Quando si sceglie il web hosting ideale per i propri siti, è bene prendere in considerazione fattori come velocità, sicurezza, prezzo e scalabilità. I fornitori di hosting cercano di soddisfare queste esigenze in diversi modi: con l’hosting condiviso, l’hosting dedicato, l’hosting di server privati virtuali e altro ancora.
In passato abbiamo scritto diverse guide che mettono a confronto i vari tipi di hosting, ma in questa guida parlaremo della tecnologia dei container isolati e la tecnologia dei container alla base dell’infrastruttura di Kinsta.
Cosa sono i container?
Prima di immergerci nella tecnologia dei container isolati, vediamo cosa sono i container. I container sono pacchetti autonomi che includono tutto ciò che serve per eseguire un’applicazione, compreso il codice, il runtime, gli strumenti di sistema e le librerie.
A differenza della virtualizzazione tradizionale, in cui ogni macchina virtuale (VM) esegue il proprio sistema operativo, i container condividono il kernel del sistema operativo host, il che li rende leggeri ed efficienti.
I vantaggi della tecnologia dei container
I vantaggi dell’uso dei container nel web hosting sono molteplici, tra cui:
- Portabilità: i container incapsulano un’applicazione e le sue dipendenze, rendendoli altamente portabili. È possibile spostare facilmente un container da un ambiente di hosting a un altro (ad esempio dal laptop di uno sviluppatore a un ambiente di test e poi alla produzione) senza preoccuparsi di incongruenze o problemi di compatibilità.
- Coerenza ed efficienza: i container migliorano l’hosting web utilizzando in modo efficiente le risorse e garantendo l’esecuzione delle applicazioni in modo coerente in tutti gli ambienti, dallo sviluppo alla produzione.
- Distribuzione e scalabilità rapide: i container possono essere creati e distribuiti rapidamente, un vantaggio significativo negli ambienti di continuous integration e continuous delivery (CI/CD). Inoltre, consentono un rapido ripristino in caso di guasto, in quanto è possibile avviare rapidamente un nuovo container con la stessa configurazione.
- Isolamento e sicurezza: i container forniscono un ambiente isolato per ogni applicazione o servizio. L’isolamento garantisce che i processi all’interno di un container non influiscano sugli altri container o sul sistema host. Questo migliora la sicurezza, in quanto i problemi di un container sono contenuti e non hanno impatto sugli altri.
Le sfide della tecnologia dei container
Sebbene gli aspetti positivi dell’uso dei container nel web hosting siano molti, ci sono anche alcuni svantaggi:
- Problemi di sicurezza: nel web hosting, garantire la sicurezza dei container è fondamentale perché condividono il kernel del sistema operativo dell’host. Le vulnerabilità di un container potrebbero mettere a rischio la sicurezza dell’intero server, il che richiede un forte isolamento e pratiche di sicurezza.
- Complessità: la gestione di più container per l’hosting web può essere complessa. L’orchestrazione della distribuzione, del ridimensionamento e della manutenzione di questi container richiede esperienza, soprattutto se si utilizzano strumenti come Kubernetes per le configurazioni più grandi.
- Problemi di storage: i container sono stateless, il che pone problemi di persistenza dei dati negli scenari di web hosting. Sono necessarie strategie efficaci per garantire che i dati dei siti web e delle applicazioni rimangano intatti anche quando i container vengono riavviati o rimossi.
- Networking: l’impostazione e la gestione delle configurazioni di rete per i container nel web hosting sono complesse. Si tratta di garantire che i container possano comunicare efficacemente tra loro e con le reti esterne, mantenendo la sicurezza e le prestazioni.
- Problemi di compatibilità: garantire che le applicazioni web vengano eseguite in modo coerente in diversi ambienti è una sfida. Le differenze nei sistemi operativi e nelle dipendenze possono causare problemi di compatibilità, richiedendo un’attenta gestione e verifica delle immagini dei container.
La necessità di isolamento
Sebbene i container offrano diversi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di distribuzione del software, hanno anche dei limiti.
Un problema significativo è la potenziale vulnerabilità della sicurezza quando si eseguono più container su un singolo host. Se un container viene compromesso, c’è il rischio che l’aggressore possa accedere ad altri container sullo stesso host.
Inoltre, i container spesso competono per le risorse di sistema come CPU, memoria e larghezza di banda di rete. Questa competizione può portare a prestazioni imprevedibili e a problemi di contesa delle risorse quando i container non sono isolati correttamente.
L’isolamento dei container consiste nella pratica di limitare le interazioni e le comunicazioni tra i container in un ambiente containerizzato. L’isolamento garantisce che ogni container funzioni in modo indipendente e sicuro, evitando interferenze con altri container sullo stesso sistema host.
L’isolamento nella tecnologia dei container si basa principalmente su due meccanismi:
- Namespaces: i container utilizzano i namespace per creare istanze separate di risorse di sistema come processi, reti e filesystem. Questo impedisce a un container di accedere o modificare le risorse di un altro.
- Gruppi di controllo (cgroup): i cgroup integrano i namespace limitando e dando priorità alle risorse (CPU, memoria, I/O, rete, ecc.) che i processi di un namespace possono utilizzare. Questo assicura che un particolare container non monopolizzi le risorse del sistema, mantenendo la stabilità e l’efficienza generale del sistema.
Tecnologia dei container isolati vs hosting condiviso
L’hosting condiviso è una forma di hosting più tradizionale in cui più siti web condividono le risorse su un unico server. Questo metodo economico è una scelta popolare per le piccole imprese, i blogger e gli individui con un budget limitato.
I fornitori di hosting condiviso offrono in genere pannelli di controllo facili da usare e processi di configurazione semplici, abbassando la barriera tecnica all’ingresso. Tuttavia, la natura condivisa delle risorse fa sì che un traffico elevato o l’utilizzo di risorse da parte di un sito web possa influire sulle prestazioni degli altri siti sullo stesso server.
Inoltre, l’hosting condiviso comporta maggiori rischi per la sicurezza: se un sito web viene compromesso, anche gli altri sullo stesso server potrebbero risentirne.
La scelta tra la tecnologia dei container isolati e l’hosting condiviso dipende dalle esigenze e dalle capacità specifiche dell’utente. I container isolati sono ideali per chi dà priorità alla sicurezza, alla stabilità e alla scalabilità, ma hanno un costo più elevato e richiedono maggiori conoscenze tecniche.
L’hosting condiviso, pur essendo più conveniente e facile da usare, presenta limitazioni in termini di prestazioni, sicurezza e flessibilità, il che lo rende più adatto a siti web più piccoli e con meno risorse.
Come Kinsta utilizza la tecnologia dei container isolati
I piani di hosting WordPress gestiti, database e applicazioni di Kinsta non rientrano nelle categorie di hosting tradizionali. A differenza di altri hosting, che sono più economici e meno sicuri, l’infrastruttura di Kinsta è costruita per garantire le prestazioni. Manteniamo uno stack di hosting personalizzato e containerizzato che non compromette la qualità.
Kinsta utilizza i container Linux (LXC) e LXD come tecnologia container alla base della nostra infrastruttura di hosting WordPress su Google Cloud Platform (GCP), garantendo un isolamento completo per ogni account e sito WordPress.
Tuttavia, è importante notare che il nostro approccio all’hosting di applicazioni e database è leggermente diverso. Questi servizi sono ospitati su Kubernetes, a sua volta ospitato su GCP e protetto da Cloudflare.
La nostra piattaforma assicura che ogni sito venga eseguito in un container software dedicato e isolato, dotato di tutte le risorse software necessarie (Linux, NGINX, PHP, MySQL), garantendo il 100% di privacy e nessuna condivisione di risorse, nemmeno tra i siti della stessa azienda.
Questi container vengono eseguiti su una macchina virtuale di dimensioni generose in uno dei molteplici data center di GCP, protetti dalla nostra integrazione gratuita con Cloudflare. Inoltre, utilizziamo l’encryption at-rest (crittografia a riposo) per salvaguardare i dati dei clienti, garantendo sicurezza e privacy di altissimo livello.
Nei nostri piani standard, ogni container di sito live può accedere a 12 CPU e 8 GB di RAM per impostazione predefinita. Ogni ambiente di staging nei nostri piani standard ha accesso a 1 CPU e 8 GB di RAM.
Abbiamo anche una dashboard personalizzata (MyKinsta) che semplifica la creazione e la gestione del sito web, senza dover ricorrere a una configurazione esterna. Fornisce un accesso completo a informazioni e strumenti fondamentali, tra cui analisi dettagliate, log, backup e molto altro.
I nostri servizi di Hosting di Applicazioni e di Database semplificano il lavoro eliminando le complessità legate all’orchestrazione della distribuzione, del ridimensionamento e della manutenzione dei container. Grazie alla nostra dashboard semplice da usare, è possibile creare database e distribuire applicazioni senza alcuno sforzo.
Offriamo opzioni versatili per la creazione di immagini di container, tra cui Nixpacks, Buildpacks e Dockerfile. Inoltre, il nostro servizio supporta lo scaling orizzontale automatico, garantendo alle applicazioni prestazioni ottimali senza la necessità di competenze specialistiche.
Riepilogo
Ora che sapete cos’è la tecnologia dei container isolati, come funziona, le sue caratteristiche e i suoi vantaggi e svantaggi, siete perfettamente equipaggiati per decidere se il vostro sito web ne ha bisogno.
Se state cercando un hosting più affidabile e sicuro per i vostri siti WordPress, vi consigliamo di scegliere la nostra soluzione di hosting WordPress gestito, che ospita ogni sito WordPress nel suo container isolato.
Date un’occhiata a ciò che dicono i nostri clienti o contattateci per saperne di più sulla nostra soluzione di hosting gestito e su come eccelle grazie alla tecnologia dei container isolati.
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