Cambiare i domini all’inizio può sembrare un’attività piuttosto scoraggiante, ma non deve esserlo. In genere questa comporta il routing del traffico in modo che passi dal vecchio dominio (olddomain.com) al nuovo dominio (newdomain.com). Una delle preoccupazioni maggiori e fondate di molte persone riguarda il modo di mantenere i vantaggi della SEO (ranking, traffico, backlink) durante l’intero processo, in modo da non danneggiare la propria attività.

Facciamo molte di queste migrazioni da Kinsta e quindi abbiamo messo insieme, in questa guida approfondita, tutto ciò che dovete sapere su come cambiare i domini di WordPress in tutta sicurezza, senza mandare all’aria tutto il duro lavoro che avete fatto. 👍

Motivi per Cambiare i Nomi di Dominio

Ci sono molte ragioni per cambiare i nomi di dominio. Ecco gli esempi comuni:

  • La vostra azienda sta cambiando nome e avete un nuovo nome di dominio.
  • Forse stavate utilizzando un dominio di primo livello (TLD) meno popolare (come .net o .io) e alla fine ne avete acquisito un nuovo e brillante .com per la vostra azienda.
  • State fondendo più proprietà in un unico dominio.
  • Il vostro vecchio dominio è soggetto a una penalizzazione a livello di sito e dovete ricominciare daccapo.

Cose Importanti da Tenere in Considerazione

Quando si presenta la necessità di cambiare dominio, ci sono alcuni cose importanti da tenere a mente.

Struttura dell’URL

Se state cambiando solo i nomi di dominio, è consigliabile mantenere la stessa struttura degli URL. Esempio: olddomain.com/about-us/ to newdomain.com/about-us/. In teoria, potete cambiare nomi e struttura allo stesso tempo, ma in generale, per la SEO meno cambia e meglio è. Un cambio di dominio è già un cambiamento piuttosto importante. 😉

Se il vostro vecchio sito non utilizza i pretty permalink (che sono migliori per la SEO), probabilmente sarebbe meglio cambiare prima il nome di dominio, attendere siete mesi e poi cambiare la struttura.

Permalink di WordPress
Permalink di WordPress

HTTPS

Se il vostro sito attuale è su HTTP, non c’è mai stato un momento migliore per migrare su HTTPS. Questo è un po’ diverso rispetto alla modifica dell’intera struttura dell’URL e, nel lungo termine, ne vedrete i frutti. A partire da luglio 2018, Google Chrome ha iniziato a contrassegnare tutti i siti non HTTPS come “non sicuri”. Altri vantaggi di HTTPS includono crittografia, migliori dati di referral, miglioramenti delle prestazioni con HTTP/2, ed è persino un segnale di posizionamento SEO.

Puotete migrare facilmente su HTTPS mentre cambiate i nomi di dominio.

Inoltre, se il vostro sito è già HTTPS, è importante disporre di un piano per i vostri redirect 301 prima di procedere. Ciò è dovuto al fatto che il client deve stabilire una connessione SSL verso l’host prima di vedere il redirect. Passa alla sezione sui redirect 301 dove ne discutiamo in dettaglio.

Indicizzazione e Crawling

Quando cambiate il vostro dominio WordPress, non allarmatevi se vedi temporaneamente un leggero calo nel traffico. È normale perché a Google occorreranno alcune settimane per reindicizzare e sottoporre a scansione i nuovi URL.

Come cambiare il Dominio di WordPress

Seguite questi passaggi per cambiare il vostro dominio WordPress.

  1. Fate il backup del vostro attuale sito WordPress
  2. Create un nuovo sito, clonate o aggiornate l’indirizzo del sito attuale
  3. Aggiornate tutti i link interni inseriti a mano
  4. Aggiungete i redirect 301
  5. Aggiornate le proprietà web di Google e Bing
  6. Inviate i nuovi file Sitemap
  7. Aggiornate Google Analytics e Google Search Console
  8. Aggiornamenti vari di modifica dei domini dei post

1. Fate il Backup del Vostro Attuale Sito WordPress

La prima cosa da fare prima di cambiare il vostro dominio WordPress è eseguire il backup del sito attuale. In questo modo, qualunque cosa accada, potete sempre ripristinare, se necessario.

Opzione 1: Backup ad un Clic per i Clienti di Kinsta

Se siete clienti di Kinsta, potete utilizzare il nostro semplice tool di backup disponibile nel cruscotto di MyKinsta. Selezionate il vostro sito nella sezione Siti e fate clic sulla scheda backup. Vedrete un elenco dei vostri backup disponibili. Fate semplicemente clic su “Esegui backup adesso”, scegliete un nome per il backup (come primadicambiaredominio) e il tool creerà un nuovo punto di backup/ripristino.

Creare un backup di WordPress
Creare un backup di WordPress

Potrete quindi ripristinare il backup in qualsiasi momento con un solo clic.

Opzione 2: Backup del Sito con un Plugin di WordPress

Potete anche eseguire il backup del vostro sito WordPress con un plugin di terze parti. Consigliamo sempre di utilizzare quelli con opzioni di backup incrementale. Anche se probabilmente non avrai bisogno della funzione incrementale per questo tutorial, dovreste familiarizzare o investire nel lungo termine con questi tipi di backup, poiché la funzione incrementale riduce il carico del server e lo spazio su disco e aiuta a migliorare l’affidabilità. Ecco un elenco di plugin consigliati:

Oppure, se vi serve solo un backup una tantum, èpotete utilizzare il plugin gratuito Duplicator e creare un backup da archiviare in locale.

Creare un backup di WordPress con il plugin Duplicator
Creare un backup di WordPress con il plugin Duplicator

Opzione 3: Eseguire il Backup di WordPress Manualmente

La vostra terza opzione è quella di eseguire il backup manuale del vostro sito WordPress esportando il vostro file MySQL e collegandovi al vostro sito tramite SFTP per scaricare i vostri file. A meno che non abbiate una configurazione particolare, in genere dovete solo scaricare la cartella /wp-content/ (dato che questa contiene plugin, temi e i file multimediali che avete caricato).

La cartella wp-content di WordPress
La cartella wp-content di WordPress

Se siete clienti di Kinsta, potete anche creare un backup manuale dell’intero sito (file el sito e file MySQL) dal cruscotto di MyKinsta. Fate clic su “Backup”, poi su “Download”, quindi su “Crea backup ora”. Riceverete un’email con un collegamento al vostro file di archivio .zip.

Creare un backup manuale in WordPress
Creare un backup manuale in WordPress

2. Create un Nuovo Sito, Clonate o Aggiornate l’Indirizzo del Sito Attuale

Una volta che avete un backup del vostro sito, il passo successivo è aggiornare l’URL di WordPress e l’indirizzo del sito. Avete diversi modi per farlo.

Opzione 1 – Creare un Nuovo Sito/Account

La vostra prima opzione è quella di creare un’installazione WordPress completamente nuova con il vostro nuovo dominio e quindi migrare i vostri dati. Quando sarete pronti, potrete cambiare il dominio. Perché questo approccio? Alcuni preferiscono lasciare intatto il loro vecchio sito per un po’, come se fosse un altro backup. Oppure perché si sta passando ad un nuovo host WordPress.

In questo caso, dovreste semplicemente creare un secondo sito. Se siete clienti di Kinsta, dovreste aggiungere una nuova installazione e assicurarvi che il vostro nuovo dominio sia impostato come dominio primario. Potrete quindi migrare una copia del vostro sito WordPress. Su questo argomento, date un’occhiata al nostro tutorial approfondito all’utilizzo del plugin di WordPress Duplicator.

Dominio primario Kinsta
Dominio primario Kinsta

Opzione 2 – La Funzionalità Clonazione di Kinsta

Se siete clienti di Kinsta, potreste seguire una procedura ancora più semplice e utilizzare la nostra funzione di clonazione ad un clic. Questa vi consente di creare istantaneamente una copia del vostro sito WordPress esistente in un secondo account.

Clonare un sito WordPress
Clonare un sito WordPress

Opzione 3 – Aggiornare l’URL di WordPress e l’Indirizzo del Sito Esistenti

La terza e ultima opzione è quella di aggiornare semplicemente l’URL di WordPress e l’indirizzo del sito esistenti. Dovreste comunque seguire questi passaggi, anche se avete creato o clonato un nuovo sito.

Fate attenzione quando modificate questi dati, in quanto potreste mandar giù l’intero sito se i valori inseriti sono errati. Sulla sinistra, alla voce “Impostazioni”, fate clic su “Generale”. Qui potete aggiornare quanto segue:

  • Indirizzo WordPress (URL): l’indirizzo dei file core di WordPress.
  • Indirizzo Sito (URL): l’indirizzo per raggiungere il vostro blog.

I due valori dovrebbero corrispondere, a meno che non stiate assegnando a WordPress la propria directory. Ricordate che, dopo aver fatto clic su “Salva modifiche”, la dashboard di WordPress sarà accessibile solo tramite il nuovo dominio.

Aggiornare l'indirizzo di WordPress e l'URL del sito
Aggiornare l’indirizzo di WordPress e l’URL del sito

Scoprite altri modi per aggiornare questi valori, ad esempio tramite il vostro file wp-config.php, direttamente nel WordPress database o con WP-CLI.

Ora che avete cambiato l’indirizzo del vostro sito WordPress e l’URL nel vostro nuovo dominio, è tempo di aggiornare tutti i vostri collegamenti interni inseriti manualmente. Generalmente, non è consigliabile inserire a mano gli URL, ma probabilmente nel tempo lo avete fatto, lo facciamo tutti. Ciò include collegamenti interni tra i vostri contenuti, media, collegamenti a JavaScript e CSS del vostro sito, ecc. Di seguito sono riportate alcune soluzioni per l’aggiornamento dei vostri collegamenti.

Opzione 1 – Cerca e Sostituisci di Kinsta

Se siete clienti di Kinsta, abbiamo per voi nel cruscotto di MyKinsta uno strumento di ricerca e sostituzione facile da usare.

Il tool cerca e sostituisci di Kinsta
Il tool cerca e sostituisci di Kinsta

Ecco alcuni semplici passaggi per aggiornare il vostro vecchio dominio al nuovo dominio:

  • Inserite nel campo Cerca il valore che desiderate cercare nel database, che in questo caso è il nostro vecchio dominio: https://olddomain.com. (Assicuratevi di utilizzare il protocollo giusto: HTTP:// o HTTPS://)
  • Inserite nel campo Sostituisci il valore da utilizzare per sostituire il valore che si sta cercando. In questo caso, è il nostro nuovo dominio: https://newdomain.com.
  • Assicuratevi innanzi tutto che l’opzione “Dry Run” sia selezionata, perché così sarà contato il numero di sostituzioni che verranno effettuate senza effettuare concretamente le sostituzioni. Quindi fate clic su “Sostituisci”.
  • Potrete, quindi, eseguire nuovamente “Sostituisci” senza l’opzione Dry Run, per apportare le modifiche al database.
Cerca e sostituisci nel database di WordPress
Cerca e sostituisci nel database di WordPress

Date un’occhiata al nostro tutorial su ricerca e sostizione per maggiori dettagli. potete sempre contattare il nostro team di supporto se avete bisogno di assistenza.

Opzione 2 – Aggiornare i Link con il Plugin WordPress

Un altro metodo semplice è utilizzare un plugin gratuito chiamato Better Search Replace, sviluppato dal fantastico team WordPress di Delicious Brains. Basta installarlo, inserire il vostro vecchio dominio e il nuovo dominio e il gioco è fatto!

Aggiornare il dominio con Better Search Replace
Aggiornare il dominio con Better Search Replace

Opzione 3 – Cerca e Sostituisci con WP-CLI

Voi esperti e sviluppatori che non amano abbandonare la riga di comando, potete anche aggiornare i vostri collegamenti utilizzando WP-CLI. Vi consigliamo di dare un’occhiata a questa guida avanzata alla ricerca e sostituzione con WP-CLI.

Aggiornate il Vostro CDN

Se state utilizzando un CDN insieme a un CNAME, come cdn.domain.com, probabilmente dovrete eseguire di nuovo i passaggi che abbiamo visto sopra, ma questa volta sostituendo l’URL del vostro CDN personale. Questo perché a volte le cose vengono codificate in modo casuale con il copia e incolla.

Sostituite https://cdn.olddomain.com con https://cdn.newdomain.com.

Molto probabilmente dovrete anche aggiungere un nuovo record DNS CNAME per il vostro CDN, dato che il vostro dominio è cambiato.

4. Aggiungete i redirect 301

Successivamente, bisogna aggiungere i redirect 301. Questo è uno degli step più importanti in un cambio di nome di dominio. Ciò garantisce che tutto il traffico proveniente dal vostro vecchio dominio (olddomain.com) venga automaticamente indirizzato al vostro nuovo dominio (newdomain.com). Ecco alcune ragioni per cui i redirect 301 sono così importanti:

  • Col passare del tempo le persone creano backlink verso il vostro sito e i vostri contenuti. I backlink sono utilizzati come segnale di ranking da Google. Pertanto, non dovete perdere niente di quello che chiamano “link juice”. In altre parole, i link hanno autorità e, se doveste perderli improvvisamente, potreste danneggiare seriamente la SEO del vostro sito e impiegareste molto tempo a recuperarla. Secondo molti SEO e casi di studio, i redirect 301 passano tra il 90 e il 99% del link juice.
  • Oltre alla SEO, per quanto riguarda i backlink, i redirect sono importanti anche per l’usabilità. L’ultima cosa che vorreste è che qualcuno faccia clic su un backlink e non raggiunga il vostro sito. I link interrotti non sono mai una cosa buona.
  • I segnali sociali sono un altro tipo di fattore di ranking, anche se alcuni potrebbero non essere d’accordo su questo punto. Ad ogni modo, non è mai bello avere collegamenti verso il vostro sito da siti di social media come Pinterest o Twitter che improvvisamente non funzionano.

Se non aggiungete i redirect, danneggerete senza dubbio il vostro sito web.

Avvertenza – Dovreste Lasciare i Redirect per Sempre

È qui che può diventare un po’ complicato. Se avete una lunga storia intorno al vostro vecchio dominio, molto probabilmente dovrete lasciare i vostri redirect 301 per sempre (o almeno per un tempo molto lungo). 😲 Perché? Perché a meno che voi non vogliate tornare indietro e provare ad aggiornare tutti i vostri backlink manualmente, il che è impossibile, potresti crearvi un problema rimuovendoli. Ciò significa che probabilmente dovreste continuare a rinnovare per sempre anche il vecchio dominio.

Inoltre, per quanto riguarda i redirect 301, se il vostro vecchio dominio era su HTTPS, significa che dovrete avere installato anche su quel dominio un certificato SSL. Ciò è dovuto al fatto che il client deve stabilire una connessione SSL verso l’host prima di vedere il redirect. Ma non preoccupatevi, questo non significa necessariamente che dovete mantenere attivo il vostro vecchio sito/hosting.

Qui sotto sono riportate le istruzioni per aggiungere i redirect 301. Questi reindirizzamenti vengono eseguiti dove è ospitato il vostro vecchio dominio. Se volete sbarazzarvi del vostro vecchio dominio e/o servizio di hosting, approfondiremo l’argomento un po’ più avanti.

Opzione 1 – Aggiungere i Redirect a Livello di Server

.htaccess su Apache

Se il vostro sito WordPress è gira su Apache, potete aggiungere la seguente regola al file .htaccess del vostro vecchio sito, che in genere si trova nella root.

#Options +FollowSymLinks
RewriteEngine on
RewriteRule (.*) https://newdomain.com/$1 [R=301,L]

Nginx
Se il vostro sito WordPress gira su Nginx, potete aggiungere la seguente regola al file di configurazione del vostro vecchio sito.

server {
server_name example.com;
return 301 $scheme://newdomain.com$request_uri;
}

Opzione 2 – Aggiunta i Redirect con l’Host

Se siete clienti di Kinsta, potete sempre aggiungere il vostro vecchio dominio su Kinsta, installare un certificato gratuito Let’s Encrypt e quindi aggiungere un wildcard redirect 301 utilizzando il nostro tool di reindirizzamento in modo che punti al vostro nuovo dominio. Di seguito è riportato un esempio della regola da aggiungere:

olddomain.com - ^(.*)$ - https://newdomain.com$1

Potete quindi lasciare questo redirect in funzione per sempre per assicurarvi di mantenere tutto il vostro backlink juice.

Redirect 301 in WordPress
Redirect 301 in WordPress

Opzione 3 – Aggiungere Redirect Jolly 301 con Cloudflare

Il terzo modo per aggirare il problema del reindirizzamento 301 SSL è utilizzare Cloudflare. Vi permetteranno di aggiungere redirect 301 per il vostro sito gratuitamente, anche se non ci sono hosting collegati. 🤘 Questo può essere un modo efficace per aggiungere redirect senza dovervi preoccupare di mantenere il vecchio host, o di dover eseguire alcuna configurazione aggiuntiva.

Un redirect jolly assicura che tutto il traffico che prova ad accedere a olddomain.com/blog reindirizzi a newdomain.com/blog. Quindi, in questo caso, i seguenti redirect 301 funzionano:

http://olddomain.com/ 301 redirects to https://newdomain.com
https://olddomain.com/ 301 redirects to https://newdomain.com
http://olddomain.com/* 301 redirects to https://newdomain.com/*
https://olddomain.com/* 301 redirects to https://newdomain.com/*

Ciò garantisce che tutti i backlink delle versioni HTTP e HTTPS non vengano interrotti a fini SEO. Per aggiungere un redirect jolly, aggiungi semplicemente il vostro vecchio dominio a Cloudflare, quindi crea una regola di pagina “URL di inoltro” per esso. Assicurati di scegliere “301 – Reindirizzamento permanente” e di utilizzare la sintassi corretta come mostrato di seguito.

Regola di pagina redirect 301 in Cloudflare
Regola di pagina redirect 301 in Cloudflare

Opzione 4 – Aggiungere Redirect 301 Jolly con il Registrar di Domini

Un quarto modo per aggiungere redirect è a livello di registrar di domini. Alcuni registrar di domini, come NameCheap, supportano redirect jolly 301. Tuttavia, questa opzione funzionerà solo se state reindirizzando un sito HTTP verso un sito HTTP o HTTPS. Ricordate che il dominio originale necessita di un certificato SSL per il corretto reindirizzamento da HTTPS a HTTPS.

Controllate i Vostri redirect

Dopo aver impostato i reindirizzamenti, potete usare uno strumento gratuito come Redirect tracker per assicurarvi che funzionino correttamente e verificando di non aver aggiunto per sbaglio un ciclo di reindirizzamento che fa apparire ai vostri visitatori l’errore ‘too many redirects‘ (cioè troppi reindirizzamenti). C’è anche un’ottima piccola estensione di Chrome, Redirect Path, che è molto utile!

Redirect tracker
Redirect tracker

Dopo aver aggiunto i reindirizzamenti al vostro sito, è molto importante testare diverse varianti dei vostri URL. Se qualcosa non funziona correttamente, potete anche chiedere aiuto al vostro host WordPress. È importante anche verificare che non ci siano troppi redirect concatenati, poiché questo può causare problemi di prestazioni.

Date un’occhiata al nostro articolo di approfondimento sui reindirizzamenti di WordPress e sulle migliori pratiche per ottenere prestazioni più veloci, oppure guardate la versione video qui sotto:

5. Aggiornate Google e Bing

Ora che avete indirizzato le richieste di routing del vostro vecchio dominio verso il vostro nuovo dominio, è il momento di aggiornare le vostre proprietà web su Google Search Console e Bing Webmaster Tools. Se non li avete mai configurati per il vostro olddomain.com, proseguite e createli, verificateli e ripetete i passaggi per il vostro newdomain.com. Quindi seguite i passaggi riportati qui di seguito. Dovreste avere quattro proprietà in totale tra Google Search Console e Bing Webmaster Tools (due vecchie e due nuove).

Cambio di Indirizzo in Google Search Console

In Google Search Console dovrete fare quello che chiamano un “cambio di indirizzo”. È molto importante in quanto consente a Google di sapere immediatamente che state cambiando tutto. Quindi non saltate questo passaggio! Avrete bisogno di una proprietà verificata sia per il vostro vecchio dominio che per il nuovo.

Fate clic sul profilo del vostro vecchio dominio, poi sull’icona a forma di ingranaggio nell’angolo in alto a destra. Quindi selezionate “Cambia indirizzo”. Quindi segui le istruzioni che rimangono.

Cambio di indirizzo in Google Search Console
Cambio di indirizzo in Google Search Console

Se il vostro sito si trova solo nella nuova Google Search Console, potete aggiungerlo facilmente usando il metodo “Prefisso URL” così da poter accedere al vostro sito tramite la vecchia Google Search Console. È probabile che questo strumento verrà comunque introdotto presto nella nuova GSC.

 Google Search Console URL prefix
Google Search Console URL prefix

Spostare il Sito in Bing Webmaster Tools

Proprio come Google Search Console, Bing Webmaster Tools ha lo stesso tipo di procedura chiamato “Spostamento del sito”. Inoltre, avrete bisogno di una proprietà verificata sia per il vostro vecchio dominio che per il nuovo.

Fate clic sul profilo del vostro vecchio dominio e poi su “Diagnostica e strumenti & Sposta sito”. Quindi scegliete l’opzione per “spostare gli URL da questo sito a un altro sito verificato”.

Site move in Bing Webmaster Tools
Site move in Bing Webmaster Tools

6. Inviate i nuovi file Sitemap

Ora che avete verificato le nuove proprietà web e avete notificato la modifica del vostro dominio, è opportuno inviare il vostro nuovo file Sitemap. Una sitemap è in pratica solo un elenco di URL che volete siano disponibili pubblicamente. La sitemap non è necessaria, ma può contribuire ad accelerare il processo di scansione e reindicizzazione.

Se utilizzate il plugin Yoast SEO, troverete un link al vostro file sitemap XML alla voce “SEO” → “Generale”. Fate clic sulla scheda “Funzionalità” e poi sul tooltip del punto interrogativo accanto all’intestazione Sitemap XML. L’URL dovrebbe essere simile a questo: https://newdomain.com/sitemap_index.xml

File sitemap in WordPress
File sitemap in WordPress

Inviare la Sitemap a Google Search Console

In Google Search Console potete inviare la vostra nuova Sitemap in “Indice → Sitemap”. Inserite l’URL che avete preso da Yoast SEO e fate clic su “Invia”.

Inviare il file sitemap in Google Search Console
Inviare il file sitemap in Google Search Console

Inviare la Sitemap a Bing Webmaster Tools

In Bing Webmaster Tools potete inviare la vostra nuova Sitemap sotto “Scansione > Sitemap”. Fate clic su “Aggiungi/Verifica Sitemap” e inserite l’URL che avete acquisito da Yoast SEO.

Inviare un file sitemap in Bing Webmaster Tools
Inviare un file sitemap in Bing Webmaster Tools

7. Aggiornate Google Analytics e Google Search Console

Il passo successivo è aggiornare il vostro profilo di Google Analytics. Se non utilizzate Google Analytics sul vostro sito, dovreste farlo perché è di gran lunga il miglior strumento gratuito di analisi del traffico, dei modelli e delle conversioni sul vostro sito! Fate clic su “Amministratore”, andate su “Impostazioni proprietà” e aggiornate l’URL predefinito. Il motivo per cui consigliamo di modificare semplicemente la proprietà esistente invece di crearne una nuova è che è molto più semplice confrontare la cronologia e il traffico nel tempo (soprattutto se si mantiene la stessa struttura URL).

Aggiornare il profilo di Google Analytics
Aggiornare il profilo di Google Analytics

Riconnettete la Google Search Console

In quella stessa pagina, vi consigliamo di riconnettere il vostro profilo di Google Search Console a Google Analytics. Basta far clic su “Regola Search Console” e seguire i passaggi. Ciò consente il passaggio di dati aggiuntivi alla sezione “Acquisizione $gt; Search Console” di Analytics. Si tratta di dati come pagine di destinazione, Paesi, dispositivi e query (probabilmente il dato più importante).

Reconnettere Google Search Console e Analytics
Reconnettere Google Search Console e Analytics

8. Aggiornamenti e Verifiche Varie di Modifica dei Domini dei Post

Dato che ogni sito web utilizza software e servizi diversi, molto probabilmente ci saranno alcune altre cose da controllare. Di seguito è riportato un elenco di quelle più comuni:

  • Vediamo modifiche o configurazioni errate nel file robots.txt in caso di migrazioni o clonazioni di siti.
  • Se avete un plugin di commenti come Disqus, dovrete migrare i vostri commenti di Disqus su un nuovo dominio.
  • Se usate un software di email marketing, molto probabilmente dovrete aggiornare il vostro dominio e autenticare nuovamente il dominio con nuovi record DNS.
  • Aggiornate i link dei social media (Pagina Facebook, Biografia Twitter, Pinterest, Google+, ecc.)
  • Aggiornate gli URL degli annunci PPC: AdWords, Bing Ads, AdRoll, Facebook Ads, ecc.
  • Se siete coinvolti in programmi di affiliazione o reti pubblicitarie come Mediavine, potreste dover aggiornare il vostro indirizzo e seguire una procedura di nuova approvazione.
  • Ricordatevi di monitorare gli errori 404 dopo esservi trasferiti su un nuovo dominio, in modo da poter correggere eventuali link interrotti. Potete visualizzarli in Google Search Console sotto “Scansione > Errori di scansione” o utilizzare un plugin WordPress di terze parti come Redirection, che offre dei report sugli errori 404. Nota: di solito consigliamo Google Search Console per questo tipo di cose perché plugin come questi utilizzano risorse aggiuntive del server.

Riepilogo

Come si può vedere, ci sono molte cose da fare in un cambio di dominio WordPress. Ma con un po’ di attenta preparazione e la giusta guida, potete essere certi di mantenere i vostri vantaggi SEO e non danneggiare la vostra attività. Ricordate, potreste vedere un piccolo calo, e questo è prevedibile. Lo stesso vale per redesign del sito. Potreste perdere molto del vostro traffico SEO se non siete abbastanza attenti. Ma andando avanti dovreste rimettere le cose a posto. Dopotutto, anche passare a un nuovo dominio dovrebbe essere un’esperienza entusiasmante!

Avete delle idee riguardo alle modifiche al dominio di WordPress? Ci siamo persi qualcosa di importante? Fatecelo sapere di seguito nei commenti.

Lettura consigliata: Domini Parcheggiati: Come Identificarli, Acquistarli o Parcheggiarne Uno.

Brian Jackson

Brian ha una grande passione per WordPress, lo usa da più di dieci anni e sviluppa anche un paio di plugin premium. Brian ama i blog, i film e le escursioni. Entra in contatto con Brian su Twitter.