina e aggiungi uno o più blocchi o pattern. Quindi, nascondi il blocco o il pattern dal menu a discesa delle Impostazioni blocco o dalla Visualizzazione elenco e verifica l’effetto sia nell’editor che nel frontend.


La palette dei comandi è stata estesa alla dashboard dell’admin
La palette dei comandi è ora disponibile sia nell’editor del sito che nella dashboard di WordPress (Ctrl+K o Command+K) per rendere la navigazione più semplice e veloce. Digita nella palette per effettuare ricerche, navigare nella dashboard o eseguire direttamente delle azioni. Ad esempio, digitando “aggiungi” verrà visualizzato un menu di azioni come Aggiungi post, Aggiungi file multimediale, Aggiungi utente e altro ancora.

Sono state avanzate diverse proposte per ampliare e migliorare la palette dei comandi e in futuro ne verranno aggiunti di nuovi. Segui la conversazione nella sezione Panoramica della palette dei comandi per rimanere aggiornato.
Novità per gli sviluppatori
Passiamo ora alla parte di WordPress 6.9 che gli sviluppatori troveranno più interessante. Un nuovo set di API consente agli sviluppatori di rendere i loro plugin accessibili ai sistemi di intelligenza artificiale. Ma non è tutto! WordPress 6.9 apporta anche molti miglioramenti alle API esistenti, tra cui l’API Interactivity, i Block Bindings e l’API DataViews.
Esploriamo le nuove funzionalità in dettaglio.
API Abilities
WordPress 6.9 introduce l’API Abilities, una nuova interfaccia funzionale che fornisce un registro standardizzato, consentendo ai plugin, ai temi e al core di WordPress di esporre le proprie capacità in formati leggibili sia dall’uomo che dalla macchina.
Questo registro centralizzato è il luogo in cui tutte le funzionalità possono essere formalmente registrate per essere scoperte, convalidate ed eseguite in modo coerente tramite PHP, API REST e soluzioni AI.
La nuova Abilities API va a diretto vantaggio degli utenti di WordPress, in quanto consente ai servizi esterni – come gli assistenti AI, le app esterne e le funzionalità dell’interfaccia utente come la Palette dei comandi – di comprendere ed eseguire le azioni di WordPress (ad esempio, la pubblicazione o la modifica) in modo standardizzato.
Quali sono i vantaggi per gli sviluppatori?
Il primo vantaggio è la chiarezza: un’abilità è una funzione registrata con una descrizione, un input e un output.
Il secondo aspetto essenziale della nuova API è la standardizzazione. L’API garantisce che i comandi siano formulati e compresi in modo coerente, indipendentemente dall’ambiente. Potrebbe trattarsi della dashboard di WordPress, dell’editor di blocchi, di un’app esterna che accede tramite l’API REST o di un assistente AI.
Un altro aspetto fondamentale è l’automazione del flusso di lavoro. Con l’API Abilities è possibile creare sequenze di operazioni che consentono agli sviluppatori di creare complessi flussi di lavoro automatizzati.
Gli sviluppatori possono utilizzare l’API Abilities per vari scopi, tra cui estendere le funzionalità della Palette dei comandi, creare flussi di lavoro automatizzati e altro ancora.
Una volta registrate, le abilità diventano accessibili ai sistemi di intelligenza artificiale, come ChatGPT e Gemini:
L’API gestisce la registrazione e i permessi, mentre gli adattatori di protocollo li traducono in formati comprensibili ai sistemi di intelligenza artificiale esterni. In questo modo si stabilisce una solida connessione tra le funzionalità di WordPress e gli assistenti AI, con l’API di prima parte che funge da fonte definitiva per la logica esposta.
Un’abilità è “un’unità autonoma di funzionalità con ingressi, uscite, permessi e logica di esecuzione definiti”.
L’API fornisce una serie di funzioni che consentono di gestire ogni aspetto delle Abilità e delle Categorie di Abilità. Offre inoltre nuovi endpoint API REST, azioni e ganci per i filtri.
Per registrare una nuova abilità, l’API mette a disposizione la nuova azione wp_abilities_api_init e la funzione wp_register_ability. Ecco la firma della funzione:
wp_register_ability( string $name, array $args ): ?WP_Ability
wp_register_ability accetta i seguenti parametri:
$name(stringa) è un identificatore unico per l’abilità$args(array) è un array di argomenti
La funzione restituisce un’istanza di WP_Ability se la registrazione ha avuto successo e null in caso di fallimento.
Ecco un esempio di come registrare un’abilità, tratto dalla documentazione:
add_action( 'wp_abilities_api_init', 'my_plugin_register_site_info_ability' );
function my_plugin_register_site_info_ability() {
wp_register_ability( 'my-plugin/get-site-info', array(
'label' => __( 'Get Site Information', 'my-plugin' ),
'description' => __( 'Retrieves basic information about the WordPress site including name, description, and URL.', 'my-plugin' ),
'category' => 'data-retrieval',
'output_schema' => array(
'type' => 'object',
'properties' => array(
'name' => array(
'type' => 'string',
'description' => 'Site name'
),
'description' => array(
'type' => 'string',
'description' => 'Site tagline'
),
'url' => array(
'type' => 'string',
'format' => 'uri',
'description' => 'Site URL'
)
)
),
'execute_callback' => function() {
return array(
'name' => get_bloginfo( 'name' ),
'description' => get_bloginfo( 'description' ),
'url' => home_url()
);
},
'permission_callback' => '__return_true',
'meta' => array(
'annotations' => array(
'readonly' => true,
'destructive' => false
),
),
));
}
Ecco cosa fa questo codice:
wp_abilities_api_initè l’azione a cui agganciarsi per registrare una nuova abilità, assicurando che l’Abilities API sia completamente inizializzata prima di tentare di registrare la nuova abilità.wp_register_abilityè la funzione che registra una nuova abilità. Il primo argomento è l’identificatore unico dell’abilità (my-plugin/get-site-info); il secondo argomento è un array di impostazioni.labelè un’etichetta leggibile dall’uomo da utilizzare nell’interfaccia utente (ad esempio, la tavolozza dei comandi).descriptionè la descrizione dell’abilitàcategoryè la categoria dell’abilitàoutput_schemaè un array che definisce i dati restituiti dall’abilità.execute_callbackè una funzione di callback che viene eseguita quando l’abilità viene invocata.permission_callbackè una funzione che viene eseguita per verificare se l’utente o l’agente ha il permesso di eseguire l’abilità.metaè un array di metadati opzionali.
Gli sviluppatori troveranno maggiori dettagli e molti esempi di codice nelle seguenti risorse:
- Abilities API in WordPress 6.9
- Introduzione all’Abilities API di WordPress
- Abilities API
- Repository GiutHub dell’Abilities API
- Documentazione per gli sviluppatori dell’Abilities API
Miglioramenti dell’API Block Bindings
WordPress 6.9 introduce diversi miglioramenti all’API Block Bindings.
Innanzitutto, il supporto dell’API Block Bindings è stato ampliato per includere altri blocchi.
- Il blocco Dati ora accetta qualsiasi data, indipendentemente dalla data di pubblicazione o di aggiornamento del post. Questo è stato possibile grazie all’aggiunta della nuova fonte di dati
core/post-data. Puoi provarlo direttamente aggiungendo un blocco Dati a un post e assegnandogli una data personalizzata. Poi, aggiungi un altro blocco Dati e seleziona la variante Data di pubblicazione. Quindi modifica la data di pubblicazione, salva il post e verifica le differenze. Per i dettagli tecnici, consulta il PR #70585. - WordPress 6.9 aggiunge anche il supporto per l’attributo caption del blocco Immagine nei pattern override.
L’interfaccia utente dell’editor è stata migliorata in modo da mostrare le diverse fonti di associazioni dei blocchi. Gli utenti possono passare da una fonte di dati all’altra e legare o slegare gli attributi con pochi clic (vedi immagine sotto).
WordPress 6.9 introduce anche un paio di cambiamenti interessanti per gli sviluppatori.
All’API è stato aggiunto un nuovo filtro block_bindings_supported_attributes_{$block_type} da utilizzare sul lato server. Questo filtro permette di specificare quali attributi del blocco possono essere collegati a una fonte di dati personalizzata.
Sul lato client, ora puoi registrare le fonti personalizzate utilizzando il metodo getFieldsList nella funzione di registrazione della fonte.
Le note di sviluppo forniscono un prezioso blocco di codice che puoi copiare e incollare nella console del tuo browser per visualizzare l’interfaccia utente migliorata di Block Bindings.
L’immagine seguente mostra il nuovo selettore di fonti per un blocco Paragrafo.

Miglioramenti a DataViews e DataForm
Le API DataViews e DataForm forniscono un modo moderno e standardizzato per mostrare e gestire dati strutturati, come elenchi di post, pagine o media.
Le due API hanno scopi diversi.
- L’API DataViews è progettata per la visualizzazione e la navigazione dei dati. Permette di creare visualizzazioni, tra cui tabelle, griglie ed elenchi. Puoi anche cercare, filtrare e ordinare i dati.
- L’API DataForm è progettata per modificare gli elementi di un set di dati.

Con WordPress 6.9, queste due API ricevono diversi miglioramenti. Di seguito un elenco delle principali aggiunte:
- DataViews guadagna nuovi campi, controlli e operatori. Tra le varie aggiunte, troverai nuove definizioni di campi di tipo media, booleano, email e array, nuovi controlli di modifica
checkboxetoggleGroup, nuovi operatori di filtro e molto altro ancora. - Il sistema di convalida è stato completamente rinnovato. Tutti i campi ora supportano “le regole
requiredeelements, oltre a definire una convalida personalizzata tramite la funzione custom” - Oltre al tipo di campo
datetime, DataViews supporta ora il tipo di campodate. Questo permette di visualizzare gli elementi in base alla sola data. Questa aggiunta consente anche di filtrare in base alla data utilizzando il nuovo componenteCalendar. - La nuova versione aggiunge anche i componenti
DateCalendareDateRangeCalendar. - Il layout della tabella è stato ulteriormente migliorato. Ora è possibile selezionare più elementi utilizzando Control/⌘ + click.
- La nuova proprietà
groupByFieldpermette di raggruppare visivamente i dati in base ai valori dei campi, rendendo più semplice l’organizzazione dei dati. Questa funzione è disponibile sia per i layout a griglia che per quelli a tabella. - WordPress 6.9 introduce anche miglioramenti delle prestazioni di DataView. Prima della versione 6.9, il componente
FeaturedImageViewutilizzato nelle DataViews caricava le immagini a grandezza naturale. Questo significava che i siti con molte immagini di anteprima di grandi dimensioni dovevano caricare diversi megabyte di immagini. A partire dalla versione 6.9, invece, il layout della griglia utilizza immagini reattive, il che migliora notevolmente le prestazioni del backend per i siti che utilizzano un gran numero di immagini.
Altre modifiche degne di nota apportate alle DataViews sono:
- Introduzione dei filtri bloccati che consentono di visualizzare gli effetti dei filtri senza modificarli. Questo è utile per le visualizzazioni preconfigurate.
- È stato implementato un nuovo controllo di modifica per il campo
date. - Lo stato di vuoto delle DataViews può ora essere personalizzato, permettendo di personalizzare il messaggio o di fornire un nodo React per un’ulteriore personalizzazione.
Per un elenco completo delle aggiunte e delle modifiche alle API DataViews e DataForm, consulta le note di sviluppo e le PR #70567 e #70578.
Miglioramenti all’Interactivity API
Come suggerisce il nome, l’Interactivity API consente agli sviluppatori di creare blocchi interattivi che reagiscono in tempo reale alle interazioni degli utenti. In breve, si tratta di uno strumento per creare esperienze utente ricche e rendere i siti attraenti, dinamici e coinvolgenti.
Introdotta per la prima volta in WordPress 6.5, l’Interactivity API riceve aggiornamenti significativi in questa versione. Di seguito sono riportate alcune delle aggiunte più interessanti.
Aggiunta di ID alle direttive dell’Interactivity API
È ora possibile aggiungere ID alle direttive Interactivity API. Questa funzione è utile perché permette di aggirare la limitazione di non poter utilizzare più attributi con lo stesso nome nello stesso elemento HTML.
Per assegnare un ID a una direttiva, aggiungi un triplo trattino (---) seguito dall’ID, come nell’esempio seguente:
<div
data-wp-watch---my-unique-id="callbacks.firstWatch"
data-wp-watch---another-id="callbacks.secondWatch"
></div>
Caricamento di moduli di script e fogli di stile
Questa modifica consente una navigazione lato client più completa e fluida. WordPress ora sostituisce i fogli di stile e carica i moduli di script “dopo” la navigazione lato client. Questo ha implicazioni significative.
- Il nuovo algoritmo riutilizza i fogli di stile condivisi con le pagine precedenti, ne carica di nuovi non presenti in quelle pagine e disattiva quelli inutilizzati. In questo modo si riducono al minimo le richieste di rete.
- Anche i moduli di script vengono gestiti in modo più efficiente grazie alle nuove definizioni di
importmap. - Infine, il prefetching precarica tutti i fogli di stile e i moduli di script che non sono ancora stati precaricati.
Regioni router all’interno di elementi interattivi
Un’altra aggiunta è il supporto per le regioni router all’interno degli elementi interattivi. In precedenza, la regione del router – l’area della pagina che si aggiorna quando l’utente clicca su un link – doveva essere un elemento interattivo principale. Ciò significava che il contenuto non si aggiornava se la regione del router si trovava all’interno di un altro elemento interattivo. WordPress 6.9 cambia le cose, consentendo agli sviluppatori di inserire le regioni router all’interno di elementi interattivi.
Nuova proprietà attachTo per le regioni router
Le regioni di routing accettano una nuova proprietà attachTo che può essere definita all’interno dell’elemento data-wp-router-region directive. Grazie a questa nuova proprietà, la regione di routing può essere resa anche quando non è presente nella pagina iniziale. Il valore di attachTo deve essere un selettore CSS che punta all’elemento genitore in cui verrà iniettata la regione di routing. Ecco un esempio tratto dalle note di sviluppo:
<div
data-wp-interactive="example"
data-wp-router-region='{ "id": "example/region", "attachTo": "body" }'
>
I'm in a new region!
</div>
sincronizzazione di getServerState e getServerContext
Le funzioni getServerState() e getServerContext() sono state migliorate. Ora, quando queste funzioni tengono traccia di un valore che non cambia durante la navigazione lato client, i valori vengono ripristinati. Inoltre, vengono conservate solo le proprietà della pagina corrente, mentre quelle delle pagine precedenti vengono rimosse.
Per una panoramica più approfondita dei miglioramenti apportati all’Interactivity API con esempi di codice, consulta Interactivity API’s client navigation improvements in WordPress 6.9 e Changes to the Interactivity API in WordPress 6.9..
Per una panoramica completa dell’Interactivity API, consulta la nostra guida approfondita.
Ulteriori aggiornamenti per gli sviluppatori
WordPress 6.9 introduce una serie di aggiornamenti per gli sviluppatori. Ecco un rapido elenco delle note degli sviluppatori:
- Aggiornamenti all’API HTML
- Modifica della query di ricerca del menu Admin
- Nuovo parser per i blocchi di streaming
- Supporto a PHP 8.5
- Miglioramenti all’accessibilità
- Aggiornamenti e correzioni di bug alla funzione wp_mail()
- Supporto UTF-8 migliorato
- Chiavi di cache per i gruppi di query
- Miglioramenti alle funzioni di escape degli URL
- Aggiornamenti all’editor dei post per una completa integrazione con gli iframe
- Standardizzazione delle impostazioni dell’Ispettore blocchi per utilizzare il Pannello strumenti
- Eliminazione del codice legacy di Internet Explorer
- Miglioramenti delle prestazioni
- Altre modifiche per gli sviluppatori
Guardando al futuro: da WordPress 6.9 a 7.0
WordPress 6.9 introduce aggiornamenti significativi nell’editor a blocchi, nelle API e nei flussi di lavoro collaborativi, aggiornamenti che continueranno ad evolversi nella versione 7.0. Man mano che la piattaforma diventa più dinamica e più profondamente connessa agli strumenti guidati dall’intelligenza artificiale, è sempre più importante disporre di un hosting performante. Se ti stai preparando per la versione 6.9 o stai pianificando le prossime novità, scopri i piani di Kinsta per alimentare i tuoi progetti WordPress in tutta sicurezza.