Per molti brand è difficile produrre contenuti sempre nuovi. Si tratta di un lavoro infinito che richiede la presenza costante di più membri del team e writer freelance. Inoltre, c’è molta concorrenza sulle stesse parole chiave, il che rende difficile posizionarsi nei motori di ricerca e attirare traffico di qualità.
A peggiorare le cose, i freelance a volte utilizzano software basati sull’intelligenza artificiale per generare un articolo anziché scriverlo da soli.
Vi siete mai chiesti se questo approccio ha un impatto sul posizionamento dei vostri contenuti? E se i motori di ricerca fossero in grado di rilevare i contenuti assistiti dall’intelligenza artificiale? Questo articolo spiega come funziona il rilevamento dei contenuti AI e quali sono gli strumenti che si possono utilizzare per verificare se un articolo è stato prodotto da uno strumento di intelligenza artificiale.
Prima di immergerci nell’analisi, però, scopriamo perché il rilevamento dei contenuti generati da strumenti di AI è una questione così importante in questo periodo storico.
Guarda la nostra video guida sui migliori strumenti di rilevamento dei contenuti AI:
L’importanza del Rilevamento dei Contenuti generati dall’AI
L’intelligenza artificiale si sta diffondendo sempre più rapidamente grazie ai continui progressi della tecnologia. Inoltre, utenti di tutto il mondo la stanno adottando con curiosità e qualche esitazione.
Gli strumenti di intelligenza artificiale, come ChatGPT, permettono a chiunque di digitare una domanda per un compito o una richiesta specifica e di generare un risultato completo. A differenza di un motore di ricerca che fornisce un elenco di risultati, i motori di intelligenza artificiale come ChatGPT sono in grado di fornire risposte o completare operazioni in base alle richieste dell’utente.
Ad esempio, ho chiesto a ChatGPT: “Cos’è ChatGPT?” La risposta è stata la seguente:
Gli utenti possono porre agli strumenti di intelligenza artificiale semplici domande o istruirli per completare un compito, come scrivere un articolo per un blog. Ecco perché il progresso degli strumenti di AI si è rivelato un rompicapo per le aziende.
I copywriter, i lavoratori a contratto e gli scrittori freelance possono provare a utilizzare uno strumento di intelligenza artificiale per scrivere un articolo per il blog di un’azienda. In effetti, oltre il 15% degli scrittori utilizza uno strumento di intelligenza artificiale per migliorare la propria scrittura.
Un articolo generato dall’intelligenza artificiale potrebbe essere impreciso, simile a qualsiasi altro articolo già pubblicato o addirittura plagiato. Le aziende vogliono sempre assicurarsi di pubblicare contenuti pertinenti, ottimizzati, aggiornati e con un punto di vista unico.
Se i freelance dell’azienda utilizzano un software di intelligenza artificiale per generare i loro post, questo potrebbe danneggiare il brand e sprecare le risorse aziendali.
Tuttavia, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella propria azienda presenta anche dei vantaggi. In alcuni casi, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale può migliorare la produzione di contenuti da parte del personale interno.
In questo modo, il team di content e digital marketing potrà riassegnare le proprie risorse ad altre aree della strategia SEO o dell’azienda. Gli scrittori che utilizzano l’AI possono redigere un maggior numero di post per il blog a una velocità superiore rispetto a quelli che non la utilizzano.
Circa il 38% degli scrittori che non utilizzano l’AI ritiene di impiegare 3-4 ore per scrivere un post, mentre il 38% degli scrittori che la utilizzano ritiene di impiegare solo 2-3 ore per lo stesso compito.
È pur vero che le aziende devono guardare al quadro generale e non fissarsi solo su come ridurre i costi massimizzando la produzione. Dopotutto, i contenuti generati dall’intelligenza artificiale pubblicati sul proprio sito possono avere un impatto sul posizionamento nei motori di ricerca.
Approfondiamo l’argomento per vedere come influisce sulle prestazioni SEO di un sito.
Ci sono penalizzazioni per il rilevamento dell’intelligenza artificiale su un sito web?
Per anni, gli esperti di marketing dei contenuti hanno cercato di “giocare con il sistema” e di capire quali fossero le migliori performance dell’algoritmo di Google.
Google prende in considerazione una serie di fattori positivi e negativi per fornire agli utenti i contenuti più accurati per le loro ricerche. Tutti questi fattori hanno un impatto sulle classifiche SEO di un sito.
Alcuni di questi fattori includono le citazioni, i link al dominio, i layout mobile-first, l’accessibilità, la sicurezza, le parole chiave, i meta tag, la lunghezza, la leggibilità e altro ancora.
Recentemente, Google ha pubblicato una guida sul suo approccio ai contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
L’azienda ha dichiarato di “concentrarsi sulla qualità dei contenuti, piuttosto che sulle modalità di produzione”. Google ha indicato i suoi sistemi di ranking e di contenuti utili come due diverse misure di salvaguardia contro i contenuti “spam” generati dall’intelligenza artificiale.
Il sistema di ranking serve a trovare e a far emergere contenuti originali e di alta qualità per gli utenti di Google. Il sistema di contenuti utili, introdotto di recente, identifica le pagine web e gli articoli che rispondono alle domande degli utenti, invece di far emergere contenuti ottimizzati.
Gli autori dovrebbero tenere a mente entrambi i sistemi durante la stesura dei contenuti. Lo stesso vale per le aziende che stanno sperimentando modi per incorporare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale nella propria content strategy.
Google è in grado di rilevare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale?
Gli strumenti di generazione di AI sono nuovissimi e si evolvono rapidamente. Come fa Google a rilevare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale? Stanno bluffando o Google ha davvero costruito qualcosa di sufficientemente rapido e preciso per rilevare i contenuti generati dall’AI? Se esiste un motore di ricerca in grado di rilevare in modo olistico i contenuti generati dall’intelligenza artificiale, quello è Google.
Sebbene Google mantenga un certo riserbo sui suoi meccanismi interni, l’azienda afferma di avere la capacità di rilevare i contenuti generati dall’AI e mette in guardia contro questo fenomeno.
Duy Nguyen, membro del team per la qualità della ricerca di Google, ha dichiarato: “Lo scraping di contenuti, anche con qualche modifica, va contro alla nostra politica sullo spam” Duy ha aggiunto che Google dispone di “molti algoritmi per contrastare questo tipo di comportamenti e per declassare i siti che effettuano lo scraping di contenuti da altri siti”
Google dispone di una serie di strumenti, tra cui SpamBrain, per combattere lo spam sul motore di ricerca. È anche vero, però, che Google distingue tra contenuti AI e spam. Se il contenuto è utile per chi lo cerca, Google lo tratterà positivamente.
Se l’autore del contenuto ha fatto uno scraping o l’AI l’ha generato con modalità spam, Google potrebbe trattarlo negativamente.
Diversi modi per rilevare i contenuti generati dall’AI
A volte è possibile individuare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale anche senza uno strumento di rilevamento dei contenuti. Esistono una serie di suggerimenti e trucchi che si possono utilizzare per determinare se un articolo è stato prodotto dall’AI.
Dato che i contenuti generati dall’AI stanno diventando sempre più accessibili a tutti gli scrittori, i content marketer devono stare all’erta in ogni occasione. Ecco alcuni dei modi migliori per valutare e determinare se si tratta di contenuti generati dall’intelligenza artificiale:
Cercare schemi ripetitivi o insoliti nel testo
L’intelligenza artificiale non è perfetta. A volte troverete frasi simili tra loro in un articolo generato dall’AI, poiché l’intelligenza artificiale potrebbe aver bisogno di ulteriore training per determinare le differenze tra i due concetti.
Ad esempio, ChatGPT ha generato questo paragrafo sul content marketing:
Sebbene il paragrafo sia conciso, utilizza la frase “contenuti di valore, pertinenti e coerenti” due volte in tre frasi.
Eseguire una ricerca su un AI e fare un confronto
Usate gli strumenti che sono a disposizione di tutti. Consultate il vostro generatore di contenuti AI preferito e scrivete una richiesta specifica relativa al vostro articolo.
Siate il più specifici possibile riguardo all’argomento, alla lunghezza e alla struttura. Fate clic su Genera e osservate il risultato.
Controllare la mancanza di originalità
Strumenti molto diffusi come Grammarly e Writer.com dispongono di un sistema di controllo del plagio che consente di verificare facilmente se qualcuno ha plagiato un articolo. Questi strumenti confrontano il contenuto con altri contenuti del web per assicurarsi che nessuno abbia duplicato o rubato da qualcosa di pubblicato.
Controllare le imprecisioni obsolete
Controllate i fatti. A volte l’intelligenza artificiale inserisce fatti provenienti da fonti obsolete o non più rilevanti per il contenuto.
Scorrete l’articolo e fate qualche ricerca di base per assicurarvi che tutto sia corretto.
Eseguire un’analisi contestuale
Gli esseri umani hanno un modo molto più avanzato di determinare l’intreccio di concetti e idee.
Se leggendo l’articolo ritenete che manchino delle parti fondamentali, l’intelligenza artificiale potrebbe aver faticato a collegare i punti in modo simile a quello umano. In effetti, questo potrebbe essere un segno che l’articolo è stato generato da un’AI.
Usare uno strumento di rilevamento dei contenuti dell’intelligenza artificiale
Infine, se non volete fare questo lavoro da soli, ci sono molti strumenti di rilevamento dei contenuti AI sul mercato. Gli strumenti di rilevamento dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale sono in grado di determinare se il post è stato scritto dall’AI.
Sul mercato ne esistono diversi tra cui scegliere per valutare se un contenuto specifico è stato generato da un essere umano o dall’AI.
Ma come fa lo strumento di rilevamento dei contenuti AI a sapere se qualcosa è autentico?
Come funzionano gli strumenti gratuiti di rilevamento dei contenuti AI?
Per molte persone, il mondo dell’intelligenza artificiale è solo fonte di confusione. Si tratta di una tecnologia nuova, quindi tutti cercano di capirla in tempo reale. Dunque, penserete voi, come fanno questi strumenti a essere così bravi? Come fanno a sapere se l’intelligenza artificiale ha creato un contenuto?
Gli strumenti di rilevamento dei contenuti AI utilizzano il Machine Learning (l’apprendimento automatico) e il Natural Language Processing (l’elaborazione del linguaggio naturale) per determinare se il contenuto è stato creato da un essere umano. Il Machine Learning è un sistema informatico che diventa più intelligente ad ogni interrogazione o ricerca che esegue. Il Natural Language Processing è un programma informatico che comprende le lingue umane.
Inoltre, l’intelligenza artificiale è in grado di valutare tutte le informazioni presenti sul web per uno specifico argomento in pochi secondi. In questo modo è in grado di determinare se il contenuto è autentico o generato.
Sul mercato, però, esistono molti strumenti di rilevamento dei contenuti AI gratuiti. Quale dovreste usare? Diamo un’occhiata ad alcuni dei più popolari oggi disponibili.
Gli 9 migliori strumenti di rilevamento dei contenuti AI
1. Writer
Writer è una piattaforma che aiuta i copywriter a redigere e rifinire i propri scritti con suggerimenti grammaticali, consigli sul tono, controllo del plagio e altro ancora.
La piattaforma dispone di uno strumento di rilevamento dei contenuti AI che consente di individuare facilmente i contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
Gli utenti possono aggiungere un URL o copiare e incollare il testo nella finestra. Dopo aver fatto clic su “Analyze text”, la piattaforma fornirà una percentuale di copy generato dall’AI rilevate nell’articolo.
Writer integrerà presto questo strumento in una piattaforma più ampia, rendendo più semplice il rilevamento dei contenuti AI all’interno di un articolo con pochi clic.
2. Copyleaks
Copyleaks offre un rilevatore di contenuti AI semplice da usare sul proprio sito web.
Si tratta di un servizio gratuito in grado di rilevare un’ampia gamma di contenuti guidati dall’intelligenza artificiale, compresi quelli generati da ChatGPT, GPT3, Human, AI & Human e altri ancora. È anche possibile scaricare un’estensione per Chrome in grado di rilevarli nelle pagine su cui si sta navigando.
L’estensione è ancora in fase beta, ma è utile per tutti coloro che hanno bisogno di valutare i propri contenuti. L’interfaccia è facile da usare e saprete esattamente cosa fare una volta sulla pagina.
Sebbene Copyleaks offra altri servizi (come il rilevamento del plagio), non è un vero e proprio programma di grammatica come altre piattaforme. Tuttavia, dispone di altri strumenti, come un AI Grader per valutare i compiti scolastici generati dall’intelligenza artificiale.
3. Content at Scale
Content at Scale ha un rilevatore di intelligenza artificiale unico nel suo genere che integra la sua piattaforma di scrittura AI. L’azienda sostiene che il suo strumento di scrittura AI può “creare contenuti generati dall’AI non rilevabili”.
Con un’affermazione del genere, ci si aspetta che il loro rilevatore di intelligenza artificiale sia di altissimo livello.
L’AI Detector fornirà un verdetto “entro pochi secondi” dall’invio del contenuto. Tuttavia, questa piattaforma è un po’ unica rispetto alle altre. La piattaforma presenta un “punteggio di contenuto umano” che è un mix di punteggi di “prevedibilità, probabilità e modello”.
Questo spiega un po’ meglio perché lo strumento pensa che sia stata l’intelligenza artificiale a generare il contenuto. È perché il contenuto è troppo prevedibile, ha un’alta probabilità o ha un modello replicabile? Questi punteggi possono delineare il ragionamento alla base della valutazione complessiva.
Questo rilevatore di intelligenza artificiale adotta un approccio unico fornendo anche una valutazione dell’aspetto umano con il “Punteggio del contenuto umano”. In definitiva, questa piattaforma fornisce un maggior numero di valutazioni e approfondimenti sulla sua visione dei contenuti, rendendola un’ottima scelta per il vostro lavoro di rilevamento.
4. Originality.AI
Originality.AI è unica nel suo genere perché è un’estensione di Google Chrome che permette di verificare in tempo reale se l’intelligenza artificiale ha creato una pagina.
La maggior parte delle recensioni positive ha evidenziato la sua velocità come una delle principali proposte di valore. Dopo tutto, non è necessario copiare e incollare il contenuto o aggiungere un URL per eseguire un’analisi.
Altri che hanno dato un voto negativo al prodotto non ne hanno gradito i prezzi. Sebbene esista una versione gratuita, molti hanno ritenuto che ci fossero dei costi nascosti associati.
5. GPT Zero
GPT Zero è spesso usato dagli educatori, ma è utile anche per scopi commerciali.
Oltre 1 milione di persone hanno utilizzato con successo questo strumento per valutare se i loro contenuti fossero stati generati dall’AI. L’interfaccia di GPT Zero è molto semplice da usare. È molto simile alla homepage di Google, in quanto non ci sono molti contenuti.
C’è solo una semplice call-to-action che dice: “Provalo”, con un riquadro per inserire i propri contenuti. Basta copiare e incollare il proprio articolo nella casella sullo schermo e si potrà verificare se il contenuto in questione è stato creato dall’intelligenza artificiale.
Nel complesso, si tratta di un modo semplice e veloce per verificare i contenuti, ma le altre piattaforme hanno offerte più sofisticate di GPT Zero.
6. Sapling
Sapling, un’azienda nota per il suo AI modeling copilot, offre anche uno strumento di rilevamento dei contenuti AI.
Il rilevatore di contenuti AI di Sapling può rilevare se GPT-3 o ChatGPT ha scritto un articolo analizzandone solo 50 parole. Si tratta di un numero di parole inferiore a quello richiesto dalla maggior parte degli altri strumenti di rilevamento dei contenuti.
L’aspetto migliore è che lo strumento colora in rosso i contenuti generati dall’AI e fornisce una percentuale complessiva di contenuti falsi. Lo strumento è stato sviluppato da ex ricercatori di Google, Berkeley e Stanford.
L’azienda prevede di migliorare costantemente la funzione di rilevamento dell’intelligenza artificiale, rendendola più sofisticata nel tempo.
7. Corrector App
Gli scrittori utilizzano Corrector App per identificare gli errori grammaticali nei propri articoli. Ora Corrector App offre un nuovo strumento di rilevamento dei contenuti generati da AI che integra le sue altre funzionalità.
Questo strumento di rilevamento dei contenuti AI, meno conosciuto, è gratuito per tutti gli utenti, e richiede un minimo di 300 parole. Potrebbe essere un’app da utilizzare per dei controlli veloci, ma esistono opzioni migliori.
L’esperienza utente di Corrector App non è la migliore sul mercato. Gli annunci pubblicitari sulla pagina distraggono e l’esperienza complessiva sembra piuttosto limitata.
8. Crossplag
Crossplag è uno strumento completo di rilevamento dell’intelligenza artificiale con alcune caratteristiche uniche che lo distinguono dalla concorrenza.
Come altri strumenti simili, Crossplag invita gli utenti a incollare del testo nella finestra sullo schermo e a cliccare sulla casella blu “Check”. In seguito, fornirà una valutazione complessiva sull’autenticità del contenuto.
Lo strumento è dotato di una scala termometrica che mostra quanto l’articolo sia falso. Si tratta di una caratteristica unica rispetto ad altri strumenti e di un’aggiunta apprezzabile. Se il termometro rimane verde, il contenuto è chiaro e la maggior parte è stata generata da un essere umano. Se si sposta verso il rosso, significa che l’intelligenza artificiale ha generato la maggior parte dell’articolo.
Questa utile funzione permette di verificare facilmente se il contenuto è pronto per essere pubblicato.
9. Kazan SEO
Kazan SEO è una delle prime suite SEO a servizio completo a offrire uno strumento di rilevamento dei contenuti AI all’interno della sua piattaforma.
Se state cercando uno strumento SEO di base e uno strumento di rilevamento dei contenuti AI, Kazan SEO è un buon punto di partenza.
Questo software gratuito offre una serie di funzioni, tra cui cluster di parole chiave, ottimizzazione dei contenuti, estrazione di testo, generatori di contenuti AI e, soprattutto, rilevamento di contenuti AI.
Come le altre piattaforme, il rilevamento dei contenuti AI è gratuito e determina rapidamente la percentuale complessiva di copy generata dall’AI in un blocco di contenuti. Questa informazione è preziosa per una strategia SEO complessiva, ecco perché è una buona idea che Kazan SEO offra questo strumento.
Con questo strumento a portata di mano e le altre funzioni SEO di Kazan, è possibile costruire una strategia SEO autentica e d’impatto che vi porterà in vantaggio rispetto alla concorrenza.
Riepilogo
I contenuti generati dall’intelligenza artificiale sono qui, e voi dovete essere pronti.
I marketer più accorti e all’avanguardia utilizzeranno uno strumento di rilevamento dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale per valutare e rivedere i propri contenuti. Proprio come l’ottimizzazione continua, il rilevamento dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale dovrebbe essere una parte ordinaria del processo di sviluppo dei contenuti per i marketer.
Si tratta di uno strumento indispensabile per le aziende che hanno un blog sul proprio sito. E le aziende che ancora non ce l’hanno devono prendere in considerazione la possibilità di crearne uno.
I siti di maggior successo hanno un motore di content marketing che pubblica continuamente contenuti utili e coinvolgenti. Le aziende possono aumentare la produzione di articoli di qualità con l’aiuto di strumenti di AI content.
La sola creazione di contenuti di qualità in grandi volumi non è sufficiente. Per posizionarsi in alto nelle SERP e attirare traffico di qualità, le aziende hanno bisogno anche di un host valido e affidabile per servire questi contenuti ai loro potenziali clienti.
Lascia un commento