I forum e i social media sono un fervido campo di battaglia per le “guerre dei browser“. Non è raro che gli utenti di un particolare browser si scaglino a spada tratta in sua difesa. Ovviamente non succede solo per i browser, ma sappiamo che questa recensione del browser Brave potrebbe accendere un’altra diatriba.

In superficie, tutto sembra indicare che Brave è un browser fantastico, che non traccia gli utenti e con la pubblicità ridotta al minimo. Tuttavia, quando ci si immerge più a fondo si scopre molto altro, come le sue prestazioni, la base del codice e la compatibilità dei componenti aggiuntivi.

Questo articolo esaminerà il browser Brave in dettaglio, e lo confronterà con tutti gli altri principali browser.

Cominciamo!

Che cos’è il Browser Brave?

Il logo di Brave
Il logo di Brave

Brave fa parte di quella lunga serie di browser web che si posizionano come un’alternativa ai grandi nomi, in questo caso Google Chrome.

È stato creato da Brian Bondy e Brendan Eich. Brendan è meglio conosciuto come il creatore di JavaScript e co-fondatore di Mozilla (i creatori del browser Firefox). Ecco perché Brave presenta un pedigree incentrato sulla privacy che attirerà gli utenti esperti di tecnologia.

Il browser è gratuito e open source, e l’obiettivo è quello di bloccare gli annunci e i tracker dei siti web. Tuttavia, offre anche un modo per inviare la sua criptovaluta proprietaria (BAT, Brave Attention Token) ad altre persone, soprattutto a chi crea contenuti.

Il cruscotto BAT
La bacheca di BAT

La base open source di Brave è costruita sulla Mozilla Public License (MPL). È la stessa licenza di altri prodotti Mozilla come Firefox e Thunderbird. Tuttavia, alcune delle estensioni del browser incluse, come HTTPS Everywhere e Privacy Badger, funzionano su diverse licenze open source, versioni della GNU General Public License (GPL).

Nel complesso, Brave mira a rispondere a una domanda comune delle persone più esperte che navigano sul web: come si può sfruttare la base di codice di Google Chrome e proteggere la privacy e i dati online? Discuteremo la risposta nel resto di questa recensione del browser Brave.

Perché Recensire il Browser Brave?

Leggendo le ultime statistiche di utilizzo del browser, notiamo alcuni nomi familiari:

Una lista di browser comunemente usati.
Una lista di browser comunemente usati.

Non è una sorpresa che Google Chrome sia in testa, ma il suo dominio è qualcosa con cui forse non avete fatto i conti. È comprensibile, visto l’impatto che gli interessi dell’azienda Alphabet Inc. hanno sulle nostre vite, sia online che offline.

Tuttavia, noterete anche che Brave ha solo lo 0,05% di quota di utenti. Con questo in mente, potreste chiedervi: perché stiamo spendendo energie in questa recensione del browser Brave?

La risposta sta nei suoi valori fondamentali e nel tipo di utenti a cui Brave si rivolge. Inoltre, Brave è stato lanciato solo alla fine del 2019, eppure ha accumulato quasi dieci milioni di utenti. Da lì, la base di utenti ha rapidamente raggiunto 15 milioni di utenti, e lo scorso novembre ha visto Brave raggiungere il traguardo dei 20 milioni di utenti.

Troverete anche contenuti relativi a Brave su YouTube. Il browser è stato presentato su canali notevoli come Pocketnow, dottotech, Chris Titus Tech, e molti altri. Gli sviluppatori interessati all’uso di Vim potrebbero anche aver notato che The Primeagen, uno sviluppatore di Netflix con un canale in crescita, usa Brave (anche se non lo promuove esplicitamente).

La stella di Brave è in ascesa. E potremmo assistere a un ulteriore aumento della sua quota di mercato, soprattutto perché viene utilizzato e preso in considerazione da molti sviluppatori e utenti tech attenti alla sicurezza.

Il Modello di Business del Browser Brave: l’Analisi

In poche parole, Brave guadagna soldi attraverso due flussi, entrambi incentrati sugli annunci: il Brave Attention Token (BAT) e una rete di annunci.

Chi crea contenuti si iscrive alla rete pubblicitaria, e questi annunci vengono visualizzati sui siti web attraverso il browser. Quando navigate sul web, vi verranno serviti annunci approvati dal network di Brave piuttosto che da network di terze parti (cioè basate su Google):

Un esempio di annunci di Brave sullo schermo.
Un esempio di annunci di Brave sullo schermo.

Brave traccia i siti che visitate e conta le vostre specifiche visualizzazioni degli annunci. In base a questo vi vengono assegnati i BAT, una criptovaluta che potete restituire a coloro che creano contenuti. Una volta al mese, la vostra quantità di BAT viene inviata ai siti in modo proporzionale al tempo di navigazione, o, in altre parole, in base alla vostra “attenzione”. Potete anche ricevere pagamenti per la visualizzazione degli annunci a un tasso del 70%.

Insomma, in superficie Brave sembra un grande strumento incentrato sull’utente. Tuttavia, ci sono una serie di critiche a questo modello di business:

  • Brave vi sta tracciando per servire gli annunci, il che non è molto diverso dal trovarsi all’interno dell’ecosistema di Google.
  • Ricevete un incoraggiamento a sfogliare gli annunci per guadagnare BAT. È una richiesta che non pensiamo si allinei con le esigenze fondamentali dell’utente finale che sceglie Brave come primo browser.
  • Chi crea contenuti deve potenzialmente sottostare a un accordo peggiore di quello proposto dall’ecosistema di Google.

Discutiamo alcuni di questi punti in modo più dettagliato. Brave blocca gli annunci per impostazione predefinita, e in cambio li sostituisce con annunci del proprio network. I vostri percorsi di monetizzazione sono trasferiti nella soluzione di criptovaluta di Brave (che può essere collegata con Uphold per il ritiro).

Inoltre, chi crea contenuti finisce per guadagnare potenzialmente meno soldi sotto forma di BAT, che è un sistema di pagamento meno diretto di quello in valuta locale.

Inoltre, vale la pena notare che in una vecchia versione di Brave, gli sviluppatori hanno dovuto cambiare la dicitura del loro opt-in Brave Rewards. È emerso che alcuni siti web e social media degli utenti sono stati monetizzati senza il loro consenso. Ora, se un sito fa parte della rete di monetizzazione Brave viene esplicitato chiaramente all’interno del browser:

TechCrunch non fa parte dello schema Brave Rewards, che viene mostrato nel browser.
TechCrunch non fa parte dello schema Brave Rewards, che viene mostrato nel browser.

Mentre sembra che ci sia qualche disallineamento di filosofie tra Brave e i suoi utenti principali, la rete sarà preziosa per un certo numero di persone. In pratica, la maggior parte probabilmente andrà avanti con la sua navigazione sul web senza pensare al suo importo BAT o a dove sta andando.

Quali sono le caratteristiche principali di Brave Browser?

Il sito web di Brave.
Il sito web di Brave.

Ora che abbiamo discusso il contesto e la storia di Brave, vediamo le caratteristiche del browser.

Come abbiamo detto, Brave è un browser open-source che utilizza una licenza MPL. È costruito sopra il browser open source Chromium. Per chi non lo sapesse, questa è la versione di sviluppo di Google Chrome, senza alcun elemento proprietario.

Guarderemo Chromium in modo più dettagliato in seguito, quando faremo un confronto diretto con Brave. Tuttavia, considerate che Brave presenterà potenzialmente gli stessi problemi di Chrome e Chromium.

Potete estendere Brave usando una serie di componenti aggiuntivi, alcuni dei quali funzionano con una licenza GPL. Poiché è costruito su Chromium, potete anche installare qualsiasi estensione dal Chrome Web Store. Funzioneranno allo stesso modo, con prestazioni simili.

Il link delle estensioni all'interno di Brave reindirizza al Chrome Web Store
Il link delle estensioni all’interno di Brave reindirizza al Chrome Web Store

C’è anche una versione Brave Dev del browser, che offre la possibilità di lavorare con nightly build all’avanguardia. È simile a Firefox Developer Edition. Fortunatamente, Brave offre lo stesso calibro di strumenti di sviluppo di Chrome e Chromium, accessibili attraverso le stesse scorciatoie:

Strumenti di sviluppo di Brave.
Strumenti di sviluppo di Brave.

Poiché il browser è gratuito e si concentra sulla limitazione degli annunci, vi starete chiedendo come gli sviluppatori generano entrate grazie agli utenti. Ne parleremo più dettagliatamente in seguito.

1. L’Attenzione di Brave per la Sicurezza del Web

Dal punto di vista della sicurezza, Brave è solido almeno quanto Chromium, il che significa che è anche potenzialmente sicuro quanto Chrome. Naturalmente, nessun browser può essere sicuro al 100%, ma se vi state chiedendo: “Brave è un browser sicuro?” allora la risposta è “Sì”.

Ci sono una serie di caratteristiche di sicurezza incluse in Brave. Per esempio:

  • C’è un gestore di password integrato, per aiutarvi a creare e memorizzare password sicure durante la navigazione.
  • Potete controllare l’accesso alla funzionalità di autoplay sito per sito.
  • È possibile controllare i cookie e bloccare gli script in base al sito.
  • Le finestre private del browser ereditano le funzionalità del progetto Tor, assicurando una navigazione sicura sul web.

Queste sono tutte caratteristiche solide. Inoltre, è possibile attivare HTTPS Everywhere per assicurarsi che tutte le connessioni al sito siano criptate. È ottimo se vi trovate a inserire dati sensibili su base regolare, quindi è fantastico vedere che è una funzionalità di serie con Brave.

È chiaro che il team di sviluppo voglia migliorare la sicurezza e la privacy degli utenti del web. Per esempio, Brave è il primo browser a offrire un supporto nativo per i collegamenti IPFS (InterPlanetary File System). Questo dimostra come le impostazioni di sicurezza “di tutti i giorni” siano intelligenti.

Potete accedere a tutte le impostazioni di Brave Shield, lo “scudo”, dalla barra degli strumenti di Brave ovvero dal piccolo logo del leone all’estrema destra:

Le impostazioni di Brave Shield.
Le impostazioni di Brave Shield.

Per impostazione predefinita, lo Shield di Brave è abilitato e per disabilitarlo basta fare clic su un interruttore. Sotto, vedrete una semplice schermata che vi indica il numero di blocchi che sono stati eseguiti:

La vista di base di Brave, che mostra il numero di azioni intraprese per bloccare annunci e tracker.
La vista di base di Brave, che mostra il numero di azioni intraprese per bloccare annunci e tracker.

Se fate clic sul link Advanced View, la finestra di dialogo si espande per mostrare una suddivisione degli elementi bloccati. Quasi tutti hanno un menu a tendina che vi permette di cambiare le impostazioni per quel particolare sito:

La vista avanzata di Brave, che mostra maggiori dettagli sul numero di azioni di blocco intraprese.
La vista avanzata di Brave, che mostra maggiori dettagli sul numero di azioni di blocco intraprese.

È possibile cambiare il modo in cui Brave blocca gli annunci e i tracker, i cookie cross-site e il “fingerprinting”. Potete anche attivare la funzionalità HTTPS Everywhere, che funziona su tutte le connessioni in entrata a un sito web, piuttosto che solo sulla pagina principale.

Molti utenti hanno un sacco di domande su Brave e le sue disposizioni di sicurezza. Abbiamo anche sentito utenti chiedere: “Il browser Brave è un virus?”. Naturalmente, la risposta è “No”.

Nel complesso, Brave fa un lavoro stellare nel proteggere gli utenti dai tipi di scenari che introducono i virus.

2. Blocco degli Annunci in Brave

Prima di continuare, vale la pena sottolineare alcuni aspetti dell’ad-blocking di Brave che il team di sviluppo approfondisce nella pagina delle domande frequenti (FAQ).

In breve, Brave blocca tutti gli annunci e tracker di terze parti per impostazione predefinita. Tuttavia, non blocca il contenuto “first-party”. Di solito lo vedrete sotto forma di post promossi e annunci sui motori di ricerca:

Un esempio di contenuto “first-party” su Reddit.

Inoltre, Brave non utilizza ancora il modello Acceptable Ads. Naturalmente, dato che la rete Brave è l’unica fonte “approvata” di annunci, potrebbe essere che lo vediamo implementato dopo un periodo di crescita.

3. In Che Modo Brave Gestisce il Tracciamento degli Utenti e la Raccolta dei Dati

Da qualche anno il tracciamento degli utenti è un argomento rilevante, poiché i cookie si sono evoluti e le reti pubblicitarie sono aumentate di dimensioni. La monetizzazione degli annunci è una “caratteristica principale” di Google, per esempio. Mentre alcuni hanno sempre parteggiato per un web in cui l’utente non fosse il prodotto, gli utenti più generici stanno salendo ora a bordo.

L'iniziativa
L’iniziativa “Do Not Track” della Electronic Frontier Foundation.

Per esempio, DuckDuckGo è un motore di ricerca focalizzato sulla privacy degli utenti che compete direttamente con Google. Ha circa 100 milioni di visite al giorno, che è circa il 65% in più rispetto agli anni precedenti.

Il motore di ricerca DuckDuckGo
Il motore di ricerca DuckDuckGo

Inoltre, le recenti notizie che circondano Google e le sue pratiche riguardanti i dati degli utenti hanno fatto sì che molte persone iniziassero a cercare soluzioni alternative. In effetti, il team Brave ha anche scoperto inquietanti pratiche di tracciamento di Google in passato, il che alimenta ulteriormente la polemica.

Brave si posiziona come un browser incentrato sull’utente che protegge i dati e arresta i tentativi di raccolta dati. Alcune delle caratteristiche che abbiamo discusso finora mostrano che il team sta lavorando su questo. Il team Brave dichiara di “…non essere interessato al business dei dati personali”. I vostri dati sono tenuti privati tra i server, il che significa che non c’è nessuna “impronta digitale” da vendere a terzi.

Tuttavia, è noto da anni che il browser Chromium contatta i server di Google, anche se in modo limitato. Inoltre, i membri della comunità del sito PRISM Break (che è dedicato a trovare soluzioni che non si allineano con i principi del programma di sorveglianza degli Stati Uniti) non raccomandano alcun browser basato su Chromium.

Il sito web di PRISM Break.
Il sito web di PRISM Break.

Una vecchia voce di GitHub spiega perché. In breve, Chromium si connette a Google nel momento in cui viene lanciato, principalmente per controllare gli aggiornamenti relativi sia al browser che alle estensioni. In un ampio (e acceso) thread su GitHub in cui interviene anche Brian Bondy, vengono discusse le capacità di tracciamento di Brave. Tuttavia, questo non ha chiarito alcuna preoccupazione.

È chiaro che Brave si concentra maggiormente sulla prevenzione del tracciamento rispetto ad altri browser. Ma la sua base di codice fondamentale ha punti di ingresso che permettono ad alcuni utenti di mettere in discussione l’integrità di Brave e persino la sua legalità.

Il browser Brave è illegale? No, non lo è, anche se aiuta gli utenti a proteggere i loro dati dall’essere tracciati attraverso il web, e a prevenire il fingerprinting almeno a livello di annunci.

4. Velocità e Prestazioni di Brave in Uso

Prima di dare un’occhiata a un confronto tra browser, esaminiamo le prestazioni di Brave da diversi punti di vista.

Da un punto di vista empirico, Brave si carica benissimo su un MacBook Air M1. È probabilmente più veloce di Firefox o Safari sullo stesso sistema e ovviamente ha prestazioni simili a Chrome. Questo è impressionante data la tecnologia che abbiamo menzionato e che gira sotto il cofano, come HTTPS Everywhere, Privacy Badger, e altro.

Se date un’occhiata al sito web di Brave, vedrete che questi miglioramenti di velocità sono sotto ai riflettori. È la prima caratteristica evidenziata.

Le dichiarazioni di velocità di Brave sul suo sito web.
Le dichiarazioni di velocità di Brave sul suo sito web.

In effetti, la velocità è stata un annuncio chiave anche in passato. Per questo ci si aspetta che Brave fornisca buone prestazioni.

I test di benchmark iniziali erano impressionanti già per un codice beta vecchio appena un anno. Nel test più recente di VentureBeat, Brave si è comportato bene in tutti i test e ha anche avuto i migliori risultati su Basemark.

Per vedere come Brave si comporta in una macchina del mondo reale rispetto agli altri browser, abbiamo eseguito quattro diversi test di benchmark – MotionMark, Speedometer, Basemark e WebXPRT – e li abbiamo ripetuti per sei browser diversi. Abbiamo usato un MacBook Air nuovo di zecca caricato con un chip M1, ed ecco i risultati:

MotionMark Speedometer Basemark WebXPRT
Brave 516.04 191 1319.95 200
Google Chrome 537.12 208 1339.02 202
Chromium 405.14 114 930.72 182
Mozilla Firefox 942.58 291.3 1030.73 253
Apple Safari 1933.84 219 844.75 281
Microsoft Edge 554.19 193 1451.82 203

Sulla base di questi risultati, Brave tiene testa agli altri browser basati su Chromium in termini di prestazioni, ma non li batte nettamente.

Per inciso, è sorprendente (ma comprensibile) vedere quanto Safari e Firefox fossero dominanti nei test. Tuttavia, ci sono miriadi di fattori durante il benchmarking che possono influenzare i punteggi. Tuttavia si tratta di una conferma della reale grinta di Brave rispetto alla concorrenza.

Suggeriamo che, dato il lato oscuro di Chromium, Brave può competere con i grandi; come utente finale, raramente noterete ritardi o altri problemi di prestazioni.

Come si colloca Brave rispetto ad altri 5 browser?

Per considerare Brave, probabilmente vorrete confrontarlo con il vostro attuale browser. Diamo allora un’occhiata ad alcuni dei browser che potreste avere attualmente installato e verifichiamo se Brave potrebbe potenzialmente sostituirli.

1. Google Chrome

Il sito web di Google Chrome.
Il sito web di Google Chrome.

Naturalmente, Chrome è il principale concorrente di Brave, e molto del suo marketing è dovuto a quanto bene si comporta rispetto al browser di Google:

La pagina di confronto di Chrome su Brave.
La pagina di confronto di Chrome su Brave.

Nessuna recensione del browser Brave sarebbe completa senza confrontarlo con Chrome. La buona notizia è che Brave offre praticamente tutto ciò che fa Chrome, con un livello superiore di privacy e ad-blocking. Questo, naturalmente, per quanto riguarda il codice di base, anche se Chrome supera Brave nei test di prestazioni di benchmark.

Suggeriamo che, nonostante la similitudine tra i browser, Chrome è superiore se vi trovate già all’interno dell’ecosistema di Google. Il Chrome Web Store è strettamente integrato e offre patch di sicurezza e aggiornamenti costanti (come fa Brave).

Quindi, Brave è meglio di Chrome? Questo dipende dalle vostre esigenze generali. Tuttavia, se amate Chrome ma non vi piace il tracciamento, vi troverete molto bene nel modo di lavorare di Brave.

2. Chromium

Lo abbiamo menzionato spesso in questo articolo, ma Chromium è la base di codice open-source su cui è costruito Google Chrome, così come molti altri browser. Naturalmente, Brave fa parte di questo club.

Vale la pena sottolineare che Chromium non è destinato all’uso pubblico, anche se lo troverete installabile attraverso alcuni gestori di pacchetti Linux. Il browser è progettato in modo che chi si occupa di sviluppo possa imparare a costruire applicazioni web, e il suo sito web sembra uscito da un’epoca passata:

Il sito web di Chromium.
Il sito web di Chromium.

Inoltre, non c’è nessuno strumento di installazione o funzionalità di aggiornamento. Questo significa che dovete “costruire” il browser usando le istruzioni per il vostro specifico sistema operativo (OS). Per aggiornare Chromium, si installano le “nightly builds”, cioè il browser “così com’è”. È una caratteristica delle versioni per sviluppatori di software.

Naturalmente, lo stiamo prendendo in considerazione in questa recensione perché Chromium è il seme da cui nasce Brave. Tuttavia, in realtà, Chromium non è paragonabile. È una versione “beta” di sviluppo di un browser di produzione, un antipasto, in altre parole. Anche così, Brave offre tutto ciò che Chromium fa e anche di più.

In poche parole, per la navigazione web in generale, Brave ha più forza su tutta la linea.

3. Mozilla Firefox

Il browser Firefox.
Il browser Firefox.

Come abbiamo accennato, Brave e Firefox hanno un legame unico. Brendan Eich ha fondato sia Brave che Mozilla, ed entrambi i browser operano sotto la licenza MPL.

Anche se il suo tempo a Mozilla è finito sollevando un polverone, Brendan Eich è stato a capo di un progetto che ha messo la privacy degli utenti in prima linea nella navigazione web. Firefox è ancora oggi il campione della privacy degli utenti, e le sue prestazioni sono ora alla pari con i concorrenti, rendendolo un’ottima scelta come browser per quasi tutti gli usi.

Anche così, Firefox e Brave sono vicini quando si tratta di sicurezza degli utenti. Firefox arriva addirittura a dirlo nella sua pagina di confronto ufficiale.

Entrambi i browser offrono una forte privacy e strumenti di blocco, anche se Brave ha una migliore interfaccia utente. Ha anche prestazioni migliori, il che potrebbe essere il fattore decisivo per alcuni utenti.

4. Apple Safari

Il browser Safari di Apple.
Il browser Safari di Apple.

Il browser proprietario di Apple si trova in una posizione molto polarizzata in cui o lo si odia o lo si ama. Tuttavia, è un browser solido che deve funzionare bene dato che è incluso di default su tutti i dispositivi Apple.

Poiché è onnipresente, gli utenti macOS e iOS paragoneranno spesso Safari e Brave. Indipendentemente da ciò, i due browser offrono esperienze diverse, e sarebbe ingiusto confrontarli direttamente. Brave fornisce un servizio incentrato sul blocco degli annunci e sulla navigazione sicura sul web. L’obiettivo di Safari è quello di essere il riferimento degli utenti Apple e di fornire un punto di contatto più ampio per l’integrazione nell’ecosistema.

Nonostante questo, Safari offre una buona gamma di protezione, presentata come una semplice serie di caselle di controllo:

Il pannello di sicurezza di Safari.
Il pannello di sicurezza di Safari.

Anche su Safari è possibile aggiungere estensioni per il browser per creare la propria soluzione di sicurezza, ma non sembra sufficiente. Al contrario, Brave predomina quando si tratta di sicurezza e blocco degli annunci, e permette una maggiore personalizzazione.

Scegliere un dispositivo Apple presuppone che si desideri un set di app strettamente integrato. Scegliere Brave sarà una buona scelta per la sicurezza, ma meno buona per l’integrazione con gli altri servizi di Apple.

5. Microsoft Edge

Il browser Microsoft Edge.
Il browser Microsoft Edge.

Il nostro ultimo browser in questa rapida carrellata è il successore di Internet Explorer, Edge. Tuttavia, questi browser sono come il giorno e la notte, poiché Edge batte il suo predecessore in quasi tutti i modi.

Nonostante le impressionanti metriche di performance dai vari test di benchmark, la quota di utilizzo di Edge è bassa: si trova dietro tutti i nomi più grandi. Allora potreste chiedervi perché lo stiamo considerando qui. La risposta è che si tratta di un altro browser costruito su Chromium.

Questo significa che molte delle discussioni che abbiamo già avuto sui browser basati su Chromium si applicano anche a Edge. In effetti, varie fonti di notizie hanno notato le sue prestazioni supreme accoppiate a problemi di privacy.

In realtà, ci chiediamo se esistano davvero utenti che confrontano direttamente Edge con Brave. È più probabile che Edge finisca in bundle con Brave per “fare gruppo” con i soliti sospetti come Chrome e Safari. All’interno di quel gruppo, Edge non ha nulla a che fare con Brave. Consideratelo la versione Microsoft di Safari, nel senso che i dati di utilizzo sono più importanti delle caratteristiche.

Inoltre, Edge è diventato una sorta di browser di culto per gli utenti Mac, soprattutto per quelli che passano da Windows. Anche così, Edge non è focalizzato sulla privacy, anche se si comporta almeno altrettanto bene di Brave. Dato questo, Brave sarà probabilmente la scelta migliore per una navigazione sicura e privata.

Vale la pena passare a Brave?

Il problemi di privacy sono un importante argomento di discussione da diversi anni. Nonostante le crescenti preoccupazioni sulla privacy, Google Chrome è diventato il browser numero uno. Date le recenti preoccupazioni antitrust di Google e il suo modello di business, un concorrente come Brave è il benvenuto.

Però Brave non ottiene il massimo dei voti per la sicurezza, dato che gira su una base di codice Chromium. Tuttavia, il suo team di sviluppo sta cercando di fornire ciò di cui gli utenti hanno bisogno in blocchi di tracciamento degli annunci e offuscamento delle “impronte digitali”.

Mentre la piattaforma pubblicitaria di Brave sembra buona sulla carta, le critiche mostrano che il suo pacchetto di remunerazione potrebbe non essere un grande vantaggio per chi crea contenuti. Brave si adatta a un tipo specifico di utente: esperto di tecnologia e consapevole della privacy, che ha anche bisogno di utilizzare strumenti moderni del browser.

Nel complesso, se non riuscite a staccarvi completamente da Chrome, ma volete tagliare la maggior parte dei vostri legami con Google, Brave potrebbe adattarsi alla situazione.

Questa recensione del browser Brave vi ha aiutato a decidere se fare il passaggio? Condividete i vostri pensieri nella sezione commenti qui sotto!

Salman Ravoof

Salman Ravoof é uno sviluppatore web autodidatta, uno scrittore, un creatore e un grande ammiratore del Free and Open Source Software (FOSS). Oltre alla tecnologia, è appassionato di scienza, filosofia, fotografia, arte, gatti e cibo. Per saperne di più su di lui, visitate il suo sito web o contattate Salman su X.