Oggi lavorare con gli ambienti è diventato più facile. Questo aggiornamento dell’API di Kinsta introduce nuovi modi per recuperare i dati della struttura dei file, eseguire push selettivi di file tra gli ambienti e recuperare tutti gli ambienti con un’unica richiesta quando si chiedono elenchi di siti.

Queste novità sono pensate per ridurre il numero di chiamate da effettuare, in modo che le implementazioni e gli strumenti di sviluppo siano più veloci ed efficienti.

Ottenere l’elenco dei file per un ambiente

Ora è possibile recuperare la struttura completa delle directory di un ambiente WordPress utilizzando l’API di Kinsta. Questo nuovo endpoint restituisce un elenco ricorsivo di cartelle e sottocartelle, offrendo una visione chiara di ciò che si trova all’interno di ogni ambiente, senza bisogno di accedere a SSH.

Questo è utile soprattutto per la creazione di strumenti interni, per la convalida dei percorsi dei file prima di distribuzioni selettive o per automatizzare con precisione le attività dell’ambiente.

È possibile inviare una richiesta GET a:

GET /sites/environments/{env_id}/file-list

Ecco un esempio di richiesta curl:

curl -i -X GET \
  'https://api.kinsta.com/v2/sites/environments/{env_id}/file-list' \
  -H 'Authorization: Bearer '

La risposta include oggetti annidati che rappresentano directory come:

  • wp-content/
  • wp-content/plugins/
  • wp-content/themes/
  • wp-content/uploads/

Ogni cartella contiene il suo nome, il percorso e gli eventuali figli, permettendo la mappatura o la visualizzazione.

Trasferimento selettivo di file tra ambienti

L’endpoint Push Environment permette ora di gestire in modo più flessibile i trasferimenti di file. Grazie a due nuovi campi opzionali, è possibile effettuare il push dell’intero ambiente o di directory specifiche: perfetto per i flussi di lavoro in cui non si desidera sincronizzare tutto.

È possibile inviare una richiesta PUT a:

PUT /sites/{site_id}/environments

I seguenti campi permettono di controllare i file da includere:

  • push_files_option: si può scegliere tra "ALL_FILES" o "SPECIFIC_FILES"
  • file_list: un elenco dei percorsi delle directory da inviare

Ecco un esempio che utilizza curl per inviare da un ambiente all’altro solo le cartelle selezionate:

curl -i -X PUT \
  'https://api.kinsta.com/v2/sites/{site_id}/environments' \
  -H 'Authorization: Bearer ' \
  -H 'Content-Type: application/json' \
  -d '{
    "source_env_id": "your-source-env-id",
    "target_env_id": "your-target-env-id",
    "push_db": true,
    "push_files": true,
    "run_search_and_replace": true,
    "push_files_option": "SPECIFIC_FILES",
    "file_list": [
      "wp-content/plugins",
      "wp-content/themes",
      "wp-content/uploads"
    ]
  }'

L’approccio selettivo è utile per:

  • ridurre i tempi di distribuzione sincronizzando solo ciò che è cambiato
  • evitare la sovrascrittura di altre risorse o caricamenti
  • migliorare il controllo durante il passaggio delle modifiche dallo staging alla produzione

Non includendo push_files_option, l’impostazione predefinita è "ALL_FILES", per mantenere la retrocompatibilità.

Elenco dei siti e dei loro ambienti in un’unica chiamata

Ora è possibile recuperare tutti i siti di un’azienda e i rispettivi ambienti con un’unica chiamata API. Aggiungendo il parametro di query include_environments=true all’endpoint GET /sites, la risposta includerà gli ambienti associati a ciascun sito, senza dover effettuare richieste separate.

Questo è utile soprattutto per le agenzie o i team che gestiscono un gran numero di siti, per i quali ridurre al minimo le chiamate API e velocizzare le verifiche degli ambienti può fare una grande differenza.

GET /sites?company=your-company-id&include_environments=true

Ecco un esempio di richiesta curl:

curl -i -X GET \
'https://api.kinsta.com/v2/sites?company=your-company-id&include_environments=true' \
  -H 'Authorization: Bearer '

La risposta include i metadati del sito (nome, ID, ecc.) e un elenco annidato di ambienti (staging, production, ecc.).

L’API di Kinsta: progettata per i team che gestiscono su scala

Questi miglioramenti dell’API sono stati pensati per risparmiare tempo e ridurre la complessità, soprattutto per gli sviluppatori e le agenzie che gestiscono decine (o centinaia) di siti WordPress.

Si può trattare di sincronizzare file di plugin selezionati, creare strumenti interni o verificare gli ambienti di un portfolio; tutti questi miglioramenti rendono più semplice il lavoro che altrimenti bisognerebbe svolgere manualmente nella dashboard.

È possibile esplorare queste nuove funzionalità nella documentazione dell’API di Kinsta o accedere direttamente a MyKinsta per generare il token di accesso e iniziare a lavorare con l’API di Kinsta.