Un sottodominio è una sezione aggiuntiva del vostro nome di dominio che precede il dominio principale. Ad esempio, subdomain.maindomain.com.
Potete aggiungere tutti i sottodomini che desiderate e ogni sottodominio viene trattato come un proprio distinto dominio (anche se non sempre per la SEO, ne saprete di più nel post).
In questo articolo, inizieremo con una discussione generale sui sottodomini e sul loro effetto sulla SEO e descriveremo i pro ei contro dell’utilizzo di un sottodominio.
Quindi, passeremo dal “cosa” al “come” e vi mostreremo come utilizzare un sottodominio per creare diverse installazioni di WordPress su diversi sottodomini. In alternativa, potete anche utilizzare un’installazione di WordPress per avere più siti su sottodomini.
L’Impatto sulla SEO dell’Utilizzo dei Sottodomini
Per quel che riguartda l’impatto sulla SEO dell’utilizzo di un sottodominio, troverete persone con idee opposte.
In genere, il dibattito è tra l’utilizzo di una sottocartella (yoursite.com/topic) e un sottodominio (topic.yoursite.com).
Ad esempio, noi utilizziamo una sottocartella per il blog di Kinsta – “kinsta.com/blog“. Tuttavia, troverete molte aziende di successo che scelgono invece di utilizzare un sottodominio per il loro blog. Ad esempio, HubSpot utilizza “blog.hubspot.com”.
Alcuni esperti affermano che tra i due approcci non c’è molta differenza, mentre altri affermano che dovreste cercare di evitare un sottodominio nella maggior parte dei casi perché può influire negativamente sulla SEO. Secondo John Mueller di Google:
“Google Web Search va bene sia con l’utilizzo dei sottodomini che delle sottodirectory.”
Dice che Google può impiegare un po’ più di tempo a capire i sottodomini, ma che a lungo termine non c’è differenza tra i due e dovreste scegliere quello che va meglio per voi. La sua unica avvertenza è che dovreste cercare di attenervi alla vostra scelta nel lungo termine, indipendentemente da quello che scegliete.
Tuttavia, nonostante quello che dice Google, ci sono una serie di casi studio SEO che indicano che le sottocartelle costituiscono un approccio migliore per argomenti strettamente collegati nella maggior parte dei casi.
Ad esempio, Monster.co.uk ha avuto un grande salto nel traffico dopo essersi spostato da un sottodominio a una sottocartella:
Ovviamente, troverete anche alcuni casi di studio che vanno nella direzione opposta e il blog HubSpot è un ottimo indicatore del fatto che potete utilizzare un sottodominio e avere comunque successo.
In realtà, questo è un argomento così controverso che il video di John Mueller indicato sopra ha dato il via a un intero dibattito su Twitter, che Search Engine Roundtable ha documentato qui.
Allora, dove sta la verità? Sfortunatamente, non abbiamo accesso all’algoritmo di Google, quindi non potremo mai saperlo con certezza.
Google afferma che non importa, ma la maggior parte degli esperti SEO sembra favorire le sottocartelle rispetto ai sottodomini quando il contenuto è strettamente correlato al nome di dominio principale.
Una buona regola empirica è che:
- Se il contenuto è strettamente correlato al dominio principale, meglio utilizzare le sottocartelle. Ad esempio, qui da Kinsta, utilizziamo una sottocartella per il nostro blog (kinsta.com/blog) perché è strettamente correlata al resto del contenuto nel dominio principale di Kinsta.
- Se il contenuto è abbastanza distinto dal dominio principale, prendete in considerazione un sottodominio. Ad esempio, noi utilizziamo my.kinsta.com come URL per le dashboard dell’hosting dei nostri clienti, perché queste dashboard sono private e non correlate al contenuto del frontend del sito di Kinsta.
Pro e Contro l’Utilizzo di un Sottodominio
Per concludere il discorso sull’utilizzo dei sottodomini, esaminiamo i pro e i contro dell’utilizzo di un sottodominio:
Pro:
- Non ci sono costi extra. Potete creare tutti i sottodomini che desiderate senza bisogno di acquistare nuovi domini.
- Google afferma che non esiste alcuna differenza a lungo termine tra l’utilizzo di sottodomini e sottocartelle per separare i contenuti del vostro sito.
- I sottodomini semplificano la creazione di installazioni separate di WordPress che utilizzano lo stesso dominio principale. Anche se potete installare WordPress in una sottocartella, è un po’ più complicato a causa del potenziale conflitto di URL.
- Potete lanciare più prodotti separati dallo stesso dominio principale, il che vi aiuta a mantenere il vostro marchio. Ad esempio, music.amazon.com.
Contro:
- Molti esperti SEO ritengono che i sottodomini siano inferiori alle sottocartelle per quel che riguarda la SEO, soprattutto se il contenuto che si prevede di inserire nel sottodominio è strettamente correlato al dominio principale.
- Anche se Google tratta i sottodomini allo stesso modo, può comunque essere necessario uno sforzo maggiore per creare collegamenti verso quel sottodominio.
- Dato che i sottodomini sono domini separati, può essere più difficile integrarli nel resto del vostro sito. Ad esempio, se state utilizzando un’installazione WordPress per un sito singolo, avrete bisogno di due installazioni separate, una per il vostro nome di dominio principale e una per il sottodominio.
- Dovete aggiungere ciascun sottodominio come proprietà di un sito web separato in Google Search Console.
Sottodomini e Sottocartelle in WordPress: Cosa è Meglio per la SEO? (Ricapitoliamo)
Ufficialmente, Google dice che non importa. Eppure molti specialisti SEO sono più inclini a utilizzare le sottocartelle rispetto ai sottodomini. Fate la vostra scelta in base a questa regola:
- Se il contenuto è strettamente correlato al dominio principale, utilizzare sottocartelle come yoursite.com/blog.
- Se il contenuto è separato dal dominio principale, utilizzare un sottodominio come dashboard.yoursite.com.
Come Configurare un Sito con Sottodominio in WordPress
Ora che ne sapete di più sui pro e contro dei sottodomini, vediamo come applicare i sottodomini ai vostri siti WordPress.
Esistono due modi principali per configurare un’installazione in un sottodominio in WordPress. Non c’è una regola giusta o sbagliata, vi consigliamo di scegliere il metodo più adatto alle vostre esigenze:
- Installazioni di WordPress separate – con questo approccio, creerete un’installazione WordPress separata al 100% su un sottodominio. Ad esempio, un’installazione WordPress su yoursite.com e un’altra installazione WordPress su sub.yoursite.com (o solo un’installazione sul sottodominio).
- WordPress Multisite: con questo approccio, potete utilizzare un’installazione di WordPress per uno o più siti di sottodomini. Ad esempio, potreste avere yoursite.com insieme a sub.yoursite.com e example.yoursite.com, tutti in esecuzione dalla stessa installazione di WordPress.
Ecco come iniziare a lavorare seguendo entrambi gli approcci:
Come Installare WordPress su un Sottodominio
Se volete installare WordPress su un sottodominio, la procedura è generalmente la stessa dell’installazione di WordPress sul proprio dominio principale: dovete solo aggiungere il vostro sottodominio al DNS del vostro dominio o tramite il cruscotto dell’hosting.
Se siete ospitati su Kinsta, potete aggiungere un sottodominio aggiungendo un record A o un record CNAME nell’area DNS di Kinsta. Qui trovate maggiori informazioni sull’uso del DNS su Kinsta.
Se siete su un host diverso che utilizza cPanel, potete utilizzare lo strumento Subdomain di cPanel per aggiungere un sottodominio a qualsiasi dominio root che avete già aggiunto a cPanel:
Una volta configurato il vostro sottodominio, potete installare WordPress in quel sottodominio proprio come fareste con il vostro dominio root.
Ad esempio, se siete ospitati su Kinsta, potete utilizzare lo strumento Aggiungi sito di Kinsta per creare un nuovo sito in quel sottodominio:
Oppure, se siete ospitati altrove, la maggior parte degli autoinstaller di WordPress vi consente anche di creare una nuova installazione di WordPress in un sottodominio:
Infine, potete anche installare manualmente WordPress su quel sottodominio.
Come Configurare le Installazioni Sottodominio di WordPress Multisite
Con WordPress Multisite, potete creare una rete di siti WordPress con la stessa installazione di WordPress.
La vostra installazione “principale” di WordPress sarà yoursite.com
, quindi potete assegnare a ciascun sito del network il proprio sottodominio come:
- site1.yoursite.com
- site2.yoursite.com
- Ecc.
Quando installate WordPress Multisite, avrete la possibilità di scegliere tra sottodomini o sottodirectory durante la procedura di installazione in questo modo:
Se siete ospitati su Kinsta, lo strumento Aggiungi sito di Kinsta vi consente di attivare subito WordPress Multisite e vi darà anche la possibilità di selezionare Sottodomini:
Oltre a scegliere l’opzione del sottodominio durante la procedura di configurazione del Multisite, dovrete anche creare una voce del sottodominio con caratteri jolly. Questa voce è quello che vi consente di creare nuovi siti del network e indirizzare automaticamente il traffico verso il sito giusto.
Potete creare una voce di sottodominio con caratteri jolly aggiungendo un record A o un record CNAME con un “*” (asterisco) al DNS del vostro dominio. Ad esempio, ecco come appare su Kinsta:
Per uno sguardo più approfondito sulla configurazione di WordPress Multisite, consultate la nostra guida completa per la configurazione di WordPress Multisite.
Come Spostare WordPress dal Sottodominio alla Root
Se installate WordPress su un sottodominio e desiderate in futuro spostarlo poi dal sottodominio al dominio principale, la procedura è la stessa di una migrazione di un sito WordPress da un dominio root a un dominio root completamente separato.
Ancora una volta, un sottodominio è essenzialmente solo un nome di dominio separato. Quindi passare da “sub.yoursite.com a anothersite.com” equivale a passare da “yoursite.com a anothersite.com“.
Per un’analisi dettagliata di come eseguire questa operazione, consultate la nostra guida completa su come cambiare il vostro dominio WordPress.
Riepilogo
Un sottodominio vi consente di creare un nome di dominio aggiuntivo “sotto” il vostro dominio principale.
I sottodomini possono essere particolarmente utili quando si desidera aggiungere una certa separazione tra il contenuto di un sottodominio e quello del dominio principale. Ad esempio, Kinsta inserisce il suo cruscotto dell’hosting su my.kinsta.com e Amazon separa il suo servizio musicale sponsandolo su music.amazon.com.
Tuttavia, molti esperti SEO preferiscono le sottocartelle in situazioni in cui il contenuto sia strettamente collegato, come il vostro blog.
Se volete utilizzare un sottodominio con WordPress, potete creare installazioni WordPress completamente separate su ogni sottodominio, oppure potete utilizzare una rete multisite di WordPress per creare siti separati su sottodomini che sono tutti sulla stessa installazione di WordPress.
Avete domande su come utilizzare i sottodomini con WordPress? Lasciatele nei commenti qui sotto!
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