I siti bloccati sono una spiacevole realtà – tanto che quasi tutti si trovano bloccati prima o poi. Per fortuna, ci sono un sacco di strumenti e soluzioni per aggirare i blocchi e accedere ai contenuti limitati.

Se non potete accedere al vostro sito web preferito, non siete i soli. Più del 76% degli utenti di Internet vive in paesi con almeno qualche forma di censura online. Inoltre, anche se non vivete in un paese con la censura, probabilmente avrete trovato dei blocchi al lavoro, a scuola e in altri posti.

In questa guida, presentermo strumenti e metodi disponibili per sbloccare i siti web da qualsiasi dispositivo. Prima di poterlo fare, però, dovremo prima scoprire perché (e come) i vostri siti web preferiti vengono bloccati. Continuate a leggere per saperne di più e ricominciare a navigare.

Perché Vengo Bloccato da un Sito Web?

Si può bloccare un sito per qualsiasi ragione. Di solito lo si fa perché qualcuno sta cercando di impedirvi di accedere al sito o ad una applicazione.

Un sito web bloccato
Un sito web bloccato

La maggior parte dei blocchi rientra in una di tre principali categorie: Essere bloccati dalla rete che si utilizza (come il WiFi al lavoro o a scuola) o essere bloccati dallo stesso sito web. Infine, possono bloccarvi anche il vostro provider di servizi internet (ISP) o il governo.

Non importa quale sia la causa del blocco, di solito c’è una soluzione. Tuttavia, la soluzione che scegliete dipende dal tipo di blocco e da ciò a cui state cercando di accedere. Continuate a leggere per scoprire quali sono i diversi tipi di blocco e quali strumenti utilizzare per aggirarli.

È Bloccato dal Vostro Datore di Lavoro o dalla Scuola

Quasi tutti hanno avuto contenuti bloccati al lavoro o a scuola. Ma perché ci sono questi blocchi e come funzionano?

Il ragionamento è abbastanza semplice: le scuole e i luoghi di lavoro hanno un interesse particolare a mantenere produttivi gli studenti e i dipendenti. Di conseguenza, mettono pesanti blocchi su certi tipi di siti web, come i social network e i giochi online.

Di solito, la rete scolastica o lavorativa blocca i siti web in base agli URL. Ciò significa che, ogni volta che inserite un indirizzo nel vostro browser – la rete confronta questo indirizzo con la sua lista di siti bloccati. Se l’indirizzo è nella lista di blocco, limita l’accesso e vi blocca.

Un metodo spesso utilizzato per aggirare questi blocchi è quello di reindirizzare la navigazione attraverso una terza parte, come un proxy o una Virtual Private Network (VPN).

È Bloccato dal Governo

Come abbiamo detto all’inizio di questo articolo, la maggior parte della popolazione mondiale si ritrova un blocco imposto dai governi. Ma perché?

La risposta può essere diversa a seconda del paese, ma tutto si riduce ad una tendenza comune: i governi hanno un interesse specifico a preservare la propria reputazione tra i cittadini. Di conseguenza, molti governi limitano l’accesso ai siti web che condividono informazioni imbarazzanti o incriminanti su eventi passati.

Uno degli esempi più famosi di blocco governativo è il “Grande Firewall” della Cina, che è stato implementato subito dopo l’arrivo di Internet nel paese nei primi anni ’90. Lo scopo del firewall è quella di bloccare i siti web stranieri e il traffico transfrontaliero che vanno contro la costituzione cinese e gli obiettivi della censura.

A causa del Grande Firewall, la popolazione cinese di quasi 1,5 miliardi di persone non può accedere a siti web popolari come Google e Facebook. Tuttavia, questo non li ha fermati: il 29% degli utenti Internet in Cina bypassa i blocchi con una VPN.

Naturalmente, la Cina non è l’unico paese che limita l’accesso ad Internet da parte dei suoi cittadini. Non importa quale sia il paese, comunque, i blocchi sono di solito gli stessi, con le reti governative che filtrano il traffico web in base agli URL e agli indirizzi IP host.

Le VPN sono normalmente il modo migliore per aggirare i blocchi governativi. Tuttavia, alcuni utenti possono cavarsela utilizzando proxy e altri metodi.

È bloccato dal Vostro ISP

Anche se non è così comune come gli altri tipi di blocchi che abbiamo descritto finora, molti utenti si imbattono in blocchi imposti dal loro provider di servizi Internet (ISP).

Le ragioni dei blocchi da parte dell’ISP possono essere diversi, ma di solito hanno lo scopo di prevenire il traffico web che potrebbe violare le leggi locali o i termini di servizio del provider. In contrasto con i “blocchi rigidi” a livello governativo, i “blocchi morbidi” dell’ISP sono in genere più semplici da aggirare con VPN, proxy e altri metodi. Semplicemente cambiando i server DNS si possono bypassare alcuni blocchi dell’ISP.

Molti utenti di Internet non sono nemmeno consapevoli di essere bloccati dal loro ISP. Una ragione può essere che questi blocchi possono essere un prezioso servizio aggiuntivo destinato a salvaguardare la vostra esperienza di navigazione. Tuttavia, alcuni ISP possono limitare l’accesso anche per salvaguardare i propri interessi.

Ma come fate a sapere se è il vostro ISP a imporre un blocco? Anche se non è sempre facile da dire, di solito potete concludere che un blocco è imposto da un ISP se non potete accedere ad un sito web su una rete altrimenti senza restrizioni. Per esempio, se vivete in un paese senza censura e non state usando una rete di lavoro o scolastica, allora il blocco proviene probabilmente dal vostro ISP.

È Limitato Geograficamente

Molti siti web bloccano il traffico da interi paesi o regioni. Conosciuto anche come “geo-restriction”, questo tipo di blocco è comune sui servizi di streaming come Netflix, YouTube, Prime Video e altri.

Video YouTube non disponibile a causa delle geo-restrizioni
Video YouTube non disponibile a causa delle geo-restrizioni

Perché preoccuparsi di bloccare il traffico dall’estero? I servizi di streaming, in particolare, devono seguire le leggi di distribuzione che stabiliscono quali paesi e regioni possono accedere a certi contenuti. Queste leggi sono il motivo per cui la vostra esperienza su Netflix spesso cambia quando entrate in un nuovo paese – anche sullo stesso account.

Come avrete capito, bypassare le geo-restrizioni richiede l’accesso al sito web da un paese “approvato”. Anche se questo può sembrare impossibile senza spostarsi da un paese all’altro, le VPN e i proxy offrono questa possibilità reindirizzando il vostro traffico attraverso server remoti stranieri.

Per altri siti, un’altra ragione è che un eccessivo traffico estero può sovraccaricare le risorse del server.

Siete Stati Bannati

A volte i blocchi provengono dallo stesso sito web. Molti siti popolari, come Omegle e Twitter, possono bandire gli utenti che violano i loro termini di servizio o promuovono attività illegali.

In questo caso, è abbastanza facile capire se siete stati bannati. Ma come aggirare l’ostacolo?

La risposta varia a seconda del sito e del metodo del ban. I servizi basati sull’account, come Twitter, bandiranno semplicemente l’account stesso, il che significa che non sarete in grado di aggirarlo semplicemente usando una VPN. Dovrete invece creare un nuovo account.

Tuttavia, molti divieti sono basati sull’indirizzo IP dell’utente. Invece di vietare un account, un sito web può invece vietare tutto il traffico dall’indirizzo IP dell’utente. Le VPN e i proxy sono ottimi strumenti per aggirare questi divieti perché possono effettivamente cambiare il vostro indirizzo IP reindirizzando il vostro traffico.

Si Può Sbloccare un Sito Web?

Sì, ma dipende dal blocco. Le VPN e i proxy di solito possono bypassare la maggior parte delle restrizioni, ma non è sempre garantito.

Come vedremo nella prossima sezione, la capacità di rimuovere il blocco può variare molto tra i diversi provider e pacchetti software. Per rendere le cose ancora più difficili, molti servizi web popolari sono costantemente alla ricerca di IP di VPN e server proxy, il che comporta una lotta senza fine per mantenere un vasto pool di indirizzi funzionali.

Per fortuna, anche se una VPN o un proxy non funzionano per un certo servizio, ci sono sempre molti altri modi per aggirare i blocchi. Continuate a leggere per saperne di più su VPN, proxy e alcune alternative efficaci per sbloccare i vostri siti web preferiti.

4 Metodi per Sbloccare i Siti Web

VPN e proxy sono gli strumenti più popolari ed efficaci per sbloccare i siti web. Tuttavia, molti utenti ottengono ottimi risultati anche dai browser anonimi come DuckDuckGo. Anche se ci sono molti altri metodi per sbloccare i siti web, questi quattro sono i più seguiti.

1. Virtual Private Network (VPN)

Le VPN sono di gran lunga lo strumento più popolare per sbloccare i siti web. Tuttavia, bypassare i blocchi è solo una delle loro funzionalità.

Fedele al suo nome, una rete privata virtuale reindirizza il traffico attraverso un proprio set di server sicuri, estendendo effettivamente la rete privata della vostra casa, scuola o lavoro su una rete pubblica virtuale. In altre parole, quando il vostro traffico dovrebbe essere inviato direttamente ad un sito web, una VPN interviene come “intermediario”, prende i vostri dati e li reinvia.

A differenza di un proxy, una VPN cripta il vostro traffico in uscita. Come risultato, sia il vostro traffico che la vostra identità rimangono privati e sicuri. Come vedremo più avanti, questa è solo una parte per accedere ai siti web bloccati.

Un diagramma di come funziona una VPN
Come funziona una VPN (Fonte: Yellowstone Computing)

La procedura può sembrare un po’ complicata, ma in realtà è abbastanza semplice:

  1. Aprite il client VPN sul vostro desktop o browser web.
  2. Il client VPN cripta il vostro traffico in uscita. A seconda del provider, potreste anche poter specificare le applicazioni che useranno la VPN (questa opzione è conosciuta come “split tunneling”).
  3. Il vostro traffico criptato viene inviato alla rete di server sicuri della VPN. Come per qualsiasi connessione, il vostro traffico è diviso in “pacchetti”, ognuno dei quali include indirizzi IP di origine e di destinazione. In questo caso, l’indirizzo IP di origine è quello della vostra rete privata di casa, di lavoro o di scuola.
  4. Il server VPN rimuove il vostro indirizzo IP di origine da ogni pacchetto e lo sostituisce con il suo. Così facendo, l’estremità ricevente penserà che il vostro traffico provenga dal server VPN e non dal vostro computer.
  5. Il vostro traffico viene decifrato e ricevuto dal destinatario, che non sarà a conoscenza della sua vera origine.

Ok, forse non è proprio semplice. Ma forse non dovrete preoccuparvi dei dettagli. Una volta che è attiva e funzionante, sarete in grado di navigare normalmente, mentre la VPN cripta e reindirizza il vostro traffico dietro le quinte.

Tutto questo va bene, ma come fa questo a sbloccare i siti web?

La risposta è nel vostro IP. Dato che molti blocchi e divieti sono basati sull’IP (i siti web lo usano per individuare la vostra posizione), sostituire il vostro indirizzo IP durante il reindirizzamento di solito è sufficiente per superare le restrizioni. Tuttavia, dato che la maggior parte dei siti web più importanti cerca costantemente di bloccare l’accesso dai server VPN conosciuti, i provider devono mantenere grandi reti di server distribuiti per garantire l’accesso.

Il numero di server e le capacità variano ampiamente tra i diversi fornitori di VPN. Anche una rapida ricerca di una VPN produrrà centinaia di soluzioni, e ogni provider ha un diverso numero e varietà di server.

Come potete immaginare, anche il prezzo varia con le prestazioni, con i migliori fornitori che fanno pagare 10 dollari o più al mese per utilizzare reti con migliaia di server VPN sicuri. Mentre ci sono alcune VPN gratuite, spesso non sono affidabili – e molti preferiscono i proxy per lo sblocco gratuito.

2. Proxy

Come una VPN, anche un proxy reindirizza il traffico attraverso i propri server – ma con alcune differenze importanti.

La maggiore differenza è che i proxy non criptano i dati come fanno le VPN. Come risultato, il vostro traffico è completamente visibile a terzi, il che può comportare ulteriori rischi per la sicurezza se state usando un provider non proprio rispettabile. Quando usano un proxy, gli utenti dovrebbero fare attenzione quando digitano le password o inviano altre informazioni sicure.

Diagramma di come funziona un proxy
Come funziona un proxy (Fonte: Medium)

La maggior parte dei proxy offre molti meno server rispetto ad un normale provider VPN. Sebbene possiate comunque riuscire a sbloccare i siti web, probabilmente non saranno affidabili come una VPN.

Tuttavia, questi inconvenienti non significano che i proxy non abbiano una loro utilità. Dato che sono gratuiti e ampiamente disponibili, i proxy offrono una soluzione veloce per sbloccare i siti web e preservare l’anonimato. Fate solo attenzione quando inviate dati sicuri e preparatevi a provare molti server prima di riuscire ad accedere a contenuti riservati.

3. Estensione del Browser per VPN/Proxy

Molte VPN e molti proxy possono essere distribuiti come estensioni del browser (invece che come strumenti software completi).

L'estensione del browser NordVPN
L’estensione del browser NordVPN

Sono ottime soluzioni per sbloccare i siti web. Le VPN convenzionali reindirizzano la vostra intera connessione invece del traffico inviato dalle singole app. Mentre alcuni provider permettono agli utenti di scegliere le applicazioni che utilizzano la rete VPN, potreste dover pagare un extra per questo privilegio.

Un altro vantaggio delle estensioni dei browser è che non rallentano la velocità della vostra connessione per altre applicazioni. Dato che le VPN aggiungono un passaggio in più tra la fonte e la destinazione, è sempre prevista una connessione leggermente più lenta. Tuttavia, se è solo il browser a utilizzare la VPN, manterrete un’alta velocità di connessione per le altre applicazioni, sbloccando comunque i siti web cui accedete dal browser.

Comunque, la differenza non è così significativa per i proxy. Dato che la maggior parte dei proxy di solito è gratuita e spesso sovrautilizzata, c’è poca differenza nella velocità di connessione, a meno che l’estensione del browser non fornisca l’accesso ai server proxy premium.

4. Tor

Abbreviazione di “The Onion Router”, Tor è una rete gratuita e open-source dedicata a preservare l’anonimato online. Anche se il suo scopo principale è quello di nascondere la vostra identità, ha anche il vantaggio di sbloccare i siti web reindirizzando il vostro traffico attraverso la sua vasta rete di relè.

La home page del browser Tor
La home page del browser Tor

Anche se può sembrare molto simile ad una VPN o ad un proxy, non è proprio la stessa cosa. Dove le VPN e i proxy utilizzano server dedicati, la rete Tor si basa su una grande rete overlay gestita interamente da volontari.

Con Tor, il vostro traffico e i vostri dati vengono reindirizzati attraverso almeno tre relè volontari, fino a quando non rimangono informazioni di identificazione. A partire dal 2022, la rete Tor vanta oltre 6.000 relay.

Usare la rete Tor è facile e gratuito. Potete accedere alla rete scaricando il browser Tor e semplicemente selezionando una connessione. Anche se alcuni paesi bloccano lo stesso Tor, potete bypassare questi blocchi configurando Tor per utilizzare la propria rete durante il download. Dopo l’installazione, siete pronti a partire.

Tor ha comunque alcuni svantaggi. Per mantenere la vostra identità privata, il browser Tor spesso blocca i plugin multimediali (come Flash) che potrebbero essere manipolati per rivelare informazioni di identificazione. Allo stesso modo, disattiva automaticamente gli script, con il risultato di avere un’esperienza di navigazione un po’ meno ricca di funzioni.

Altre Soluzioni per Sbloccare i Siti Web

Mentre l’utilizzo di VPN, proxy e della rete Tor sono tutti ottimi per sbloccare i siti web, non sono l’unica opzione – e possono anche essere inutili in certe situazioni.

Prima di spendere dei soldi per una VPN premium o di sostituire il vostro browser web preferito con Tor, valutate alcune di queste alternative più semplici.

Passare da HTTP a HTTPS

Uno dei modi più semplici per sbloccare certi siti web è semplicemente passare alla versione HTTPS. Per farlo, sostituite semplicemente nell’URL “http://” con “https://”.

HTTPS in una barra degli indirizzi
HTTPS in una barra degli indirizzi

Oggi non è una soluzione sicura, dato che HTTPS è diventato lo standard per la maggior parte dei siti web. Ma può essere efficace per aggirare i blocchi sulle reti di lavoro o scolastiche.

In questi casi, gli amministratori di solito specificano un URL completo (ad esempio, http://www.blocked-website.com/) quando aggiungono un sito alla lista di blocco della rete. Gli amministratori potrebbero dimenticarsi di includere la variante HTTPS, offrendovi una comoda soluzione per aggirare l’ostacolo.

Usare l’indirizzo IP del sito web

Potete anche provare ad utilizzare l’indirizzo IP del sito web invece del suo URL.

Per trovare l’URL di un sito web, seguite uno dei metodi descritti qui. Inserite l’indirizzo IP nel vostro browser e dovreste riuscire ad accedere al sito web, a meno che il vostro amministratore di rete non sia stato così diligente da bloccare anche l’IP.

Per esempio, uno dei tanti indirizzi IP per la homepage di Google è 172.217.204.102. Provate a inserire questo indirizzo nel vostro browser invece di google.com e finirete nello stesso posto.

Abbreviatori di URL

Gli abbreviatori di URL come TinyURL offrono un’altra soluzione per aggirare certi blocchi.

Questi servizi prendono un URL e ne restituiscono una versione abbreviata che vi reindirizza automaticamente al sito web originale. Così facendo, vi connettete solo all’URL abbreviato e non all’originale, che potrebbe essere bloccato dal vostro amministratore. Di conseguenza, gli abbreviatori di URL possono a volte riuscire a bypassare i blocchi e le liste di blocco basati sugli URL, a seconda di come vengono applicati.

Cambiare il Server DNS

Passare ad un diverso server DNS (Domain Name System) può essere una soluzione efficace per sbloccare i siti web se il vostro IP è stato bannato.

Senza diventare troppo tecnici, il vostro server DNS ha la responsabilità di collegare gli URL agli indirizzi IP (ad esempio, google.com a 172.217.204.102). Dato che le reti private e gli ISP gestiscono i blocchi dai loro server DNS, passare ad un DNS pubblico è di solito una buona soluzione.

Passare al DNS pubblico di Google
Passare al DNS pubblico di Google

Potete passare ad un server DNS diverso inserendo il suo indirizzo IP nelle impostazioni di rete del vostro computer. Una delle scelte più utilizzate (e semplici da ricordare) è il server DNS pubblico di Google, che ha un IP di 8.8.8.8.

Traduttori Online

Presentare un URL a traduttori online come Google Translate fornisce un link alternativo che può eludere molti filtri di blocco. Inserite semplicemente l’URL nel campo della traduzione, selezionate la vostra lingua e lasciate che il traduttore faccia la sua magia.

Cache e Archivi di Siti Web

Google Cache e Wayback Machine di archive.org memorizzano copie di ogni sito web che scansionano, e queste copie sono disponibili al pubblico. Dal momento che non avete bisogno dell’URL originale per accedere ad un sito web nella cache, questa può essere una buona strada per visualizzare siti web bloccati, anche se in versioni più vecchie.

Per accedere ad una versione in cache di un sito web, potete cercare su Google l’URL e accedere alla cache dai risultati o cercare su Wayback Machine.

Opera Browser

Il browser Opera include una VPN integrata gratuita, il che ne fa uno strumento semplice e veloce per sbloccare i siti web senza acquistare abbonamenti costosi. Ma attenzione: Secondo alcune recensioni, non è la soluzione migliore per proteggere la vostra privacy o per accedere a servizi di streaming come Netflix.

Riepilogo

Anche se ci sono molti modi per sbloccare i siti web, le VPN rimangono la soluzione più efficace. I migliori provider offrono migliaia di server sparsi nelle reti globali, e quindi una VPN è un’ottima soluzione per accedere a contenuti limitati e anche per proteggere la vostra privacy.

Ma anche i proxy, Tor e gli altri strumenti di cui abbiamo parlato possono fare un ottimo lavoro in molte situazioni. Non importa cosa usate, ricordate che per sbloccare i siti web è necessario cambiare il vostro indirizzo IP o provare un URL alternativo.

Cercate altri suggerimenti utili? Visitate il blog di Kinsta per i consigli più aggiornati sulla navigazione sicura, l’hosting WordPress gestito, l’hosting di applicazioni, l’hosting di database e altro ancora.

Salman Ravoof

Salman Ravoof is a self-taught web developer, writer, creator, and a huge admirer of Free and Open Source Software (FOSS). Besides tech, he's excited by science, philosophy, photography, arts, cats, and food. Learn more about him on his website, and connect with Salman on Twitter.