Cloudflare è una potente piattaforma che fornisce una rete di distribuzione dei contenuti (CDN) globale, protezione DDoS e strumenti per le prestazioni di cui si fidano milioni di siti web (dai piccoli blog ai grandi brand).
Su Kinsta, ogni sito include l’integrazione di Cloudflare gratuitamente, quindi puoi già beneficiare delle sue caratteristiche di velocità e sicurezza senza dover fare nulla di più. Tuttavia, per chi desidera un maggiore controllo, come la gestione delle impostazioni DNS, delle regole del firewall o della cache, è anche possibile installare Cloudflare manualmente e collegare il proprio account.
In questa guida mostriamo come installare Cloudflare sul proprio sito WordPress, passo dopo passo. Vedremo come collegare il proprio dominio, come configurare i record DNS e ad assicurarsi che il sito funzioni senza problemi con l’integrazione di Cloudflare di Kinsta.
Installare e configurare Cloudflare
Questo tutorial presuppone che tu abbia un account Cloudflare. Se non ce l’hai, visita la pagina di iscrizione a Cloudflare per iniziare gratuitamente.
Passo 1: aggiungere il dominio
Accediamo alla dashboard Cloudflare e clicchiamo su + Add. Inseriamo il dominio del sito WordPress – serve solo il dominio principale (ad esempio, example.com), non la versione www o https://. Poi clicchiamo su Quick scan for DNS records e su Continue.

Successivamente, scegliamo un piano Cloudflare per il nostro dominio. Il piano gratuito funziona perfettamente per la maggior parte dei siti WordPress ed è pienamente compatibile con Kinsta.
Fase 2: verificare i record DNS
Dopo la scansione del dominio, Cloudflare importa automaticamente i record DNS esistenti. Prendiamoci un momento per esaminarli con attenzione e assicurarci che tutto sia corretto, soprattutto i record di posta (MX), TXT o CNAME.

Passo 3: aggiungere i record CNAME
Per collegare il dominio a Kinsta basta aggiungere i record CNAME in Cloudflare. Questi record assicurano che il dominio punti correttamente al sito WordPress ospitato su Kinsta.
Nella dashboard di Cloudflare, andiamo alla scheda DNS > Records. Rimuoviamo tutti i record A esistenti per il dominio principale, quindi aggiungiamo un record CNAME per il dominio principale/apex che punti a [sitename].hosting.kinsta.cloud.

Se esiste già un CNAME per www, è necessario farlo puntare a [sitename].hosting.kinsta.cloud. Se non esiste un CNAME per www, creiamone uno che punti a [sitename].hosting.kinsta.cloud.
Assicuriamoci che la nuvola arancione (proxy) sia abilitata per entrambi i record CNAME e clicchiamo su Continue per passare al passo successivo.
Passo 4: aggiornare i server dei nomi del dominio
A questo punto dobbiamo cambiare i nameserver del dominio in modo che puntino a Cloudflare (utilizzando quelli forniti da Cloudflare).
Poiché Cloudflare è un servizio proxy completo, in pratica funziona così: noi puntiamo il dominio a Cloudflare e Cloudflare punta il dominio a Kinsta. Non ci sono tempi morti durante la modifica del nameserver. Ecco un paio di link alla documentazione di diversi registrar di domini su come cambiarli.
- Come cambiare i server dei nomi con Namecheap
- Come cambiare i server dei nomi con GoDaddy
- Come cambiare i server dei nomi con Bluehost
Poi clicchiamo su Continue.

L’operazione non dovrebbe richiedere molto tempo, ma è necessario attendere fino a 24 ore per l’elaborazione della modifica.
Passo 5 (facoltativo)
Per gli utenti di WordPress c’è un ulteriore passaggio che consigliamo. Non è obbligatorio, ma alcune operazioni con Cloudflare potrebbero non funzionare correttamente se non si installa il plugin ufficiale di Cloudflare.
Si può scaricare dal repository di WordPress o cercarlo nella dashboard di WordPress alla voce “Aggiungi nuovi” plugin. Le sue caratteristiche sono le seguenti:
- Correzione dei commenti di WordPress che appaiono dallo stesso indirizzo IP
- Cancellazione automatica della cache
- Riscrittura dell’header per evitare un ciclo di reindirizzamento quando l’Universal SSL di Cloudflare è abilitato
- Possibilità di modificare le impostazioni dell’account Cloudflare dall’interno del plugin stesso (eliminazione della cache, livello di sicurezza, ottimizzazione delle immagini, ecc.)
- Visualizzazione di analisi come i visitatori totali, la larghezza di banda risparmiata e le minacce bloccate
- Supporto per HTTP2/Server Push
Dopo aver installato il plugin, è necessario inserire l’indirizzo e-mail e la chiave API di Cloudflare nelle impostazioni. Si può ottenere la chiave API qui. Copiamo quella che dice “Global API Key”. Poi clicchiamo su “Save API Credentials”.

Nella scheda “Home” possiamo applicare le impostazioni predefinite o aggiornarle come preferiamo.
Nella scheda “Settings” ci sono opzioni più avanzate, tra cui:
- Ottimizzazione delle immagini (disponibile nei piani Cloudflare Pro)
- Modalità di sviluppo per testare le modifiche senza l’interferenza della cache
- Regolazioni del livello di sicurezza
- Riscrittura automatica di HTTPS per evitare problemi di contenuti misti
Infine, la scheda Analytics offre una panoramica dell’attività Cloudflare del sito, comprese le richieste, l’utilizzo della larghezza di banda, i dati dei visitatori e le minacce bloccate.
Problemi comuni di Cloudflare
Un errore molto comune che gli utenti ricevono quando cercano di installare Cloudflare sul loro sito WordPress è “ERR_TOO_MANY_REDIRECTS” in Chrome o “La pagina non viene reindirizzata correttamente” (Firefox).

Questo errore è dovuto al fatto che il server web ha già configurato l’SSL e poi ha abilitato l’SSL flessibile con Cloudflare. Se abbiamo già un certificato SSL con l’host web (Kinsta), allora dovremo impostare la modalità SSL completa.

Altrimenti, possiamo creare una regola di pagina per risolvere questo problema.
Come cancellare la cache di Cloudflare
Si stanno verificando dei problemi? A volte è necessario svuotare la cache di Cloudflare. Ci sono due modi semplici per farlo.
Opzione 1: svuotare la cache di Cloudflare nel plugin WordPress
Se abbiamo installato il plugin Cloudflare per WordPress, possiamo cancellare la cache da Impostazioni > Cloudflare.

Opzione 2: svuotare la cache di Cloudflare dal pannello di controllo
L’altra opzione è quella di svuotare la cache di Cloudflare dal pannello di controllo. Per farlo, clicchiamo sulla scheda Cache e poi su “Purge Everything”.

Una volta che sarà tutto funzionante, è meglio eliminare solo la cache dei singoli file. Cloudflare offre un modo semplice per farlo.

Nota: eliminando tutti i file, le prestazioni del sito web potrebbero temporaneamente peggiorare perché le risorse devono essere nuovamente memorizzate nella cache. Tuttavia, a volte ciò è inevitabile, soprattutto se non si è sicuri di quale script o risorsa del sito debba essere aggiornata.
Riepilogo
Ora che sai come installare Cloudflare, ti consigliamo di consultare il nostro post dettagliato sulle migliori impostazioni per gli utenti di WordPress.
Puoi anche verificare quanta larghezza di banda utilizza il tuo sito WordPress rispetto al CDN e dare un’occhiata allo strumento APO (Automatic Platform Optimization) di Cloudflare.