Sapevate che il 68% di tutte le esperienze online inizia con una ricerca? O che la ricerca organica è la fonte del 53% di tutti i visitatori di un sito web?

L’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è una delle strategie di marketing più importanti nel mondo di oggi.

E inizia con la ricerca delle keyword, o parole chiave.

Con questa guida sulla ricerca delle keyword vedremo, passaggio per passaggio, come trovare parole chiave redditizie.

Scopriremo come identificare le parole chiave ad alto rendimento che generano profitti e come evitare quelle che vi farebbero solo perdere tempo e denaro.

Come bonus, metteremo a confronto i migliori strumenti per la ricerca di parole chiave e spiegheremo come usarli nel più breve tempo possibile, così potrete evitare la curva di apprendimento e iniziare subito a “vincere” su Google.

Nozioni di base sulla ricerca di parole chiave SEO

Prima di spiegare come ricercare le keyword per una campagna SEO, vediamo brevemente cos’è la ricerca delle parole chiave e perché è importante scegliere le parole chiave giuste.

Cos’è la ricerca delle keyword?

La ricerca delle keyword è il processo strategico di scoperta e valutazione dei termini esatti che i potenziali clienti cercano nei motori di ricerca.

Per farlo si utilizzano strumenti di ricerca delle parole chiave gratuiti e/o a pagamento, come Ahrefs o Google Keyword Planner, che mostrano cosa cercano le persone su Google e altri motori di ricerca.

Quanto è importante la ricerca delle parole chiave?

La SEO è un argomento complesso, ma si riduce a quattro elementi fondamentali:

  1. Ottimizzazione tecnica
  2. Ricerca delle parole chiave
  3. Creazione e ottimizzazione dei contenuti
  4. Creazione di link

La velocità del sito è importante e l’hosting WordPress gestito di Kinsta può migliorare notevolmente le prestazioni di un sito web. Ma non è la cosa più importante…

La fase più importante della SEO sta proprio nella ricerca delle keyword.

Perché?

Perché possiamo creare i migliori contenuti del mondo e posizionarci al primo posto su Google, ma non servirà a nulla se il traffico non ci porterà soldi o contatti.

Scegliendo le parole chiave sbagliate, si sprecano tempo e risorse.

Una corretta ricerca delle parole chiave non si limita a trovare le keyword per le quali ci si può posizionare. Significa capire il potenziale commerciale della parola chiave e come si adatta alla propria strategia di contenuti.

Metriche di analisi delle parole chiave

Prima di seguire qualsiasi processo di ricerca delle parole chiave, è necessario avere una conoscenza di base delle metriche delle parole chiave. In particolare, è importante sapere:

  1. Che cos’è il “Search Intent” e perché è meglio non sbagliare.
  2. Come capire se è possibile posizionarsi realisticamente per una parola chiave (ad esempio, la “Difficoltà della parola chiave”).
  3. Come verificare il potenziale di traffico totale sui motori di ricerca di una parola chiave.
  4. Come determinare se una parola chiave è effettivamente preziosa per la propria attività.

Analizziamo ciascuno di questi aspetti, iniziando da…

Search intent

Il search intent, o intento di ricerca, è esattamente quello che sembra: l’intento della persona che cerca una determinata parola chiave.

In altre parole, cosa sta cercando l’utente?

Soddisfare l’intento di ricerca è l’obiettivo numero uno di Google: vuole che gli utenti trovino esattamente ciò che stanno cercando quando effettuano una ricerca. Ed è proprio questo l’obiettivo che bisogna perseguire quando si creano contenuti con l’obiettivo di posizionarsi sulla prima pagina.

I tipi più comuni di intento di ricerca includono l’intento informativo, commerciale, di navigazione e transazionale.

  • Intento informativo: gli utenti vogliono saperne di più su qualcosa (ad esempio, “cos’è la ricerca di parole chiave”)
  • Intento commerciale: gli utenti vogliono fare una ricerca prima di prendere una decisione d’acquisto (ad esempio, “il miglior strumento di ricerca per parole chiave”)
  • Intento di navigazione: gli utenti vogliono trovare una pagina specifica (ad esempio, “Kinsta login”)
  • Intento transazionale: gli utenti vogliono completare un’azione specifica, di solito un acquisto (ad esempio, “compra l’hosting Kinsta”)

IMPORTANTE: se i contenuti non corrispondono all’intento di ricerca di una parola chiave, non importa quanto siano validi o quanti link siano stati creati. Il sito non si posizionerà mai perché semplicemente non è quello che l’utente stava cercando quando ha effettuato la ricerca.

Ad esempio, mettiamo caso stiate scrivendo una guida che promuove i migliori camper di piccole dimensioni e stiate cercando di posizionarvi per la parola chiave “camper di piccole dimensioni”.

Il problema è enorme. La maggior parte delle persone che cercano “camper piccoli” su Google intende acquistare un camper piccolo, non fare ricerche sui migliori camper piccoli.

Search intent su Google
Esempio di Search Intent

Poiché avete mancato l’intento di ricerca, questo articolo non raggiungerà mai la prima pagina per la sua parola chiave, anche se acquisisce forti backlink ed è ben scritto.

Per evitare questo errore, dovrete sempre digitare manualmente una parola chiave su Google e analizzare le posizioni attuali. Assicuratevi che il vostro contenuto corrisponda al tipo di contenuto già in classifica.

Ne parleremo più avanti in modo più dettagliato. Per il momento, sappiate che dovete trovare la risposta giusta a qualsiasi parola chiave vi interessi prima di poter sperare di ottenere un buon posizionamento. Andiamo avanti.

Difficoltà della parola chiave

I professionisti SEO più esperti valutano manualmente la difficoltà di posizionamento di ogni parola chiave.

Esistono diversi metodi per determinare la difficoltà della parola chiave, ma un modo per farlo è quello di eseguire un’analisi della SERP per la parola chiave, tenendo conto di elementi quali:

  • Intento di ricerca
  • Qualità e profondità dei contenuti
  • Numero e qualità dei backlink
  • Domain Rating (DR) dei siti web in classifica
  • Caratteristiche della SERP

Questo processo dipende dai propri obiettivi e dalle parole chiave scelte, perché non tutte le parole chiave sono classificate con lo stesso peso sui singoli fattori di ranking.

Ad esempio, parole chiave come “meteo di San Diego” si basano sulla freschezza. Deve essere aggiornato quasi in tempo reale.

Tuttavia, keyword come “come avviare un giardino” danno meno importanza alla freschezza perché le informazioni sono rilevanti per molto tempo.

In alternativa, possiamo vedere a colpo d’occhio la difficoltà delle parole chiave con uno strumento SEO come Ahrefs, Moz o SEMrush. Questi strumenti dispongono di un punteggio KD (Keyword Difficulty) per ogni parola chiave, che si basa sul numero di siti web unici che si collegano alle prime 10 pagine della classifica.

Difficoltà delle keyword di Ahrefs
Metrica di difficoltà delle keyword di Ahrefs

La KD può essere utilizzata per determinare quanto potrebbe essere difficile posizionarsi nella top 10 dei risultati di ricerca di Google basandosi solo sui link.

Sarebbe meglio non affidarsi esclusivamente alla KD per determinare la reale difficoltà di posizionamento di una parola chiave, ma è una buona metrica di controllo per determinare la competitività di una parola chiave.

Come regola generale, se molte aziende famose che si posizionano per una parola chiave (come Forbes o Business Insider), probabilmente sarà difficile competere con loro.

Ma ciò non significa che non si dovrebbe mai puntare a parole chiave competitive!

Infatti, se trovate una parola chiave estremamente preziosa per la vostra attività ma altamente competitiva, probabilmente sarà meglio creare una pagina dedicata il prima possibile. I backlink richiedono tempo per essere acquisiti e più a lungo il contenuto rimane in circolazione, più alte saranno le sue possibilità di posizionamento.

Volume di ricerca

Il volume di ricerca è una stima del numero di volte in cui una parola chiave viene cercata in un motore di ricerca.

Ci sono quattro cose importanti da sapere sul volume di ricerca mensile:

  1. Si tratta del numero di ricerche, non del numero di persone che hanno cercato. A volte la stessa persona cerca una parola chiave più volte in un mese (ad esempio, “meteo a San Diego”). Ognuna di queste ricerche contribuisce al volume di ricerca di quella parola chiave, anche se la ricerca viene effettuata dalla stessa persona.
  2. Non è un indicatore accurato del traffico. Anche se ci si classifica al primo posto per una parola chiave, il traffico da quella parola chiave non raggiungerà mai il volume di ricerca totale. Alcuni utenti non cliccano mai su un risultato, altri saltano il primo risultato e cliccano altrove.
  3. È una media annuale. Se una parola chiave ha 120.000 ricerche a gennaio e zero negli altri 11 mesi, il suo volume di ricerca viene indicato come 10K (120K/12 mesi).
  4. È specifico per ogni paese. Gli strumenti per le parole chiave di solito mostrano il volume di ricerca per il paese scelto. Tuttavia, alcuni strumenti possono fornire anche il volume di ricerca globale, che combina i volumi di ricerca di tutti i paesi.

Ci sono molti modi per verificare il volume di ricerca: si può usare uno strumento gratuito come Google Keyword Planner o uno strumento a pagamento come Ahrefs (mostrato sotto).

Volume di ricerca di Ahrefs
Volume di ricerca delle keywords di Ahrefs

La maggior parte delle persone guarda solo al volume di ricerca delle parole chiave, ma questo è un errore.

Perché? L’obiettivo non è forse quello di ottenere più traffico? Più persone cercano = più traffico = migliore parola chiave, giusto?

Non necessariamente.

Solo perché una parola chiave può portare molto traffico, non significa che il traffico acquisito sia prezioso per la vostra attività.

Ad esempio, l’autore è riuscito a posizionarsi al primo posto per la parola chiave “mini camper”, che riceve 7.000 ricerche al mese, ma ha guadagnato 0 dollari dall’articolo. Semplicemente, i ricercatori non stavano cercando di acquistare nulla.

E a volte il volume di ricerca è ingannevole.

Prendiamo ad esempio la keyword “when was google founded”, quando è stata fondata google.

Secondo Ahrefs, 4.900 persone cercano questa parola chiave ogni mese, ma solo 690 persone cliccano effettivamente su uno dei risultati.

Volume di ricerca della keyword “when was google founded” (ahrefs)

Questo perché è possibile vedere la risposta direttamente su Google; non c’è bisogno di cliccare per trovarla:

Casella di risposta di Google per la keyword “quando è stata fondata google”

Nota a margine: i dati delle parole chiave sotto la barra di ricerca provengono dal plugin SEO Toolbar di Ahrefs.

D’altra parte, un basso volume di ricerca non significa necessariamente che una parola chiave sia sbagliata o che il numero che vedete sia il numero di visitatori che otterrete.

Praticamente tutte le pagine che si posizionano sulla prima pagina di Google per una parola chiave si posizionano anche per decine, centinaia o talvolta migliaia di altre parole chiave.

Ad esempio, prendiamo questa recensione di Kinsta.

La parola chiave di riferimento è “Kinsta review” che, secondo Ahrefs, riceve circa 1.100 ricerche al mese.

Tuttavia, come possiamo vedere nello screenshot qui sotto, si posiziona anche per altre 32 parole chiave e si posiziona addirittura alla prima pagina per “Kinsta hosting” con 1.900 ricerche al mese.

Keyword Ahrefs per l'hosting Kinsta
Keyword di Ahrefs

Ecco perché basarsi esclusivamente sul volume di ricerca di una singola parola chiave può essere fuorviante per stimare il traffico potenziale totale che una pagina potrebbe ricevere.

Esaminate invece le pagine ai primi posti per quella parola chiave e controllate quanto traffico ricevono da tutte le parole chiave per cui si posizionano. In Ahrefs, questo parametro è chiamato “Traffico potenziale”, che stima il traffico totale che una pagina riceve da tutte le parole chiave per cui si posiziona, non solo da quella che state analizzando.

Traffico potenziale in Ahrefs
Traffico potenziale in Ahrefs

Questa metrica non è sempre accurata, ma è un indicatore migliore del traffico potenziale di una parola chiave rispetto all’analisi del volume di ricerca per quella singola parola chiave.

Detto questo, le parole chiave ad alto traffico e a bassa concorrenza non sono l’unica cosa da cercare quando si fa una ricerca di parole chiave SEO: è anche necessario determinare il valore commerciale di una parola chiave.

Come capire se una parola chiave ha valore

Per determinare il valore commerciale di una parola chiave, è bene porsi tre domande:

  1. Il posizionamento per questa parola chiave avrà un impatto positivo sulla mia attività?
  2. Quanto sono disposti a spendere gli inserzionisti per questa parola chiave e perché?
  3. Questa parola chiave si inserisce nella mia strategia di contenuti complessiva?

1. Il posizionamento per questa parola chiave avrà un impatto positivo sulla mia attività?

Per “impatto positivo” si intende di solito l’aumento delle entrate attraverso le vendite dirette o l’attrazione di potenziali clienti (ad esempio, gli iscritti alle e-mail) nel vostro imbuto.

Tuttavia, l’impatto positivo può essere misurato anche in altri modi.

Ad esempio, uno dei fattori di ranking di Google (secondo la pagina “Come funziona la ricerca”) è l’autorità topica, che si riferisce principalmente alla copertura totale di un argomento.

Ciò significa che se volete posizionarvi per “i migliori plugin WordPress” (una parola chiave ad alto potenziale di guadagno), dovreste anche creare contenuti intorno a parole chiave come “WordPress è ancora rilevante” e “come installare i plugin WordPress”

Google vuole vedere che siete un’autorità nella vostra nicchia. Più argomenti (e parole chiave) trattate, più possibilità avrete di posizionarvi in prima pagina per TUTTE quelle parole chiave.

Quindi, anche se la domanda “WordPress è ancora rilevante” non porta direttamente a vendite o abbonamenti, ha comunque un impatto positivo sulla vostra attività perché migliora le vostre posizioni nelle classifiche per parole chiave più importanti come “migliori plugin WordPress”.

Per riassumere, “Questa parola chiave porterà direttamente o indirettamente a delle vendite per la mia azienda?”: se la risposta è no, saltate la parola chiave.

2. Gli inserzionisti sono disposti a spendere molto per questa parola chiave?

Il costo per clic (CPC) è un parametro che gli inserzionisti utilizzano per stimare il costo degli annunci per una keyword.

Tuttavia, può anche servire come utile indicatore del valore di una parola chiave.

Ad esempio, la parola chiave “hosting WordPress” ha un CPC elevato, pari a $12. Il costo elevato è dovuto al fatto che le persone che la cercano probabilmente effettueranno un acquisto.

Esempio di keyword ad alto CPC
Esempio di keyword ad alto CPC

Una parola chiave con un CPC elevato potrebbe essere preziosa per la vostra attività. Osservate le pagine che pubblicano annunci per questa parola chiave e cercate di capire cosa porta loro guadagno con questa parola chiave e se anche voi potete fare lo stesso.

Tenete presente che il CPC è volatile: può cambiare di minuto in minuto in base al numero di aziende che fanno pubblicità per quella parola chiave in un determinato momento.

Per riassumere: se una parola chiave ha un CPC elevato, chiedetevi perché. Potrebbe essere un segno che una parola chiave è preziosa e vale la pena perseguirla.

3. Questa parola chiave si inserisce nella mia strategia di contenuti complessiva?

Ricordate quando ho detto che l’autorità topica è un fattore di ranking per Google? Ebbene, dovrebbe essere un fattore anche nella vostra strategia per le keyword.

Evitate le parole chiave “orfane” che non hanno a che fare con le vostre competenze. Solo perché potete posizionarvi per una parola chiave non significa che dovreste farlo.

Cercate invece di creare dei “bucket” di parole chiave, degli insiemi in cui tutte le keyword riprendono un tema.

Ahrefs lo fa bene. Per uno dei suoi autori, ha creato dei pacchetti di contenuti: contenuti SEO, contenuti di marketing di affiliazione e contenuti generali di marketing online.

Potete vederli riflessi nella sua pagina autore:

La pagina autore di Bill Widmer sul blog di Ahrefs
La pagina autore di Bill Widmer sul blog di Ahrefs

Vi spiegheremo meglio come creare questi bucket nella prossima sezione.

Per riassumere: create delle categorie, o “bucket”, in cui inserire le vostre parole chiave. Scegliete solo le parole chiave che rientrano in una di queste categorie.

Come fare la ricerca di parole chiave per la SEO (passo dopo passo)

Pronti a scoprire come trovare parole chiave redditizie?

Ecco le cinque fasi della ricerca di base delle parole chiave:

  1. Creare categorie e keyword di partenza
  2. Usare gli strumenti di ricerca delle keyword per trovare altre parole chiave
  3. Analizzare l’intento di ricerca
  4. Dare priorità alle parole chiave
  5. Creare una strategia di contenuti

Vediamole nel dettaglio!

Fase 1: Formulare le categorie e le keyword di partenza

Ricordate i “bucket” di contenuti di cui abbiamo parlato prima?

È arrivato il momento di crearli.

Create un elenco di 3-5 categorie in cui far rientrare tutti i contenuti del vostro sito web. Queste categorie dovrebbero comprendere tutto ciò di cui il vostro brand parlerà o per cui si classificherà.

Ad esempio, alcune categorie per il blog di Kinsta includono:

  • WordPress
  • Hosting di siti web
  • Ottimizzazione delle prestazioni dei siti web

Le parole chiave di base sono termini ampi relativi alla vostra nicchia che le persone potrebbero utilizzare per trovare i vostri prodotti o servizi.

Ad esempio, un elenco di parole chiave di base per Kinsta potrebbe essere:

  • WordPress
  • Hosting di siti web
  • Sicurezza del sito web
  • Miglioramento della velocità del sito
  • Ottimizzazione delle prestazioni del sito web
  • Servizi per siti web gestiti

L’ideale è che le vostre parole chiave di partenza siano di alto livello. “WordPress” è un buon esempio perché potete aggiungere altre parole per creare nuove parole chiave, come “plugin WordPress” o “hosting WordPress”

Ecco alcuni modi per trovare le parole chiave di partenza:

  • Creare un elenco degli argomenti principali: pensate agli argomenti principali trattati dalla vostra attività o dal vostro sito web.
  • Usare le proprie conoscenze: scrivete tutte le parole chiave che vi vengono in mente relative a questi argomenti.
  • Chiedere al proprio team: chiedete il parere dei colleghi.
  • Usare l’intelligenza artificiale: fate un prompt a GPT con qualcosa del tipo “Aiutami a creare un elenco di parole chiave per la ricerca di parole chiave SEO. La mia azienda…” e spiegate di cosa si occupa la vostra azienda.

ChatGPT è perfetta per questo processo. Con una rapida richiesta, può facilmente generare decine di idee di parole chiave.

Usare ChatGPT per trovare keyword di partenza
Usare ChatGPT per trovare keyword di partenza

Una volta ottenuta la lista delle parole chiave, è il momento di passare alla fase successiva.

Fase 2: Utilizzare gli strumenti di ricerca delle parole chiave per trovare altre parole chiave

Oggi esistono decine, se non centinaia, di strumenti per la ricerca di parole chiave sul mercato. Alcuni sono molto di nicchia, ma la maggior parte sono solo delle versioni leggermente diverse della stessa idea.

Qual è il migliore? Vediamo come suddividere gli strumenti gratuiti e quelli a pagamento.

I migliori strumenti gratuiti per la ricerca di parole chiave per la SEO

Ci sono quattro strumenti gratuiti per la ricerca di parole chiave che ho usato e che consiglio:

Moz Keyword Explorer
Strumento gratuito per le parole chiave di Moz
Strumento gratuito per le parole chiave di Moz

Moz ha una suite completa di strumenti SEO, ma il suo Keyword Explorer può essere utilizzato gratuitamente. Digitate una parola chiave e vi fornirà informazioni come il volume di ricerca, il KD e suggerimenti di parole chiave per aiutarvi a trovare altre idee di parole chiave.

Ubersuggest
Ubersuggest
Ubersuggest

Ubersuggest è una versione gratuita e ridotta di Ahrefs o Moz. Permette di spiare i backlink dei concorrenti, di vedere per quali parole chiave si posizionano e di fare una discreta ricerca di parole chiave. Se state facendo SEO con un budget limitato, può fare al caso vostro.

Keyword Shitter
Keyword Shitter
Keyword Shitter

Keyword Shitter è uno strumento gratuito per la ricerca di parole chiave. Digitate una parola chiave e ottenete centinaia di suggerimenti di parole chiave. È ottimo se avete bisogno di tonnellate di idee, ma nella maggior parte dei casi propone solo parole chiave correlate a quella che avete digitato, non idee uniche e distinte.

Google Keyword Planner e Search Console
Google Keyword Planner
Google Keyword Planner

Google Keyword Planner è uno strumento gratuito per chi vuole visualizzare annunci a pagamento nei risultati di ricerca. Tuttavia, può essere utilizzato anche per trovare idee per parole chiave organiche. Potete digitare una parola chiave iniziale e ottenere idee di parole chiave correlate.

Potete anche ottenere idee per keyword long-tail, o a “coda lunga”, da Google Search Console. Le parole chiave a coda lunga sono frasi specifiche e più lunghe che di solito sono meno competitive delle frasi di partenza.

Per trovarle in Google Search Console, andate alla scheda “Prestazioni” e scorrete verso il basso fino alla sezione “DOMANDE”. Potete utilizzare la funzione di filtro Regex per trovare le parole chiave di almeno 7 parole digitando ([^” “]*s){7,}?

Filtro regex di Google Search Console per keyword long-tail
Filtro regex di Google Search Console per keyword a coda lunga

Tenete presente che questa funzione mostra solo le query per le quali il vostro sito web è già posizionato, quindi non è utile per i siti web che non hanno una posizione in classifica.

I migliori strumenti a pagamento per la ricerca di parole chiave per la SEO

Se volete fare sul serio con la SEO e avete un budget sufficiente, vi consigliamo di investire in uno strumento di ricerca delle keyword a pagamento. Gli strumenti gratuiti possono essere utili, ma sono molto limitati.

Ecco un elenco dei migliori strumenti di ricerca di parole chiave a pagamento:

Ahrefs
Ahrefs
Ahrefs

Ahrefs è senza dubbio il mio strumento SEO preferito. Non serve solo per la ricerca di parole chiave, ma anche per il link-building, il rank tracking, le idee sui contenuti e molto altro ancora. Ha tutte le carte in regola per essere il miglior strumento SEO a tutto tondo sul mercato.

Tuttavia, ha un prezzo elevato: solo la versione di base costa 99 dollari al mese.

SEMrush
SEMrush
SEMrush

SEMrush è un altro ottimo strumento per la ricerca di parole chiave. È molto simile ad Ahrefs, ma è più orientato ai professionisti SEO che devono creare dashboard per i clienti.

SEMrush ha anche più funzioni per il marketing sui motori di ricerca e per il PPC (quindi il SEM in SEMrush). Inoltre, rispetto ad Ahrefs, offre più opzioni di prova gratuita.

Keyword Insights
Keyword insights
Keyword Insights

Keyword Insights utilizza i dati geo-specifici delle pagine dei risultati dei motori di ricerca per raggruppare le parole chiave in gruppi simili e determinare l’intento della ricerca.

L’utente deve semplicemente caricare un elenco di parole chiave (quante ne volete) e lo strumento restituirà un documento preformattato di Google Sheets con le parole chiave raggruppate e l’intento.

Può anche ordinare le parole chiave raggruppate in cluster, consentendo di creare in modo più efficace silos di contenuti e autorità topica.

Keywords Everywhere
Keywords Everywhere
Keywords Everywhere

Keywords Everywhere è uno strumento fantastico per trovare facilmente idee per le parole chiave.

Lo strumento mostra il volume di ricerca, la concorrenza e il CPC medio direttamente su Google ogni volta che si digita qualcosa. Mostra anche le statistiche delle parole chiave correlate e delle parole chiave “cercate anche dalle persone”.

Stack di strumenti SEO suggeriti

Quindi, quali strumenti per la ricerca di parole chiave dovreste procurarvi?

Noi suggeriamo di usare Ahrefs e Keyword Insights.

Ahrefs aiuta in ogni aspetto della SEO, non solo nella ricerca delle parole chiave. Pensate alle verifiche tecniche SEO dei siti web, all’analisi dei backlink dei concorrenti e molto altro ancora.

Keyword Insights permette di raggruppare le parole chiave per creare dei silos di contenuti, utili per creare collegamenti interni coesivi e per garantire che i vostri contenuti siano tutti rilevanti l’uno per l’altro. Questo è un modo per mostrare l’autorità topica di cui abbiamo parlato prima.

Volete altri strumenti SEO? Date un’occhiata all’elenco di Kinsta dei plugin SEO indispensabili per WordPress.

Come utilizzare gli strumenti di ricerca delle parole chiave

Esistono tre strategie principali per utilizzare gli strumenti di ricerca delle parole chiave:

  1. Aumentare le keyword di partenza
  2. Eseguire un’analisi del content gap
  3. Usare l’intelligenza artificiale per avere ancora più idee per le parole chiave

Vediamo come si articolano questi passaggi.

Aumentare le keyword di partenza

Prendete la vostra lista di parole chiave di partenza e, una per una, inseritele nel vostro strumento per le parole chiave preferito.

Se utilizzate Ahrefs, potete vedere diverse idee di parole chiave basate su termini corrispondenti, termini correlati e suggerimenti di ricerca. Controllate ogni parola chiave, annotando tutto ciò che è interessante.

Strumento Keyword ideas di Ahrefs
Strumento Keyword ideas di Ahrefs

Fare questa operazione per centinaia di parole chiave può richiedere molto tempo, ma possiamo aggiungere alcuni filtri per restringere il campo.

Se state iniziando il vostro percorso SEO, alcuni filtri utili possono essere:

  • KD di 0-30
  • Volume di ricerca di almeno 100

Questo ridurrà la vostra lista, ma tenete presente che potrebbe anche limitarvi nella ricerca di alcune keyword “gold-nugget”, vere e proprie pepite d’oro. Dipende da quanto tempo e impegno volete dedicare alla ricerca.

Quando vi sarete stancati di cercare parole chiave, passate a…

Eseguire un’analisi del content gap

L’analisi del content gap è una funzione disponibile in Ahrefs e in altri strumenti SEO. Permette di confrontare le vostre classifiche di parole chiave con quelle dei vostri concorrenti e di individuare le parole chiave per le quali loro si posizionano e voi no.

Ecco come funziona:

1. Inserite il vostro sito in Ahrefs (o nello strumento che preferite) e cliccate sul link Content Gap nel menu di sinistra.

Content Gap di Ahrefs
Content Gap di Ahrefs

2. Inserite 1-10 concorrenti che si posizionano su Google per le vostre parole chiave principali. ?otete trovarli cercando le parole chiave su Google e prendendo gli URL da Google o utilizzando lo strumento “Organic competitors” di Ahrefs, proprio sopra il link del content gap. Clicca su Mostra parole chiave.

3. Da qui potete esportare l’elenco in un foglio Excel. Scorrete l’elenco direttamente in Ahrefs e se vedete una parola chiave a cui volete puntare, apritela in una nuova scheda e aggiungetela a un elenco di parole chiave usando il pulsante + Add to in alto a destra.

Elenco di parole chiave
Elenco di parole chiave
Usare l’intelligenza artificiale per avere ancora più idee per le keyword

Se non avete ancora abbastanza parole chiave, potete usare ChatGPT per trovare altre idee.

È facilissimo: ecco un suggerimento da provare:

“Sto facendo una ricerca di parole chiave SEO per la mia azienda, che vende [spiega il vostro prodotto o servizio]. Voglio che tutte le mie parole chiave rientrino in una delle seguenti categorie:

Bucket 1
Bucket 2
Ecc.

Ecco alcune delle parole chiave che ho trovato finora:

[Elencate 10-20 buone parole chiave che avete trovato]

Puoi aiutarmi a trovare altre idee di parole chiave?”

Ecco un esempio di come ho fatto per un’azienda di saponi ecologici:

Usare ChatGPT per la ricerca di keyword
Usare ChatGPT per la ricerca di keyword

Potete continuare a chiedere altre idee di parole chiave e ChatGPT continuerà a fornirvene altre. Potete poi verificare queste idee inserendole in Ahrefs.

Fase 3: Analizzare l’intento di ricerca

Capire l’intento di ricerca di una parola chiave è fondamentale per creare contenuti che soddisfino le esigenze degli utenti. Se non riuscite a capirlo, non avete alcuna possibilità di posizionarvi. Quindi, non saltate questo passaggio!

Identificare l’intento di ricerca è facile:

  1. Cercare la parola chiave: digitate la parola chiave su Google per vedere quali tipi di contenuti ci si posizionano.
  2. Classificare l’intento: determinate se l’intento è informativo, commerciale, di navigazione o transazionale.

Vediamo alcuni esempi.

Se cercate “organic skincare”, cura della pelle biologica su Google, ecco la SERP (pagina dei risultati del motore di ricerca):

SERP di Google per organic skincare
SERP di Google per Organic Skincare

I primi risultati sono tutti prodotti singoli. Sotto di essi, potete vedere le home page dei singoli brand di prodotti per la cura della pelle.

Si tratta di una parola chiave transazionale, almeno nei risultati di ricerca USA. Dovreste creare delle pagine di prodotti per posizionarvi per questa parola chiave o diventare un brand di prodotti per la cura della pelle organici molto conosciuto e con molti backlink.

Se invece guardiamo a “benefits of natural skincare”, benefici della skincare naturale, ecco cosa vediamo:

SERP di Google per Benefits of Natural Skincare
SERP di Google per Benefits of Natural Skincare

Si tratta chiaramente di una parola chiave informativa: i risultati sono articoli di blog sui benefici della cura della pelle naturale. C’è un mix di elenchi con “#benefits” e domande come “i prodotti naturali per la cura della pelle valgono la pena?”.

Cercando la parola chiave e analizzando i risultati, potete capire l’intento di ricerca e il tipo di contenuto che dovete creare per posizionarvi per quella parola chiave.

Potete anche cliccare sui risultati e vedere quanto è approfondito il contenuto, l’angolazione dell’approccio, la strategia utilizzata per monetizzare il contenuto e le valutazioni dei domini (DR) dei concorrenti.

Prendiamo tutte le informazioni raccolte finora e usiamole per fare una selezione finale.

Fase 4: Stabilire le priorità delle parole chiave

Ecco come assegnare le priorità alle parole chiave in base alla rilevanza, al volume di ricerca, alla difficoltà e al potenziale ROI.

Create due elenchi di parole chiave:

  1. Keyword ad alto valore: parole chiave con un alto potenziale commerciale. Sapete che un buon posizionamento per queste parole chiave vi farà guadagnare molto denaro, anche se potrebbe essere difficile da raggiungere.
  2. Keyword “facili”: parole chiave di bassa difficoltà con un volume di ricerca moderato che vi faranno guadagnare rapidamente traffico. Quando parliamo di rapidità, intendiamo dire entro 6-12 mesi.

È bene concentrarsi prima su una o due parole chiave di alto valore per iniziare a far “stagionare” le pagine e ad acquisire link, perché potrebbero volerci diversi anni per posizionarsi per esse.

Tuttavia, dovreste concentrare la maggior parte dei vostri sforzi sulle keyword facili per vedere i risultati più velocemente. In genere, più parole chiave si posizionano, più possibilità ci sono di posizionarsi per altre parole chiave (autorità topica).

Fase 5: Creare una strategia di contenuti

Ultimo passo! Trasformiamo questo elenco di parole chiave in una strategia di contenuti eseguibile.

Il vostro obiettivo in questa fase è quello di:

  • Raggruppare le parole chiave: raggruppate le parole chiave correlate per creare contenuti completi ed evitare la cannibalizzazione delle keyword (creazione di più pagine che cercano di posizionarsi per la stessa parola chiave o per una simile).
  • Determinare i tipi di contenuto: decidete il tipo di contenuto (post sul blog, video, infografica, pagina di prodotto, ecc.) che meglio corrisponde all’intento di ricerca.
  • Creare un calendario editoriale: pianificate quando e come creare e pubblicare i vostri contenuti.

Potete utilizzare uno strumento come Keyword Insights o lo strumento di raggruppamento delle parole chiave di Ahrefs per raggruppare le parole chiave al posto vostro, oppure potete farlo manualmente.

Ecco come potreste fare:

Foglio di calcolo per raggruppare le parole chiave
Foglio di calcolo per raggruppare le parole chiave

Una volta raggruppate tutte le parole chiave simili per evitare la cannibalizzazione delle keyword e creare dei silos di contenuti, il passo successivo è capire quali tipi di contenuti creare per posizionarsi per queste parole chiave.

Nella sezione dedicata agli intenti di ricerca, abbiamo fornito esempi come la creazione di pagine di prodotto per le parole chiave transazionali o la creazione di un post sul blog ad elenco per le parole chiave con risultati di tipo elenco.

Cercate su Google la parola chiave principale di ogni cluster e prendete nota del tipo di contenuto che si classifica. Nella maggior parte dei casi, dovrete fare qualcosa di simile per competere.

Il passo finale consiste nel creare un calendario dei contenuti e mettersi al lavoro! Iniziate a fissare le date e a creare le pagine per le parole chiave con la priorità più alta e scendete lentamente lungo l’elenco.

Riepilogo

Ecco un breve riassunto di tutto ciò che abbiamo trattato:

  1. La ricerca delle parole chiave è fondamentale per la SEO e non deve essere saltata.
  2. Il volume di ricerca e la difficoltà delle parole chiave possono ingannare. Fate una ricerca più approfondita digitando la parola chiave su Google ed esaminando i risultati prima di prendere una decisione.
  3. Non lasciatevi ingannare dal basso volume di ricerca. Scoprite il potenziale di traffico totale di tutte le parole chiave correlate utilizzando Ubersuggest o Ahrefs.
  4. L’intento di ricerca è fondamentale. Assicuratevi che i contenuti che create corrispondano a ciò che le persone vogliono vedere (e a ciò che Google sta già mostrando).
  5. Date priorità alle parole chiave in base al potenziale di business e alla bassa difficoltà, ma all’inizio puntate anche su alcune parole chiave di valore più elevato (ma più competitive).

Pronti a portare la vostra strategia SEO a un livello superiore? Scegliete l’hosting WordPress gestito di Kinsta per ottenere tempi di caricamento rapidissimi che piaceranno a Google (e ai vostri visitatori).

Bill Widmer

Bill è un esperto di content marketing e SEO con oltre 6 anni di esperienza. Quando non è alle prese con Google, ama viaggiare, giocare ai videogiochi e passare il tempo con sua moglie.