L’evoluzione dei mercati e l’introduzione continua di nuove tecnologie stanno cambiando velocemente il panorama del retail a livello globale.

La diffusione capillare degli accessi a Internet, la maggiore familiarità con la tecnologia di fasce di età prima escluse, nonché la spinta agli acquisti di prodotti e servizi online esercitata dalla recente pandemia, hanno indotto un cambiamento drastico nelle abitudini d’acquisto degli utenti di Internet, spingendo fette sempre più ampie di popolazione ad effettuare acquisti online con frequenza sempre maggiore.

L’adozione di strategie ecommerce coinvolge tutti i settori del retail. In ambito B2C, la parte del leone la fanno i grandi Marketplace globali, ma non sono escluse le aziende locali, soprattutto quando specializzate in prodotti e servizi regionali di alta qualità. Prodotti tipici regionali, che prima erano disponibili solo nelle aree geografiche di origine, ora possono essere venduti a consumatori di tutto il mondo senza l’intermediazione dei distributori, favorendo così la crescita delle eccellenze locali a cominciare dal settore agroalimentare.

Spostando online o integrando la propria attività di vendita con un negozio ecommerce, le aziende possono anche sfruttare strumenti di marketing avanzati, come la pubblicità mirata e le campagne sui social media, strumenti più efficaci rispetto ai canali di promozione tradizionali. Si pensi soltanto alle offerte del Black Friday o alle campagne di promozione e lancio di nuovi prodotti e servizi.

Ma non è tutto. L’introduzione sempre più marcata delle tecnologie di Intelligenza Artificiale porterà un’evoluzione generalizzata del retail, e dell’ecommerce in particolare, con miglioramenti dell’efficienza operativa, dell’esperienza del cliente e delle strategie di marketing.

Vedremo esperienze d’acquisto sempre più personalizzate e chatbot sempre più sofisticati che offriranno assistenza ininterrotta con risposte immediate e sempre più accurate. Sono prevedibili miglioramenti nella gestione dell’inventario e della logistica, con previsioni della domanda sempre più precise, e miglioramenti nelle strategie di marketing, con maggiore efficacia delle campagne pubblicitarie. E ancora, analisi predittiva, automazione del customer journey, maggiore sicurezza e prevenzione delle frodi, esperienze sempre più immersive. Tutto ciò offrirà alle aziende del retail enormi opportunità di business.

Vista l’importanza che l’ecommerce riveste nell’economia contemporanea, abbiamo raccolto i dati più recenti sullo stato dell’ecommerce in Italia per offrire una panoramica delle tendenze in atto, dei settori maggiormente interessati e delle regioni dove la spinta economica dell’ecommerce è più marcata.

Scopriamo qual è lo stato dell’ecommerce in Italia nel 2024.

L’ecommerce in Italia

Secondo una recente indagine dell’Istat, nel 2023 il 49,7% della popolazione italiana di oltre 14 anni di età che ha usato Internet nei 12 mesi precedenti ha fatto acquisti online.

Popolazione che ha effettuato acquisti online nel 2023 per fasce di età
Popolazione che ha effettuato acquisti online nel 2023 per fasce di età (fonte: Istat)

Nel campione selezionato, gli uomini hanno una maggiore propensione all’acquisto online (54% contro il 45,7% delle donne), soprattutto tra i residenti nelle regioni settentrionali (54% contro il 42,3% del resto del Paese). La fascia di età con maggiore propensione all’acquisto online è quella dei giovani tra i 20 e i 24 anni, con il 78,2% degli utenti Internet.

Per quanto riguarda i settori merceologici più interessati dal fenomeno dell’ecommerce, nel 2023 l’acquisto più diffuso ha riguardato capi di abbigliamento, scarpe e accessori, acquistati dal 21,7% degli individui di 14 anni e più. Al secondo posto ci sono articoli per la casa, mobili o prodotti per il giardinaggio (11,9%), al terzo posto film e serie tv in streaming o download (9,8%).

Acquisti online per tipo di prodotti acquistati e fasce di età
Acquisti online per tipo di prodotti acquistati e fasce di età (fonte: Istat)

Secondo i dati Istat, la regione dove la propensione all’acquisto online è maggiore è il Trentino Alto Adige, regione in cui il 42,3% degli utenti Internet ha dichiarato di aver effettuato almeno un acquisto online nei tre mesi precedenti l’intervista. Seguono da vicino la Lombardia, con il 42,1%, e l’Emilia Romagna, con il 40,4%. Leggermente più indietro nella classifica, il Veneto, con il 38,1%, e il Lazio, con il 37,6%.

Popolazione che ha effettuato acquisti online nel 2023 per regione
Popolazione che ha effettuato acquisti online nel 2023 per regione (fonte: Istat)

Nel 2023 è migliorata anche la fruibilità dell’ecommerce: secondo l’indagine Istat, il 76,1% degli utenti che ha fatto acquisti nei tre mesi precedenti ha dichiarato di non aver riscontrato problemi durante l’acquisto.

Il 23,9% degli acquirenti online dichiara tuttavia di aver avuto problemi durante l’acquisto. Tra questi, i principali sono stati mancanza del rispetto dei tempi di consegna, consegne mancate o erronee, merci difettose.

Problemi tecnici sul web durante l’ordine o il pagamento via Internet vengono invece riferiti dal 4,7% degli utenti, il 4,1% lamenta difficoltà nell’inoltrare reclami e/o risposte non soddisfacenti, il 4% difficoltà a reperire informazioni sulle garanzie o altri diritti del cliente.

Problemi riscontrati durante gli acquisti online
Problemi riscontrati durante gli acquisti online (fonte: Istat)

Se andiamo ad analizzare l’evoluzione del mercato in termini economici, emerge che negli ultimi anni l’ecommerce in Italia ha visto una crescita significativa, affermandosi come elemento chiave nel settore del retail.

Secondo un recente report dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, nel 2023 il valore degli acquisti online ha raggiunto i 54,2 miliardi di euro, registrando un incremento del 13% rispetto al 2022. Sebbene questi dati siano influenzati dall’inflazione, evidenziano comunque un trend positivo in cui è particolarmente forte la spinta del settore Turismo e trasporti. L’ecommerce di prodotto ha registrato una crescita più contenuta, attestandosi su un valore complessivo di mercato di circa 35 miliardi di euro.

Sempre secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce B2C, nel 2023 i principali comparti merceologici dell’ecommerce in Italia sono stati:

  • Piattaforme ecommerce per Turismo e trasporti (+30% rispetto al 2022)
  • Siti ecommerce di Abbigliamento (+7%)
  • ecommerce Online Food&Grocery (-0,5%)
  • Siti ecommerce di Arredamento e home living (+7%)
  • Piattaforme ecommerce per il Beauty (+11%)

Nel report annuale di Idealo sull’ecommerce italiano, si legge che l’85,3% degli utenti digitali italiani effettua, in media, almeno un acquisto online al mese. Di questi, il 23,9% effettua acquisti online almeno una volta alla settimana. Tra i dispositivi utilizzati, prevalgono smartphone o tablet via app, con il 57,2% degli acquisti, seguono computer o notebook, con il 44,9% e smartphone o tablet via browser, con il 31,6%.

Da un’altra ricerca di Ecommerce Italia è emerso anche che

Il 44,9% degli utenti online in Italia dichiara di utilizzare Internet per cercare prodotti e brand e il 90,4% ha visitato siti di shopping nell’ultimo mese (secondi solo ad applicazioni per chat e messaggistica e social network). Il 47,1% degli utenti fa acquisti online con cadenza settimanale e la percentuale sale al 62% se consideriamo l’acquisto sia di beni che di servizi e prendiamo come riferimento l’intero anno (la stima è di 38 milioni di utenti unici che hanno acquistato online nel 2023, cioè 442 mila utenti in più rispetto al 2022).

In media, nel 2023 un sito di ecommerce italiano è cresciuto del 27,14% in termini di fatturato, sebbene si tratti spesso di aziende internazionali con gamme di prodotto molto estese. È infatti principalmente il comparto dei Marketplace a beneficiarne, seguito da Viaggi e Turismo.

Il fatturato dell'ecommerce in Italia dal 2015 ad oggi
Il fatturato dell’ecommerce in Italia dal 2015 ad oggi (fonte: Ecommerce Italia)

Tuttavia, come anticipato all’inizio dell’articolo, non sono solo i grandi attori a dominare la scena dell’ecommerce in Italia. Il commercio elettronico, infatti, offre alle piccole e medie imprese italiane la possibilità di estendere il proprio target di mercato e aumentare di conseguenza le vendite. Grazie all’ecommerce, molte piccole e medie imprese italiane hanno potuto raggiungere clienti a livello nazionale e internazionale, superando le barriere geografiche e di mercato.

Nel report si legge che oltre la metà delle aziende che vendono online si rivolge anche ai mercati internazionali, prevalentemente nel settore Moda e Salute e Bellezza. Il 33% delle aziende del campione dichiara di avere un sito multilingua.

I paesi dove è maggiore la presenza delle aziende ecommerce italiane sono Germania, Francia e Spagna:

Gli esercenti italiani sono presenti per il 25% in Germania, 24% in Francia e Spagna, 15% in Svizzera e Paesi Bassi, 14% in Portogallo e 13% nel Regno Unito. Il 10% dichiara di effettuare vendite anche negli USA e in Grecia. Il Nord Europa invece si attesta al 9%.

Il primato della Lombardia nel settore dell’ecommerce

La Lombardia si afferma come la regione leader in Italia nell’ambito dell’ecommerce, grazie alla sua forte economia, alla disponibilità di infrastrutture avanzate e alla presenza di un ecosistema tecnologico sviluppato. Milano, in particolare, con le province di Lodi, Monza e Brianza, è un polo di innovazione in cui è forte la presenza di startup e aziende operanti nel settore tecnologico.

Secondo i dati del Consorzio Netcomm, quasi la metà del fatturato generato dalla rete del valore dell’ecommerce in Italia viene da imprese della Lombardia.

Sono 3 milioni gli utenti Internet nell’area metropolitana di Milano e nelle province di Lodi e Monza Brianza. Di questi, quasi 2 milioni sono acquirenti digitali. In termini percentuali, il 63% degli utenti Internet della regione effettua acquisti online, rispetto al 59% della media nazionale.

L’area lombarda registra dati interessanti anche per gli importi di spesa: lo scontrino medio degli acquisti online dei residenti a Milano, Lodi, Monza e Brianza è di €133, superiore di circa il 27% rispetto a quello del totale Italia, che si ferma a €105.

Tutto questo si traduce anche in un fatturato di tutto rispetto. Dei circa 68 miliardi di euro di fatturato generati dall’ecommerce a livello nazionale, quasi la metà (oltre 30 miliardi di euro) proviene da aziende lombarde.

La presenza online è ritenuta fondamentale anche se l’atto d’acquisto non si perfeziona sul sito o sulla piattaforma di vendita. Da quanto rilevato nel report Netcomm,

L’ambiente digitale influenza, infatti, in misura notevole, anche gli acquisti tradizionali: prepara il terreno della decisione di acquisto che poi viene conclusa in un punto vendita e fa da supporto all’acquirente durante il momento decisivo dell’acquisto in store. Se si considera il totale delle categorie, il 41% degli acquisti in negozio effettuati da residenti nelle aree di Milano, Lodi e Monza Brianza è influenzato da (almeno) un touchpoint digitale (la quota è simile alla media nazionale). Il sito del brand è il touchpoint digitale più utilizzato, seguito dai motori di ricerca e da siti di eRetailer.

Di riflesso, anche il negozio fisico supporta la vendita online:

In queste aree si osserva una maggiore rilevanza dello store fisico nel determinare la scelta di acquisto online di un prodotto: il 32% degli acquisti online di prodotti è preceduto da una visita in store.

L’offerta di Kinsta per l’ecommerce in Italia

Chi decide di lanciare un ecommerce si prepara a cogliere le opportunità tecnologiche e di mercato che questo porta con sé. Ma avere successo online non è semplice e bisogna prepararsi ad affrontare una concorrenza internazionale. Per questo sono necessarie una attenta pianificazione strategica e di marketing, un’analisi del budget e una serie di decisioni tattiche e operative che riguardano la piattaforma da utilizzare e l’infrastruttura di hosting più adatta a sostenere il business.

La scelta della piattaforma

Da un punto di vista tecnico e operativo, la scelta della piattaforma è di primaria importanza perché da questo deriveranno le scelte tecnologiche successive. Ai proprietari e ai responsabili dell’ecommerce si presentano una moltitudine di soluzioni. Da un lato il mercato offre site builders estremamente semplici da usare, che permettono di lanciare un ecommerce in tempi rapidissimi. Tra queste soluzioni, ricordiamo Wix, Squarespace e Shopify. Se queste piattaforme hanno il pregio della facilità d’uso, pongono dei limiti di carattere funzionale che possono risultare limitanti durante la crescita dell’attività.

Da un altro lato, ci sono soluzioni che richiedono competenze tecniche più o meno elevate, ma che garantiscono una maggiore flessibilità operativa e un maggiore controllo sui dati. Tra queste soluzioni ci sono CMS specifici per l’ecommerce, come Magento, PrestaShop e WooCommerce.

L’infrastruttura di Kinsta

Kinsta ha fatto di WordPress e WooCommerce il proprio core business fin dalla fondazione. Siamo convinti che il CMS WordPress, per semplicità d’uso, flessibilità ed estendibilità sia la soluzione ideale per attività di ecommerce di ogni dimensione. WooCommerce è il più popolare plugin per WordPress dedicato all’ecommerce e Kinsta è ottimizzata per WooCommerce. Questo vuol dire che i proprietari e gli amministratori di siti ecommerce basati su questa soluzione tecnica non devono preoccuparsi degli aspetti tecnici più complessi dell’ambiente server perché questo viene fornito perfettamente configurato per rendere il sito estremamente veloce e sicuro.

Kinsta mette a disposizione di tutti i clienti, indipendentemente dal piano, i server più veloci della Google Cloud Platform su Premium Tier, regole di esclusione dalla cache specifiche per gli ecommerce che permettono di ottimizzare l’esperienza di acquisto, un sistema di gestione della cache granulare personalizzabile direttamente dall’amministratore del sito, una CDN estremamente veloce e sicura, sei diversi tipi di backup, ambienti di staging per lo sviluppo e il testing dei siti, migrazioni gratuite, garanzia di sicurezza antimalware, accesso SSH e strumento di monitoraggio delle prestazioni, supporto delle versioni più recenti di PHP, oltre ad un servizio di supporto multilingue tecnicamente competente, disponibile 24 ore su 24 (il servizio è disponibile anche in italiano nei giorni feriali, dalle 6.00 alle 14.00 UTC).

Il cruscotto dell'hosting di Kinsta
Il cruscotto dell’hosting di Kinsta

Il data center di Google Cloud di Milano

Kinsta fornisce a tutti i clienti, indipendentemente dal piano, le macchine virtuali N2, C2 e C3D di Google Cloud Platform nelle regioni supportate.

Le macchine virtuali N2 sono disponibili per tutti i siti WordPress e WooCommerce sul data center di Milano.

Kinsta utilizza i velocissimi server di GCP, con configurazioni personalizzate LXD, Nginx, PHP 8.3 e MariaDB, per servire i clienti degli ecommerce italiani con la velocità che si aspettano.

Il data center di Milano di Google Cloud è disponibile per tutti i clienti di Kinsta
Il data center di Milano di Google Cloud è disponibile per tutti i clienti di Kinsta

Tutti i nostri piani di hosting sono stati progettati tenendo conto della velocità e delle prestazioni che un sito di ecommerce dovrebbe avere. A differenza di altre aziende di hosting, che rendono disponibili le macchine virtuali di fascia alta solo nei piani di livello superiore, Kinsta rende disponibili i server più veloci di Google Cloud Platform su tutti i piani. E se fosse necessario passare da un piano all’altro su Kinsta, sarà possibile farlo senza interruzioni del servizio né spese extra.

Inoltre, scegliendo il data center di Milano, si avrà sempre la certezza che i dati degli acquirenti siano residenti nel territorio italiano, in piena conformità con il GDPR.

Riepilogo

In conclusione, l’evoluzione tecnologica e le dinamiche dei mercati stanno rivoluzionando il settore del retail a livello globale. L’aumento della connettività, la familiarità con la tecnologia di fasce sempre più ampie di popolazione e la spinta agli acquisti online, accelerata dalla pandemia, hanno modificato le abitudini di consumo degli italiani, portando a una crescita esponenziale del commercio elettronico.

Nel 2024, la tendenza dell’ecommerce in Italia è ancora in forte espansione. Settori come l’abbigliamento, l’arredamento e il turismo stanno trainando questa crescita, con le regioni del Trentino Alto Adige, Lombardia ed Emilia Romagna in testa per la propensione agli acquisti digitali.

L’introduzione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale sta migliorando l’efficienza operativa, l’esperienza del cliente e le strategie di marketing, offrendo nuove opportunità di crescita alle aziende del retail. In particolare, le piccole e medie imprese italiane stanno beneficiando dell’ecommerce per espandere i loro mercati a livello nazionale e internazionale.

Per chi desidera avviare un’attività ecommerce, la scelta della piattaforma e dell’infrastruttura di hosting è cruciale. Kinsta, con il suo focus su WordPress e WooCommerce, offre soluzioni ottimizzate per garantire velocità, sicurezza e supporto tecnico di alto livello, caratteristiche indispensabili per il successo di un ecommerce competitivo nel mercato globale.

Carlo Daniele Kinsta

Carlo è cultore appassionato di webdesign e front-end development. Gioca con WordPress da oltre 20 anni, anche in collaborazione con università ed enti educativi italiani ed europei. Su WordPress ha scritto centinaia di articoli e guide, pubblicati sia in siti web italiani e internazionali, che su riviste a stampa. Lo trovate su LinkedIn.