Omar Reiss è Partner e CTO presso Yoast e WordPress Core contributor. È anche WordCamp speaker e sviluppatore di plugin. Potete trovarlo su Twitter e altri network. Lo abbiamo raggiunto al WordCamp di Torino, dove ha tenuto un interessante speech sul futuro di WordPress.

Se vi piacciono le interviste, date un’occhiata alla nostra serie la Gazzetta di Kinsta!

D1: Qual è il tuo background e cosa ti ha fatto avvicinare a WordPress?

Sono laureato in Filosofia e durante i miei studi ho anche intrapreso una carriera nello sviluppo web, quindi ho imparato a programmare, e da lì, dopo gli studi, sono finito da Yoast come software architect e sono diventato rapidamente manager e CTO dell’azienda. E questo è il modo in cui mi sono avvicinato WordPress, dato che Yoast è il più grande plugin SEO di WordPress.

D2: Cosa dovrebbero sapere i lettori di tutto ciò che stai facendo in WordPress in questo periodo?

Sono un maintainer per il build tool component in WordPress, ho lavorato molto per ristrutturare il modo in cui è organizzato il JavaScript e il modo in cui è sviluppato. È una cosa che conosco bene e sto lavorando per migliorare la procedura e renderla più efficiente e, dall’altra parte, sono sempre interessato a qualsiasi puzzle ingegneristico complesso.

D3: Che mi dici del tuo ruolo di sviluppatore nella community di WordPress?

In pratica provo a colmare il divario esistente tra il moderno engineering e la community del core di WordPress. WordPress è un’applicazione legacy con moltissimo codice non strutturato o mal strutturato, e penso che WordPress trarrebbe grande beneficio dall’adozione di pratiche più ingegneristiche e maggiore astrazione, quindi sarò un sostenitore di tutto questo, rispettando al contempo le filosofie e gli ideali fondamentali di WordPress.

D4: Quali sfide hai affrontato per arrivare professionalmente dove sei ora?

Beh, non mi sarei mai aspettato di lavorare con il computer, quindi ho dovuto cambiare il mio punto di vista su chi sono io stesso. Penso che la sfida principale sia quella di dover costantemente adattare un po’ il mio senso d’identità. Pensavo di essere un filosofo che avrebbe scritto libri, poi ho capito che per me è molto importante imparare, e ho pensato che non ci fosse posto migliore per imparare che l’IT, perché va tutto così veloce e puoi fare un sacco di cose. Così ho deciso che avrei lavorato con i computer. Volevo lavorare ad Amsterdam ed essere nella big city e avere una vita eccitante, ma poi Yoast ha deciso di andare in un paesino nell’est dell’Olanda dove non avrei mai pensato di vivere. Quindi ho dovuto adattare le mie aspettative e poi seguire la mia intuizione. Si tratta soprattutto di adattare le aspettative, ma a parte questo è tutto molto bello, giusto?

D5: C’è stata qualcosa che ti ha sorpreso mentre ti facevi strada nel mondo di WordPress?

Non mi è ancora chiaro come vengano prese le decisioni in questo progetto, ma penso che non sia questa la sorpresa più grande. La sorpresa più grande è che, dopo tutto, le cose comunque vengono fatte. La sorpresa più grande è che creiamo davvero un ottimo prodotto di cui molte persone possono beneficiare. Questa è la mia più grande sorpresa.

D6: Come sarà per te il futuro nel mondo WordPress?

Ad essere onesti, non ne sono sicuro. Dipende anche molto da ciò che sarà necessario. Voglio lavorare con il mio talento e se posso usare il mio talento nel contesto della community di WordPress, devo farlo, ma se devo programmare per raggiungere qualcosa, allora la mia influenza sarà molto minore, perché non è quella la mia competenza principale, quindi dipende da quello che posso fare senza programmare.

D7: Cosa cerchi in un host di WordPress?

Cerco una tecnologia server moderna e cerco una soluzione senza problemi per l’utente finale. Questa è la cosa più importante che cerco in un host WordPress. Personalmente, come ingegnere, mi piacerebbe avere la libertà di prendere possesso io stesso di alcuni dei DevOps. Ad esempio, se posso utilizzare tecniche moderne di implementazione o strumenti di configurazione e gestione per me è un vantaggio. Ma penso che per la community di WordPress in generale, sia soprattutto importante che si tratti di una buona soluzione gestita basata su una moderna tecnologia server che non richieda impegno.

D8: Sei un filosofo e la parola filosofia significa “amore per la saggezza”. Qual è il tuo approccio filosofico alla programmazione (e a WordPress)?

Vedo grandi somiglianze tra la pratica di un filosofo e la pratica di uno sviluppatore o di un ingegnere, e la somiglianza è nel fatto che in entrambi i casi si crea un modello astratto di una certa realtà. Solo che in filosofia è teorico e astratto, nella programmazione è molto pratico e viene applicato, in quanto definisci effettivamente un programma che funziona davvero. In realtà stai creando un mondo, ma è qualcosa di molto simile. Devi trovare un modello astratto di realtà rispetto al principale, e questo è qualcosa che fai sempre in filosofia, comprendendo il dominio che stai osservando e cercando di trovare le astrazioni giuste.

D9: Nel tuo discorso hai presentato la tecnologia Servehappy. Puoi spiegare brevemente di cosa si tratta?

Servehappy a mio avviso è un framework di informazioni all’interno di WordPress che aiuterà WordPress e gli utenti di WordPress a mantenere aggiornata la tecnologia server. Come comunità, facciamo il possibile per informare, aiutare e assistere gli utenti nell’aggiornamento della tecnologia server sottostante la loro installazione di WordPress. Al momento è utilizzato per informare gli utenti sulla versione di PHP, ma potrebbe anche essere utilizzato per la versione di MySQL, potrebbe essere utilizzato per una versione della libreria Curl e tutto quel genere di cose. Ci consentirà, come comunità e come ecosistema, di mantenerci aggiornati, sicuri e veloci.

D10: Cosa ti piace fare quando sei lontano dal tuo laptop?

Mi piace leggere, mi piace ascoltare la musica sul mio divano e mi piace camminare nella natura e stare tra amici e fare conversazioni.

D11: chi dovremmo intervistare e perché?

Penso che dovreste intervistare Luca Tumedei. È uno dei miei amici più cari nella comunità italiana di WordPress e nella comunità di WordPress in generale. Penso che abbia una prospettiva davvero originale sullo sviluppo e sulle soluzioni tecniche per WordPress.

Carlo Daniele Kinsta

Carlo è cultore appassionato di webdesign e front-end development. Gioca con WordPress da oltre 20 anni, anche in collaborazione con università ed enti educativi italiani ed europei. Su WordPress ha scritto centinaia di articoli e guide, pubblicati sia in siti web italiani e internazionali, che su riviste a stampa. Lo trovate su LinkedIn.