In un mondo digitale sempre più competitivo, è facile che i vostri messaggi si perdano nella posta in arrivo. Vengono inviate ogni giorno più di 280 miliardi di email, in attesa di apertura e clic, ma spesso non vengono lette.

Con tanta concorrenza per far arrivare le email email davanti agli occhi degli iscritti, investire tempo nella strategia di email marketing può sembrare estenuante. Ma prima di rinunciare, sappiate che l’email marketing ha uno dei più alti ROI tra le strategie di marketing digitale. Per ogni dollaro che spendete in email marketing, potreste guadagnare 38 dollari in cambio.

Vale la pena dare almeno un’occhiata, giusto? Per fortuna, abbiamo un sacco di consigli per aiutarvi a costruirvi un vantaggio competitivo nella vostra strategia di email marketing. In questo articolo troverete 11 consigli da mettere subito in pratica per aumentare la conversione delle email e i tassi di iscrizione. Per prima cosa, avrete bisogno di una lista.

  1. Costruite una Buona Lista di Iscritti
  2. Scegliete la Giusta Piattaforma di Automazione
  3. Mantenete il Vostro Messaggio Breve e Cordiale
  4. Create l’Oggetto Perfetto
  5. Impegnatevi con il Vostro Pubblico
  6. Aggiungete la Condivisione Social alle Vostre Email
  7. Inserite una Forte Call to Action
  8. Non Sovraccaricate i Vostri Iscritti
  9. Evitate la Trappola dello Spam
  10. Non Dimenticate l’Ottimizzazione Mobile
  11. Provate, Misurate e Ripetete

1. Costruite una Buona Lista di Iscritti

Non importa quanto sia solida la vostra strategia di email marketing, se non avete una lista di iscritti, non raccoglierete mai i frutti. L’email marketing, secondo la Data and Marketing Association, ha un grande impatto sul ROI – con un ritorno del 4300% sul vostro investimento di marketing.

Per scalare quel ROI in modo che abbia impatto sul vostro bilancio, avete bisogno di costruire, alimentare e far crescere la vostra lista di iscritti alle email. Quindi, come iniziare a rastrellare iscrizioni? Ecco tre punti facili per iniziare.

Lanciare un Blog

Se non avete ancora un blog, non state a pensarci, lanciatelo e basta. I marketer che usano i blog per la generazione di lead e le iscrizioni vedono in media il 97% in più di lead in entrata rispetto a quelli che non hanno un blog. Possiamo garantirvelo personalmente noi di Kinsta. Date un’occhiata alla checklist SEO che abbiamo seguito per far crescere il nostro traffico del 571%.

La nostra lista di email è spesso il primo motore di traffico per i nostri contenuti nel giorno in cui vengono pubblicati e ci permette di far arrivare i nostri contenuti davanti aglin occhi dei nostri lettori più accaniti. – Buffer

Uno solo dei loro articoli del blog porta da 600 a 800 visualizzazioni al giorno. Sono da 600 a 800 possibilità in più di far iscrivere qualcuno alla vostra lista di email. Chi non vorrebbe un po’ di traffico in più? 😉

Traffico del blog su un singolo articolo
Traffico del blog su un singolo articolo

Moduli di Scelta

Aggiungete moduli di scelta a tutto. La gente non perderà tempo a cercare un pulsante “iscriviti”. Fateglielo vedere. Unbounce ha scoperto che i pop-up on-click hanno avuto una resa del 1.147% migliore dei loro exit popup.

Moduli di opt-in
Moduli di opt-in

Se non volete i pop-up, potreste fare come facciamo da Kinsta e aggiungere uno slide-in (come si vede qui sotto) in fondo ad ogni post quando il lettore scorre il 75% dell’articolo. È un po’ meno invadente, ma sempre molto efficace! Date un’occhiata ad alcuni plugin per la generazione di lead che potreste utilizzare.

Bloom opt-in
Bloom opt-in

I social media

Usate i social media a vostro vantaggio. Ottimizzate la vostra bio includendo un link alla vostra newsletter, pensate ad un annuncio che permetta di collegare i contenuti e regalate contenuti sulle vostre piattaforme social. Nathalie Lussier ha fatto crescere la sua lista di email di 3.000 iscritti con la sua prima chat su Twitter e la sua sfida di email marketing.

Sfida della costruzione di liste
Sfida della costruzione di liste

In questo articolo offriamo altri suggerimenti per la costruzione delle liste: Come Costruire una Lista di Email in Modo Rapido ed Efficace (Strategie Comprovate).

Una volta che avete costruito una consistente lista di contatti, cosa farci?

2. Scegliete la Giusta Piattaforma di Automazione

Il 75% delle entrate dovute alle email è generato da campagne email automatizzate. Ha senso, vero?

Quando la vostra lista cresce, non potete fare i criceti frenetici su una ruota senza fine di email manuali. Avete bisogno di automatizzare se volete scalare. Il 72% dei marketer dice che l’automazione è vantaggiosa per l’organizzazione della loro strategia e il 78% dei marketer dice che i benefici della marketing automation contribuiscono direttamente alle entrate.

Vantaggi dell'automazione del marketing (Fonte: Redeye e TFM&A Insights)
Vantaggi dell’automazione del marketing (Fonte: Redeye and TFM&A Insights)

Quindi, come si fa ad automatizzare? In primo luogo, quando ottenete un nuovo cliente o un nuovo iscritto, assicuratevi che venga inviata loro una email di benvenuto entro le prime 24 ore. Ne vale la pena. Le email di benvenuto generano in media il 320% di entrate in più rispetto alle altre email promozionali.

Domino ha migliorato i tassi di apertura dell’11% e ha aumentato il tasso di click-through del 23% semplicemente ottimizzando le email di benvenuto.

Caso di studio con email di benvenuto
Caso di studio con email di benvenuto

In secondo luogo, valutate la possibilità di suddividere le email più lunghe in campagne a goccia. I tassi di apertura nelle campagne a goccia sono dell’80% più alti rispetto alle email non automatizzate, inviate una sola volta, e i tassi medi di click-through per le email di quesrto tipo di campagne sono tre volte più alti. Sony ha registrato un aumento del 157% di click-throughs con la campagna a goccia indirizzata ai membri del club fedeltà Sony Rewards.

E Sony non è la sola azienda. Ci sono molte aziende che hanno utilizzato l’automazione per portare alle stelle la crescita. Monin, marchio di sciroppi aromatizzati gourmet, ha utilizzato l’automazione delle email per segmentare i clienti tra B2C e B2B, in quanto richiedono diverse campagne di marketing. Ha funzionato. La campagna email automatizzata per la festa della mamma di Monin ha indirizzato quasi il 40% delle entrate email in un mese. Si tratta di un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

Peloton invia email di benvenuto ogni volta che un cliente acquista una delle sue cyclette o scarica l’app.

Esempio di email di benvenuto
Esempio di email di benvenuto

Brad Olson, SVP of Member Experience di Peloton, parla con true venture di come coltivano la lealtà emotiva con le loro email d’imbarco.

Non sorprende che il tasso di apertura delle email di onboarding di Peloton sia più alto all’inizio della nostra serie di benvenuto. Per capitalizzare su questa ondata iniziale di interesse, abbiamo cambiato le nostre prime due email per incoraggiare i comportamenti maggiormente correlati con l’impegno a lungo termine e la fidelizzazione (cioè, unirsi alla nostra comunità Facebook e installare l’applicazione Peloton iOS). – Brad Olson

Non siete sicuri della piattaforma di email marketing da scegliere? Date un’occhiata a questo elenco di piattaforme consigliate. Noi di Kinsta siamo grandi fan di MailChimp, ma abbiamo analizzato anche 22 alternative a MailChimp per voi.

Ora che sapete quando e come automatizzare le vostre campagne, è il momento di pensare al contenuto.

3. Mantenete il Vostro Messaggio Breve e Cordiale

Quasi la metà della popolazione di consumatori dice di ricevere troppe email. Pensate alla vostra casella di posta. È una lotta costante per passare al setaccio decine di email ogni giorno per ottenere le informazioni che volete, giusto?

Mentre i post dei blog e gli articoli online possono cavarsela con un numero maggiore di parole, i lettori delle vostre email non vogliono leggere un piccolo romanzo. Vogliono che andiate dritti al punto. Prendete questo esempio da Postmates. Dopo una breve introduzione, arrivano subito al beneficio per il lettore, seguito da una chiara call to action.

Breve esempio di email
Breve esempio di email (Fonte: Hubspot)

Tanner McGrath, lead product manager di Postmates ha detto a eMarketer:

Non si trattava solo di vedere quale email aveva il più alto tasso di apertura, ma anche di determinare quale testo permetteva al cliente di compiere un’azione specifica.

Se non pensate che la brevità sia importante, allora ricordate che il tempo di attenzione dell’adulto medio è meno di otto secondi. Quindi qual è la lunghezza giusta delle email? Anche se non è un indicatore univoco, un recente studio di Boomerang ha evidenziato che le email di marketing con 125 parole o meno hanno un tasso di risposta di circa il 50% (che è ben al di sopra della media).

Guardate questo esempio di Evernote. È breve, gentile e ha una chiara call to action. I lettori possono assimilare il messaggio e la CTA in pochi secondi.

Breve esempio di email
Breve esempio di email (Fonte: Really Good Emails)

Anche Paypal fa un lavoro eccellente nel modo in cui usa le immagini invece del testo per evocare l’azione. Ad esempio, questa email contiene meno di 40 parole ma trasmette la semplicità Paypal per l’esperienza di checkout.

Breve esempio di email
Breve esempio di email (Fonte: AWeber)

Una volta che avete tagliato i vostri contenuti, è il momento di pensare come attirare l’attenzione dei vostri lettori.

4. Create l’Oggetto Perfetto

Se sbagliate l’oggetto, il contenuto non ha importanza. Non riuscirete mai a superare l’anteprima nella casella di posta del vostro pubblico. Il 47% dei lettori decide se aprire o meno un’email basandosi solo sull’oggetto.

Quindi come invogliate i vostri lettori ad aprire il vostro messaggio? Una soluzione è quella di praticare il metodo “beneficio, logica o minaccia”, che consiste semplicemente nell’offrire un beneficio ovvio, un’affermazione di “buon senso” o un contenuto del tipo “da non perdere”.

Per esempio, Lonely Planet offre un distinto “beneficio” con il titolo “Compra uno prendi uno gratis su tutto fino a venerdì” in questa email. I lettori ricevono beneficio cliccando sull’email per ottenere informazioni sulla vendita.

Esempio di oggetto dell'email
Esempio di oggetto dell’email (Fonte: Really Good Emails)

Come esempio di “logica”, guardate questa email di Barkbox. I loro iscritti amano chiaramente i loro animali domestici e sono logicamente molto propensi a festeggiare i loro compleanni. La linea dell’oggetto “Aggiungi una torta di compleanno al tuo Barkbox di aprile” è un appello logico al pubblico di Barkbox.

Esempio di oggetto dell' email
Esempio di oggetto dell’email (Fonte: Really Good Emails)

Qual è un esempio di “minaccia”? Date un’occhiata a questa email da SXSW. La minaccia, in questo caso, è la paura di mancare la scadenza della registrazione. L’obiettivo di questo tipo di oggetto è quello di creare urgenza nel lettore.

Urgenza dell'e-mail
Urgenza dell’email (Fonte: Campaign Monitor)

Una volta che avete identificato il vostro “gancio”, assicuratevi che sia breve. Una ricerca di Invesp mostra che i lettori preferiscono righe di oggetto brevi e personalizzate. Grammarly lo fa bene con il suo approccio “beneficio personalizzato”. È breve e va al punto, con il chiaro beneficio dei consigli utili. E non dimenticate di correggere tutte le vostre email prima di inviarle.

Email di beneficenza personalizzata (Fonte immagine: Instapage)
Email di beneficio personalizzata (Fonte immagine: Instapage)

Ora che la vostra linea dell’oggetto è un’opera d’arte e il vostro lettore non vede l’ora di aprire la vostra email – cosa c’è dopo?

5. Impegnatevi con il Vostro Pubblico

Abbiamo già parlato dell’importanza della brevità. Questa però non dovrebbe andare a scapito del coinvolgimento del pubblico. Anche se i merchant dicono che un tasso di coinvolgimento più alto è la loro priorità principale di email marketing, ammettono anche che il coinvolgimento non è facile da ottenere.

Sfide che aumentano i tassi di coinvolgimento
Sfide che aumentano i tassi di coinvolgimento (Fonte immagine: Campaign Monitor)

Come vi assicurate che i vostri lettori stiano prestando attenzione? Date loro un motivo per interagire con voi quando hanno finito di leggere la vostra email.

Ad esempio, potreste provare a fare loro delle domande. Il cervello umano è cablato con il desiderio di rispondere a una domanda, una volta posta. Anche se non state chiedendo una risposta diretta, una domanda ben piazzata pianta il vostro brand nella mente del lettore.

In secondo luogo, inserite link a contenuti rilevanti. QUesto mantiene i vostri lettori impegnati con il vostro brand. Pardot offre un semplice strumento per aiutare a misurare il livello di coinvolgimento dei contenuti delle email per vedere se state colpendo il bersaglio o se state lasciando i lettori annoiati e confusi.

Pardot email engagement
Convolgimento delle email di Pardot (Fonte: NewsCred)

Le organizzazioni stanno diventando creative con le strategie di coinvolgimento. Il team di marketing di Hammock ha fatto un esperimento per aumentare i livelli di coinvolgimento delle email delle loro newsletter.

Invece di un contenuto pesante, hanno tagliato, riorganizzato l’email in modo da essere una “email idea” invece di una newsletter, e “stuzzicato” l’interesse per un contenuto più approfondito invece di scaricarlo tutto in una volta.

Stuzzicare l'email
Email stuzzicante (fonte: The Daily Egg)

Ha funzionato. Hanno visto un aumento del 48% nei tassi di apertura grazie al nuovo formato. Ora che vi state impegnando con il vostro pubblico e che il pubblico vi sta rispondendo, è il momento di allungare il raggio d’azione.

6. Aggiungete la Condivisione Social alle Vostre Email

Fate in modo che il vostro pubblico possa condividere facilmente il vostro messaggio, altrimenti non lo condividerà. Le email con i pulsanti di condivisione sociale hanno un tasso di click-through più alto del 158% rispetto a quelle senza.

Mentre pensate al design, rendete perfettamente chiaro quello che viene condiviso con i vostri pulsanti di condivisione sociale. Abbiamo tutti cliccato su un’icona “condividi” solo per scoprire che si collega a qualcosa di diverso dal contenuto che stavamo leggendo. Guardate questo esempio di Salesforce. I pulsanti di condivisione sociale indicano chiaramente cosa viene condiviso e su quali piattaforme.

Pulsanti di condivisione delle e-mail
Pulsanti di condivisione delle email (Fonte: Salesforce)

L’80% dei marketer afferma che la condivisione sui social media aumenta il traffico web. È semplice da aggiungere alle vostre email e aggiunge valore per i vostri lettori e al vostro bilancio. Guardate questa email di Ballard’s (un negozio di design europeo).

Condivisione sociale nelle e-mail
Condivisione sociale nelle email (Fonte: Betaout)

Ogni casella ha un design semplice e pulito, con vantaggi chiaramente delineati per ogni piattaforma di condivisione sociale. Potreste anche aggiungere un plugin al vostro blog per consentire di condivisione facilmente i contenuti tra il vostro sito e le vostre piattaforme sociali.

Parlando di chiarezza, avete chiesto ai vostri lettori quali azioni volete che compiano dopo aver letto la vostra email?

7. Inserite una Forte Call to Action

Se non dite ai vostri lettori cosa volete, non lo sapranno mai. Ogni email ha bisogno di una forte e chiara chiamata all’azione (CTA). La ricerca mostra che una CTA può aumentare i tassi di click-through di oltre il 370%.

L’email marketing si presta bene alle CTA personalizzate (o quelle che alcuni chiamano “CTA intelligenti”). HubSpot ha scoperto che il targeting di una CTA sull’interesse dell’utente ha portato il 202% in più di lead rispetto alle CTA generiche.

CTA generiche vs CTA intelligenti
CTA generiche vs CTA intelligenti (Fonte: HubSpot)

Le CTA sono disponibili in molte forme e colori. Per commemorare il suo 20° anniversario, easyJet, la compagnia aerea, ha inviato una campagna email fatta di accenti caldi che completano il colore arancione del brand. Le CTA raccontano una storia per spingere i lettori a continuare le loro avventure.

CTA email
CTA email (Fonte: CampaignLive)

Delle 12.473.608 e-mail uniche inviate, i tassi di apertura “erano più del 100 per cento più alti della media delle newsletter di easyJet – con il 25 per cento in più di click-through…[e] in tutti i mercati, il 7,5 per cento dei clienti easyJet che hanno ricevuto la versione completamente personalizzata ha effettuato una prenotazione nei 30 giorni successivi”.

Sperimentate con gli stili e i colori dei pulsanti per vedere cosa preferisce il vostro pubblico, eseguendo alcuni semplici A/B test.

Dopo aver guadagnato trazione con il coinvolgimento del pubblico e iniziate a registrare un aumento delle conversioni dalle vostre CTA, è il momento di pensare a quanto spesso raggiungere il vostro pubblico di iscritti.

8. Non Sovraccaricate i Vostri Iscritti

Uno dei pezzi più difficili del puzzle dell’email marketing è la frequenza in base alla quale contattare i vostri iscritti. Troppo spesso, e si cancellano; troppo poco, e perdono interesse nel vostro brand. Potrebbe anche dipendere dalla quantità di contenuti che siete effettivamente in grado di condividere.

La maggior parte dei consumatori preferisce ricevere una email promozionale almeno una volta al mese, e il 15% dei consumatori ha detto che non sarebbe infastidito dal riceverne una ogni giorno. La soluzione è probabilmente da qualche parte nel mezzo, ma sta a voi trovarla. Questa cambia a seconda del settore, del pubblico e del contenuto. Da Kinsta mandiamo la nostra newsletter una volta alla settimana.

Avrete bisogno di monitorare i tassi di cancellazione dopo ogni campagna e regolare la frequenza di invio di conseguenza. Un modo per sapere quanto spesso il vostro pubblico vuole sentirvi è semplicemente chiederglielo.

Prendete 730DC, per esempio. L’organizzazione di volontariato con sede a Washington DC sa che il suo pubblico vuole frequenti aggiornamenti su eventi e opportunità di volontariato. Di conseguenza, inviano una newsletter quotidiana. Hanno anche trovato il momento migliore della giornata per assicurarsi che i loro messaggi siano visti dal loro target di pubblico.

Newsletter quotidiana
Newsletter quotidiana (Fonte: Clutch)

Non siete ancora sicuro di quanto spesso inviare le email? Benjamin Murray, il capo del marketing di Peldon Rose, offre questo consiglio:

La qualità sopra la quantità – Le email possono essere efficienti dal punto di vista dei costi, ma questa non è una scusa per non produrre contenuti di qualità da dare a un pubblico mirato.

Dovreste anche dare ai vostri iscritti la possibilità di decidere quanto spesso vogliono sentirvi, abilitando le preferenze di contatto, che sono semplicemente un modo per i vostri abbonati di dirvi con quale frequenza mandargli le email.

Frequenza delle email
Frequenza delle email

Se il pubblico ha il controllo sul numero di email che riceve, aumentano la probabilità che rimanga coinvolto nei vostri contenuti, e questo lo renderà meno incline a far clic su “unsubscribe”.

9. Evitate la Trappola dello Spam

Nel 2003, la FTC ha approvato la regola Controlling the Assault of Non-Solicited Pornography And Marketing (CAN-SPAM). Il fatto che i marketer siano inclusi in una legge che protegge i cittadini contro la pornografia non richiesta dovrebbe dirvi quanto la gente prenda sul serio lo spam. 😮

Il sito della FTC descrive bene le regole, e vale la pena leggerle per assicurarsi di essere in regola. Qui ci sono comunque alcune delle regole empiriche più semplici che vi aiuteranno ad evitare di essere classificati come spammer:

  • Non usare tutte lettere maiuscole
  • Evitare stringhe di punti esclamativi (!!!)
  • Non comprare liste di email
  • Non incorporare i moduli nelle email (invece linkateli)
  • Non includere allegati alle vostre email di marketing
  • Evitare le parole chiave dello spam (gratis, garanzia, senza obbligo, ecc.)
  • Stare lontani dal carattere rosso
  • Usare il controllo ortografico
  • Non riempire le email con parole chiave
  • Non dimenticare di dare ai lettori la possibilità di annullare l’iscrizione
  • Evitate di inserire nella vostra firma email link a siti web che potrebbero essere segnalati come spam.

Su 12,5 milioni di email che vengono segnalate come spam, solo una persona risponde. Parliamo di un pessimo ROI. Non vale il vostro tempo o il rischio che si corre. Se volete essere certi di essere in regola, usate uno strumento come GlockApps per far passare i vostri contenuti attraverso un controllo dello spam.

Prova dello spam per le email
Prova dello spam per le email

Non c’è niente di peggio che creare con cura un’email, solo per scoprire che è andata direttamente nella cartella dello spam del pubblico.

Dovreste anche autenticare le vostre email aggiungendo i record DKIM e SPF. Abbiamo anche un tutorial approfondito su come autenticare le email.

10. Non Dimenticate l’Ottimizzazione Mobile

Nel 2016, il traffico mobile ha superato il traffico desktop, e questa tendenza non sta rallentando. Il consulente di email marketing Jordie van Rijn suggerisce questo ai marketer:

Progettare come se si avesse assolutamente ragione, poi ottimizzare come se si avesse torto fin dall’inizio.

In parole povere: quando pensate al design delle email, assicuratevi di ottimizzarle per i vostri utenti mobili. I consumatori preferiscono acquistare da un sito web mobile o da un’app. E, come rivenditori, ci si aspetta che offriate un’esperienza mobile-friendly che spinga il consumatore lungo il funnel di acquisto.

I rivenditori che non riescono ad ottimizzare sia l’email che la pagina di destinazione per i dispositivi mobili possono allontanare i potenziali acquirenti in modo permanente. Fino al 75% delle email vengono aperte su dispositivi mobili, e il 57% degli utenti dice che non consiglierà un brand con un’esperienza mobile scarsamente ottimizzata. Figuriamoci comprare da loro.

Avete ancora bisogno di prove? Boxed invia ai suoi utenti email settimanali di offerte. Integrando i deep link alla loro app mobile, hanno registrato il 133% in più di conversione all’acquisto.

Deep link nelle email su cellulare
Deep link nelle email su cellulare

Quindi, come si fa a garantire una grande esperienza di email mobile? Alcune cose da considerare: ridurre le dimensioni delle immagini per evitare di aumentare i tempi di caricamento. Alcuni canali di posta elettronica (come Outlook) bloccano il rendering delle immagini. Usate uno strumento come TinyPNG per comprimere le immagini in modo da non rimanere bloccati nella cartella dello spam.

In secondo luogo, aumentate la dimensione dei link e dei pulsanti nelle vostre email in modo che i lettori possano facilmente selezionare quelli che vogliono al primo tentativo. Fatto divertente: secondo uno studio del MIT, un dito indice adulto è in media 1,6-2 cm, che equivale a circa 45-57 pixel su un dispositivo mobile. Non date agli utenti mobili il temuto complesso delle “dita a salsicciotto”. Fate in modo che sia facile per loro cliccare su ciò che vogliono.

Infine, non dimenticate di includere una versione di testo semplice. Anche se avete lavorato molto sul vostro bel design HTML, alcuni lettori preferiscono semplicemente leggere in chiaro. Se non siete ancora sicuri che il vostro contenuto si tradurrà perfettamente su mobile, usate uno strumento come Email on Acid.

Dopo aver progettato, ottimizzato i dispositivi mobili e lanciato la vostra prima campagna, non dimenticate di verificare come sta funzionando tutto questo.

11. Provate, Misurate e Ripetete

Abbiamo tutti sentito l’adagio “ciò che non viene misurato non viene migliorato”. L’email marketing non fa eccezione. Senza indici definiti e un monitoraggio continuo, i vostri risultati finiranno per ristagnare e rimarrete a chiedervi cosa è andato storto. Se la vostra piattaforma di email ha integrato l’A/B test, cosa che oggi fa la maggior parte, è un ottimo punto di partenza per vedere cosa funziona meglio con il vostro pubblico.

Durante la sua campagna del 2012, Barack Obama ha raccolto più di 690 milioni di dollari in donazioni, in parte, grazie ad un impegno ostinato nell’A/B testing delle email.

Potete tracciare l’andamento delle email in Google Analytics, usando i tag UTM. Per visualizzare la vostra campagna, andate su Acquisizione > Campagne. Molti strumenti di email marketing vi danno anche la possibilità di aggiungere automaticamente i tag UTM.

Fonti di traffico email
Fonti di traffico delle email (Fonte: Smart Insights)

Qualsiasi indicatore scegliate di misurare, non fatelo solo una volta. Dopo aver apportato modifiche alla vostra strategia, fermatevi e misurate di nuovo. La strategia di email marketing dovrebbe essere sempre in evoluzione.

Riepilogo

Ci sono quasi tre miliardi di utenti di email in tutto il mondo che passano al setaccio quasi 300 miliardi di email al giorno. Con un ROI medio del 122%, l’email marketing rimane uno degli strumenti più intelligenti e convenienti a disposizione dei team di marketing.

Ma se il consumatore medio riceve più di 70 email al giorno, i marketer devono essere creativi per ridurre il rumore della posta in arrivo. L’email marketing non è una causa persa. È un’opportunità per il tipo di marketing creativo e di base che attrae molte persone nel campo del marketing.

Il pericolo sta nell’autocompiacimento – semplicemente spingere fuori le email di tipo “cookie cutter” anno dopo anno, senza misurare il successo o pianificare la crescita. Come dice Kath Pay, il fondatore di Holistic Email Marketing:

L’email è un canale push, quindi dobbiamo spingerlo a lavorare di più.

Valutate attentamente il design e il carattere della vostra email, inserite chiare call to action e testate e migliorate costantemente le vostre campagne. Se seguirete queste e altre best practice comprovate, l’email marketing aumenterà quasi certamente i vostri tassi di iscrizione e le conversioni.

Brian Jackson

Brian ha una grande passione per WordPress, lo usa da più di dieci anni e sviluppa anche un paio di plugin premium. Brian ama i blog, i film e le escursioni. Entra in contatto con Brian su Twitter.