Quando si parla di velocità di un sito, uno dei must è una rete di distribuzione dei contenuti (CDN). Un CDN alleggerisce il carico del server web e velocizza la distribuzione dei contenuti a tutti i visitatori del sito. Di conseguenza, migliora tutto, dall’esperienza dell’utente ai risultati nei motori di ricerca! Un modo eccellente per avvicinarsi all’argomento è quello di attivare un CDN per WordPress.

In questo articolo illustreremo i modi più semplici per aggiungere un CDN ad un sito WordPress.

Ma prima, daremo una definizione di base di un CDN, illustreremo i motivi per cui dovreste utilizzarne uno e vi presentermo alcuni vantaggi extra che vi aspettano. Condivideremo anche i risultati di alcuni test di velocità in modo che possiate valutare meglio l’aumento delle prestazioni che potreste aspettarvi di ottenere sul vostro sito.

Cos’è un CDN per WordPress?

CDN è l’acronimo di Content Delivery Network. Si tratta di una rete di server (noti anche come POP) situati in tutto il mondo. Sono progettati per ospitare e distribuire copie dei contenuti statici (e talvolta dinamici) del vostro sito WordPress, come immagini, CSS, JavaScript e streaming video.

Come Funziona un CDN

Innanzitutto, non si deve confondere un CDN con un’azienda di hosting WordPress. Si tratta di servizi completamente diversi. Un CDN non è un sostituto del vostro provider di hosting, ma piuttosto un servizio aggiuntivo per aumentare la velocità del sito. Anche se il nostro hosting qui da Kinsta è già velocissimo, un CDN può rendere il vostro sito ancora più veloce.

Come funziona esattamente un CDN? Ad esempio, se ospitate il vostro sito web su Kinsta, dovete scegliere la posizione fisica del data center, ad esempio US Central, Europa, Sud America o Asia. Supponiamo che scegliate US Central.

Ciò significa che il vostro sito web si trova fisicamente su un “server host” a Council Bluffs, Iowa. Quando le persone in Europa visitano il vostro sito, il caricamento sarà più lento rispetto a chi lo visita, ad esempio, da Dallas, TX. Perché? Perché i dati devono percorrere una distanza maggiore.

Questa è la cosiddetta latenza. La latenza si riferisce al tempo e/o al ritardo di trasmissione dei dati su una rete. Maggiore è la distanza, maggiore è la latenza.

Ed è qui che entra in gioco un CDN. Aiuta a ridurre la latenza caricando i contenuti del sito da server più vicini. Questi server CDN sono talvolta chiamati POP (punti di presenza).

Un CDN riduce la latenza, fornendo così i contenuti più velocemente agli utenti finali
Un CDN riduce la latenza, fornendo così i contenuti più velocemente agli utenti finali

Gli utenti di WordPress a volte sono riluttanti a considerare le reti di distribuzione dei contenuti perché sembrano troppo complicate. Ma la funzionalità di un CDN è relativamente semplice. Ecco come funziona e come può essere implementato in tre semplici passaggi:

Passo 1

Vi iscrivete a un provider di hosting con un CDN gratuito (come Kinsta CDN) o scegliete un provider CDN separato e vi iscrivete al suo servizio. I provider di CDN di terze parti spesso offrono piani gratuiti e premium a seconda dei dati utilizzati.

Passo 2

Allora dovete attivare il CDN sul vostro sito web. Nel caso del CDN di Kinsta, è sufficiente cliccare su un pulsante nella dashboard di MyKinsta. Altrimenti, installate un plugin gratuito come CDN Enabler o WP Rocket per integrare un CDN di terze parti.

Questi plugin collegano automaticamente le vostre risorse al CDN. Non è necessario far nulla da parte vostra per inserire i vostri contenuti nel CDN; è tutto a costo zero! L’implementazione di un CDN è molto più semplice di un tempo.

Passo 3

Quando le persone visitano il vostro sito WordPress, il contenuto viene caricato da diversi server sparsi per il mondo. I visitatori in Europa ricevono i contenuti del vostro sito da un server in Europa, mentre i visitatori negli Stati Uniti ricevono gli stessi contenuti da un server più vicino a loro negli Stati Uniti.

Come Fanno i CDN a Raggiungere Questo Obiettivo?

I CDN utilizzano in genere due tecnologie per indirizzare gli utenti verso la posizione corretta: Anycast IP e routing geolocalizzato. Sono in grado di rilevare automaticamente la provenienza delle richieste degli utenti e di indirizzarle verso il server più vicino.

Tuttavia, la scelta di una posizione strategica del server per il vostro host WordPress è sempre fondamentale. Infatti, anche se un CDN vi permette di distribuire i vostri media e i vostri contenuti, quando il vostro sito web viene caricato, deve essere effettuata una singola richiesta al provider di hosting, a meno che voi non utilizziate il caching di tutta la pagina su un server proxy, di cui parleremo più avanti.

Kinsta dispone di 37 data center da cui ospitare il vostro sito WordPress.

Vantaggi del CDN

Ecco i numerosi vantaggi di un CDN per il vostro sito WordPress.

1. Miglioramento delle Prestazioni

Il miglioramento delle prestazioni è uno dei motivi principali per utilizzare un CDN. È stato ripetutamente dimostrato che un sito che si carica più velocemente è correlato a tassi di conversione più elevati, a una diminuzione della frequenza di rimbalzo e a una maggiore durata media dei visitatori, per non parlare della migliore esperienza dell’utente in generale.

Quando è stata l’ultima volta che avete cliccato sul vostro browser perché il sito web impiegava troppo tempo a caricarsi? Questa è l’ultima cosa che i proprietari di siti vogliono che accada. Ma non dovete crederci sulla parola. Ecco alcune statistiche dei leader del settore sull’importanza delle prestazioni dei siti:

  • Un ritardo di 1 secondo nella risposta della pagina può comportare una riduzione del 7% delle conversioni. (Fonte: Kissmetrics)
  • La BBC ha rilevato che il 10% degli utenti abbandona il sito per ogni secondo in più che impiega a caricarsi. (Fonte: Creative Bloq)
  • I tassi di conversione diminuiscono del 20% per ogni secondo di ritardo nel caricamento. (Fonte: ThinkWithGoogle)
  • Pinterest ha aumentato le iscrizioni del 15% dopo aver ridotto i tempi di caricamento delle pagine di quasi il 40%. (Fonte: Pinterest Engineering on Medium)

Ecco alcuni modi in cui un CDN può contribuire a migliorare le prestazioni di un sito WordPress.

Riduce il TTFB

Abbiamo già detto che un CDN per WordPress può contribuire a ridurre la latenza accorciando la distanza fisica tra il server e i visitatori. Ma può anche contribuire a ridurre il tempo di trasmissione del primo byte (TTFB).

Questo parametro misura il tempo di attesa del browser prima di ricevere il primo byte di dati dal server. Più tempo ci vuole per ricevere i dati, più tempo ci vuole per visualizzare la pagina.

Un CDN può contribuire a ridurre il TTFB
Un CDN può contribuire a ridurre il TTFB

Un’idea sbagliata comune è che il TTFB sia calcolato dopo i tempi di ricerca del DNS. Tuttavia, il calcolo originale del TTFB nel networking include sempre la latenza di rete. Si tratta di un processo in tre fasi, quindi i ritardi e la latenza possono verificarsi in qualsiasi punto del percorso, aggiungendosi al TTFB totale.

Possono essere diverse le cause di un TTFB elevato, come ad esempio codice scadente o una cache mal configurata sul server host. Ma anche la distanza geografica è un problema.

Abbiamo eseguito due test per mostrare la differenza di TTFB con e senza Kinsta CDN (powered by Cloudflare). Abbiamo eseguito ogni test per 5 volte e poi abbiamo calcolato la media.

Test 1: TTFB senza CDN
Per prima cosa abbiamo eseguito un test Pingdom con il CDN di Kinsta disattivata. Ecco i risultati:

  • Il tempo di caricamento totale era di 1,45 s
  • Il TTFB medio era di circa 136 ms
TTFB prima di aggiungere un CDN
TTFB prima di aggiungere un CDN

Test 2: TTFB con CDN
Abbiamo quindi attivato il CDN di Kinsta ed eseguito nuovamente il test:

  • I tempi di caricamento totali sono scesi a 788 ms
  • Il TTFB medio è migliorato a 37 ms

Che differenza può fare un CDN!

Un’altra cosa fondamentale da notare è che abbiamo scelto la sede di Stoccolma per eseguire questo test. Perché? Perché volevamo mostrarvi il reale miglioramento che si può ottenere diminuendo la distanza fisica. C’è un POP CDN a Stoccolma, quindi i nostri contenuti vengono serviti da Stoccolma.

TTFB dopo l'aggiunta di un CDN
TTFB dopo l’aggiunta di un CDN

Consegna più Veloce con la Cache

Così come si può utilizzare la cache con il vostro host WordPress o con un plugin, anche i CDN utilizzano la cache. È uno dei modi in cui riescono a consegnare i file in modo così veloce.

Importante: Una volta che un CDN riceve una copia dei vostri file multimediali, questi devono essere richiesti una o due volte da un visitatore prima che vengano memorizzati nella cache del CDN. Un CDN inserisce un’intestazione HTTP nelle richieste “X-Cache”. Il file viene solitamente visualizzato come MISS alla prima o alla seconda richiesta, il che significa che non è ancora stato memorizzato nella cache.

CDN non memorizzato nella cache (MISS)
CDN non memorizzato nella cache (MISS)

Nelle richieste successive, viene visualizzato come un HIT, che ora viene memorizzato nella cache del vostro CDN. Rimarrà nella cache in base a vari fattori come le intestazioni ETag, le intestazioni expires o lo svuotamento manuale della cache del CDN.

CDN cached (HIT)
CDN cached (HIT)

Utilizzando un CDN come Kinsta CDN (Powered by Cloudflare), potete portare la cache a un livello superiore utilizzando il cosiddetto reverse proxy caching a pagina intera. Ciò comporta la memorizzazione nella cache di tutti i siti su un URL primario invece che su un dominio secondario.

Enormi Risparmi con la Compressione GZIP

I CDN di WordPress utilizzano anche GZIP, che è un formato di file e un’applicazione software utilizzata per la compressione e la decompressione dei file. La compressione GZIP viene attivata lato server (o sul server/POP del CDN) e riduce ulteriormente le dimensioni dei file HTML, fogli di stile e JavaScript.

Non funziona sulle immagini perché queste sono già compresse in modo diverso. Alcuni hanno riscontrato riduzioni fino al 70% grazie alla compressione. È una delle ottimizzazioni più semplici che si possano fare. E non preoccupatevi, questa funzione abilitata di default in tutti i CDN affidabili.

HTTP/2

Anche HTTP/2 è una delle caratteristiche principali di tutti i CDN per accelerare la consegna degli asset. Il miglioramento delle prestazioni è dovuto a diversi motivi, come ad esempio la capacità del protocollo di supportare un migliore multiplexing, il parallelismo, la compressione HPACK con codifica Huffman, l’estensione ALPN e il server push.

2. Larghezza di Banda a Costi Inferiori

Un altro vantaggio di un CDN è che può aiutare a scaricare CPU e risorse dal server di hosting (server di origine). Questo:

  • Evita che i picchi di traffico sovraccarichino il vostro host
  • Riduce i costi complessivi della larghezza di banda
  • Elimina le fluttuazioni delle tariffe della larghezza di banda dovute alla volatilità del traffico

L’ultima cosa che vorreste è che qualcosa diventi virale e che vi ritroviate con una bolletta costosa da parte del vostro host o con un addebito eccessivo.

Un altro modo in cui un CDN permette di ridurre i costi è quello di fornire un modo semplice per attivare la protezione hotlink. Si tratta di limitare i referrer HTTP e di impedire ad altri di incorporare le vostre risorse (ad es. le immagini: abbiamo un tutorial su come proteggere le vostre immagini) su altri siti web.

Alcuni di voi avranno sentito parlare del fiasco dell’Huffington Post. Un autore dell’Huffington Post ha copiato e incollato delle immagini dal sito web The Oatmeal, il che ha generato una fattura di 1.000 dollari da parte di AWS che è stata inviata al proprietario del sito The Oatmeal. Il proprietario di The Oatmeal ha finito per sostituire le immagini in modo che i lettori dell’articolo dell’Huffington Post potessero vederle.

Hotlink protection
Protezione Hotlink

Ecco perché è sempre fondamentale attivare la protezione hotlink. In caso contrario, potreste ritrovarvi con una bolletta spropositata.

3. Alta Disponibilità e Scalabilità

I CDN offrono un’elevata disponibilità e scalabilità. Dato che i contenuti replicati sono accessibili attraverso più POP in diverse località geografiche, il traffico web viene instradato dinamicamente verso un altro server se uno di essi si guasta. Inoltre, non c’è bisogno di preoccuparsi della scalabilità perché i provider di CDN sono progettati con questo obiettivo. Un CDN può evitare che il vostro sito web vada in crash se utilizzate un host condiviso di piccole dimensioni, perché è il CDN a gestire la maggior parte del carico.

4. Vantaggi SEO

Per Google, la velocità del sito è un fattore di ranking già dal 2010, quindi non è un segreto che un sito più veloce possa risultare più performante. Anche se non c’è modo di sapere quanto peso viene dato alla velocità, si può tranquillamente supporre che sia uno dei fattori più critici in quanto influisce sull’esperienza dell’utente.

Brian Dean ha analizzato il primo milione di domini per verificare la relazione tra la velocità del sito e il posizionamento su Google e ha trovato una correlazione positiva. Anche se questi risultati sono quasi impossibili da dimostrare, potete essere certi che avere un sito web più veloce non potrà che aiutarvi su Google. In breve, Google premia i siti veloci.

Velocità del sito - Classifica Google
Velocità del sito – Classifica Google

Oltre alla velocità delle pagine del sito, un CDN aiuta ad aumentare la velocità di crawl dei contenuti multimediali, come le immagini, correlate all’indicizzazione nella ricerca per immagini di Google.

5. Sicurezza Aggiuntiva

Molti CDN offrono un livello di sicurezza aggiuntivo permettendo di implementare firewall per applicazioni web (WAF) e quelli che alcuni chiamano Origin shields. Questi possono:

  • Mitigare gli attacchi DDoS di tutte le forme e dimensioni, compresi quelli che hanno come obiettivo i protocolli UDP e ICMP
  • Bloccare gli attacchi SYN/ACK, l’amplificazione DNS e gli attacchi Layer 7
  • Mettere il sito dietro un proxy, che nasconde l’indirizzo IP di origine, anche se non è a prova di bomba

Date un’occhiata al nostro caso di studio su come fermare un attacco DDoS. Abbiamo avuto un cliente con un piccolo sito di ecommerce con Easy Digital Downloads, che ha ricevuto oltre 5 milioni di richieste per una singola pagina in 7 giorni.

Il sito in media generava solo 30-40 MB al giorno di larghezza di banda e un paio di centinaia di visitatori al giorno. Ma è passato all’improvviso a 15-19 GB di trasferimento dati al giorno! Si tratta di un aumento del 4650%. E Google Analytics non ha rilevato traffico aggiuntivo. Non è una buona cosa.

DDoS attack
Attacco DDoS

Il cliente ha implementato il web application firewall di Sucuri sul proprio sito e tutte le richieste e la larghezza di banda sono immediatamente diminuite (come si vede qui sotto) e da allora non c’è stato più alcun problema. Si tratta quindi di un buon investimento e di un risparmio di tempo se vi imbattete in problemi come questi.

I CDN offrono anche altre funzioni di sicurezza come i token sicuri, che permettono di generare link protetti con un tempo di scadenza. Una volta scaduto, gli utenti non possono più accedere a quel contenuto.

Speed Test del CDN: Con CDN e Senza CDN

Invece di limitarci a illustrare i vantaggi di un CDN per WordPress, abbiamo fatto qualche test per mostrarvi i risultati.

  • Abbiamo eseguito 5 test da 4 diverse postazioni di prova con un CDN abilitato e poi senza CDN.
  • Il sito è ospitato su Kinsta e utilizza il CDN gratuito di Kinsta (alimentato da Cloudflare).
  • La posizione fisica del server è in Iowa, USA.

Importante: quando eseguite uno speed test del vostro CDN, eseguitelo diverse volte in modo che i contenuti multimediali vengano memorizzati nella cache. Come abbiamo detto in precedenza a proposito della cache del CDN, l’intestazione X-Cache HTTP mostrerà un “HIT” una volta che il file è stato memorizzato nella cache. Se non viene memorizzato nella cache, mostrerà un “MISS”. Se non lo fate correttamente, potrebbe sembrare che il CDN non migliori la velocità del vostro sito quando non avete creato prima la cache.

Senza CDN (Dallas, Texas, USA)

Abbiamo eseguito 5 test Pingdom utilizzando un server a Dallas senza CDN. Abbiamo poi fatto la media.

Test senza CDN con server di Dallas (fonte: Pingdom)
Test senza CDN con server di Dallas (fonte: Pingdom)

Senza CDN (Melbourne, Australia)

Abbiamo poi eseguito 5 test Pingdom utilizzando un server di Melbourne, in Australia, senza CDN. È stata fatta poi la media.

Test senza CDN con un server in Australia (fonte: Pingdom)
Test senza CDN con un server in Australia (fonte: Pingdom)

Senza CDN (San Jose, California, USA)

Abbiamo poi eseguito 5 test Pingdom senza CDN da San Jose, California, e abbiamo preso la media.

Test senza CDN dal server di San Jose (fonte: Pingdom)
Test senza CDN dal server di San Jose (fonte: Pingdom)

Senza CDN (Stoccolma, Svezia)

Abbiamo eseguito 5 test Pingdom senza CDN da Stoccolma, in Svezia, e abbiamo calcolato la media.

Test senza CDN con un server in Svezia (fonte: Pingdom)
Test senza CDN con un server in Svezia (fonte: Pingdom)

Con CDN (Dallas, Texas, USA)

Per un confronto, abbiamo eseguito 5 test Pingdom con il CDN di Kinsta attivo da un server di Dallas, Texas. Poi è stata calcolata la media.

Test con il CDN di Kinsta su un server di Dallas (fonte: Pingdom)
Test con il CDN di Kinsta su un server di Dallas (fonte: Pingdom)

Con CDN (Melbourne, Australia)

Abbiamo poi eseguito 5 test Pingdom con il CDN di Kinsta da un server di Melbourne, Australia, e abbiamo calcolato la media.

Test con CDN dall'Australia (fonte: Pingdom)
Test con CDN dall’Australia (fonte: Pingdom)

Con CDN (San Jose, California, USA)

Abbiamo eseguito quindi 5 test Pingdom con un CDN utilizzando un server di San Jose, California, e abbiamo calcolato la media.

Test con CDN con un server di San Jose (fonte: Pingdom)
Test con CDN con un server di San Jose (fonte: Pingdom)

Con CDN (Stoccolma, Svezia)

Abbiamo eseguito 5 test Pingdom per un server di Stoccolma con un CDN attivo. Abbiamo quindi preso in considerazione la media.

Con test CDN utilizzando un server in Svezia (fonte: Pingdom)
Con test CDN utilizzando un server in Svezia (fonte: Pingdom)

I Risultati

Diamo ora un’occhiata ai risultati per capire quanto un CDN influisca sui tempi di caricamento complessivi.

Speed test del CDN a confronto
Speed test del CDN a confronto
  • Dallas, Texas, USA: riduzione dell’8,11% del tempo di caricamento totale con un CDN.
  • San Jose, California, USA: diminuzione del 33,02% del tempo di caricamento totale con un CDN
  • Melbourne, Australia: Diminuzione del 54,19% del tempo di caricamento totale con un CDN.
  • Stoccolma, Svezia: Diminuzione del 54,7% del tempo di caricamento totale con un CDN.

Il CDN ha prodotto tempi di caricamento delle pagine leggermente più veloci sia per il sito di Dallas che per quello di San Jose. Ma se si osservano i test in Australia, si nota un’enorme differenza nei tempi di caricamento. Questo è dovuto alla posizione geografica del server di prova.

Il server di prova di Kinsta si trova in Iowa, quindi i dati non devono percorrere molta strada per essere caricati senza un CDN da Dallas e San Jose. Per l’Australia, invece, è la distanza a compromettere i tempi di caricamento.

Attivando il CDN, i contenuti e i media vengono caricati da un POP CDN di Kinsta a Sydney, in Australia, con tempi di download molto più rapidi. Lo stesso vale per Stoccolma, Svezia.

Ora, volete ridurre i tempi di caricamento del 50% e più in alcuni casi? La risposta dovrebbe essere sì!

Ho Bisogno di un CDN?

Riceviamo spesso questa domanda. Secondo la nostra esperienza, è una domanda che non dovrebbe essere fatta perché un CDN è vantaggioso in quasi tutti gli scenari, indipendentemente dalle dimensioni e dal traffico del sito.

Basti pensare a tutti i vantaggi che abbiamo elencato sopra. Il prezzo di solito non è più un fattore determinante, perché la maggior parte dei provider di CDN sono molto economici, o gratuiti come il CDN di Kinsta. Per non dire del fatto che i CDN contribuiscono a migliorare la SEO, ad aumentare la velocità di caricamento del sito, a migliorare l’esperienza utente e molto altro!

L’unico caso in cui potreste voler fare altri test è se servite i contenuti solo ai visitatori di una specifica località geografica.

Supponiamo, ad esempio, che gestiate un piccolo negozio con un sito web in Ontario, Canada. Forse non vi interessano i clienti che si trovano altrove. In questo caso, dovrete cercare di capire dove si trovano i POP di un provider CDN.

Se l’host del vostro server web si trova in Ontario, ma vi iscrivi a un provider CDN che ha il POP più vicino negli Stati Uniti, il vostro sito potrebbe rallentare. In questo caso, che è molto raro, potrebbe essere utile non utilizzare un CDN.

Provider di CDN Popolari

Sebbene esistano molti ottimi provider di CDN, Kinsta offre un CDN integrato nel suo servizio di hosting; è gestito da Cloudflare, è veloce, facile da attivare e completamente gratuito per gli utenti di Kinsta. Consigliamo di sfruttare l’integrazione gratuita di Cloudflare, ma sappiamo che alcuni proprietari di siti hanno bisogno di un CDN o di un proxy esterno per motivi specifici.

In questo caso, vi invitiamo a valutare altri CDN di alto livello, tutti compatibili con l’hosting di Kinsta (fate clic sui link per la documentazione relativa all’integrazione di Kinsta con ciascuno di essi):

Come Installare un CDN in WordPress

Ogni provider di CDN ha un proprio sistema di integrazione, ma per fortuna tutti supportano WordPress e ne rendono facile l’integrazione. Verificate la documentazione oppure chiedete al loro team di supporto se avete problemi.

Kinsta CDN

Siamo in collaborazione con Cloudflare, una rete di distribuzione dei contenuti abilitata a HTTP/2 e IPv6 con oltre 200 sedi, per consegnare le vostre risorse e i vostri contenuti multimediali in tutto il mondo. Le regioni attualmente servite includono America, Sud America, Europa, Africa, Asia e Australia.

Kinsta CDN
Kinsta CDN

Ecco come attivare il CDN di Kinsta. Si tratta di una procedura semplice, basta un solo clic all’interno del pannello di amministrazione MyKinsta.

Abilitare il CDN di Kinsta in MyKinsta.
Abilitare il CDN di Kinsta in MyKinsta.

Abbiamo anche un’incredibile area di analisi del sito dove vedere l’utilizzo della larghezza di banda, i file più richiesti, i codici di stato HTTP e molto altro.

All’interno del cruscotto di MyKinsta, è possibile visualizzare le statistiche a livello aziendale (aggregando i dati di tutti i siti) e a livello di sito specifico.

Statistiche a livello aziendale in MyKinsta.
Statistiche a livello aziendale in MyKinsta.
Statistiche a livello di sito in MyKinsta.
Statistiche a livello di sito in MyKinsta.

Cloudflare

Se utilizzate o siete interessati a Cloudflare per un sito non ospitato su Kinsta, abbiamo un tutorial approfondito su come installare Cloudflare su WordPress.

Tuttavia, tenete presente che tutti gli utenti dell’hosting Kinsta ricevono un CDN gratuito alimentato da Cloudflare, quindi è più semplice per i clienti di Kinsta, che non devono installarlo come componente separato.

Come parte della nostra integrazione con Cloudflare, Edge Caching salva la cache del vostro sito/pagina Kinsta in uno qualsiasi dei 260+ data center della rete globale di Cloudflare.

Edge Caching è incluso gratuitamente in tutti i piani Kinsta, non richiede un plugin separato e riduce il tempo necessario per servire l’HTML di WordPress nella cache di oltre il 50% (in media)!

CDN di Terze Parti

Se volete implementare un CDN da soli, consigliamo di utilizzare un sottodominio per i vostri contenuti multimediali e le vostre risorse, anziché l’URL casuale del provider.

Esempio: cdn.yourdomain.com.

In questo modo, il vostro sito avrà un branding migliore e non ci saranno problemi di indicizzazione.

Dopo aver configurato il CDN presso il provider, potete utilizzare un plugin gratuito per WordPress per collegare rapidamente le vostre risorse e copiarle automaticamente sul vostro provider CDN. Ecco il nostro elenco di plugin per implementare un CDN in WordPress.

I Migliori Plugin ed Estensioni per CDN

top CDN plugins

Questi plugin per CDN non attivano automaticamente un CDN sul vostro sito WordPress, ma collegano un provider CDN di terze parti (come Cloudflare, Fastly o Sucuri) al vostro sito WordPress, consentendo al CDN di accedere alle risorse del sito e di fornire i contenuti ai visitatori.

In generale, i migliori plugin WordPress per CDN semplificano la connessione, fornendo una soluzione con un solo clic invece di un’integrazione complicata.

Ecco i migliori plugin WordPress per un CDN:

  • Cloudflare: è la scelta giusta se utilizzate Cloudflare come provider CDN, soprattutto perché offre installazione con un solo clic, impostazione del firewall per le applicazioni web e uno strumento di ottimizzazione automatica della piattaforma, che velocizza notevolmente i siti grazie a oltre 250 data center veloci e affidabili. In alternativa, potete optare per Kinsta CDN, che è già alimentato da Cloudflare e non richiede l’installazione del plugin!
  • Bunny.net: sia provider di CDN che plugin WordPress, Bunny.net offre una rapida integrazione per sostituire i link e aggiungerli al vostro CDN. Le prestazioni migliorano rapidamente grazie alla configurazione HTTPS automatizzata, ai nomi host del CDN personalizzati e alla possibilità di escludere directory specifiche dal servizio del CDN.
  • LiteSpeed Cache: prima di ogni altra cosa, questo è un plugin per la cache. Ma è anche dotato di una cache CDN QUIC.cloud gratuita e potete collegarvi a qualsiasi provider CDN. Potrete migliorare le prestazioni del vostro sito grazie a un’ampia gamma di funzioni come la minificazione, l’ottimizzazione delle immagini e il lazy loading.
  • W3 Total Cache: Molti plugin di caching fungono anche da CDN per WordPress e W3 Total Cache non è da meno. Si integra con alcuni dei più popolari provider di CDN per aumentare immediatamente le prestazioni del vostro sito senza richiedere configurazioni complicate. W3 Total Cache invia al CDN elementi come i file multimediali e i file del tema, ma anche la cache e la compressione di questi file prima del loro utilizzo all’interno del CDN.
  • CDN Enabler: questo plugin riscrive tutti i vostri URL in modo che le risorse vengano servite dal vostro CDN esterno. Potete collegarvi a un account KeyCDN ed avere eliminazione della cache, miglioramenti delle prestazioni e altro ancora.

Indicizzazione delle Immagini con un CDN

Volete assicurarvi che Google continui a indicizzare le vostre immagini anche quando si passa a un CDN.

Gli utenti del plugin Yoast SEO dovranno aggiungere il seguente codice in fondo al file functions.php. Sostituite il dominio e il dominio del CDN con il vostro.

function wpseo_cdn_filter( $uri ) {

return str_replace( 'http://yourdomain.com', 'http://cdn.yourdomain.com', $uri );

}

add_filter( 'wpseo_xml_sitemap_img_src', 'wpseo_cdn_filter' );

Se non lo fate, le vostre immagini potrebbero essere deindicizzate (come si vede qui sotto). Potete sempre verificarlo voi stessi in Google Search Console.

Images not indexing
Immagini non indicizzate

Ma Google Search Console ha dei difetti e a volte non riporta le immagini indicizzate quando appaiono su Google. Un ottimo modo per verificare se le vostre immagini sono indicizzate è quello di andare su Google Image Search e inserire quanto segue: “site:https://yourdomain.com”

Controllare l'indicizzazione in Google Image Search
Controllare l’indicizzazione in Google Image Search

Importante: Non inserite l’URL del CDN. Anche se le immagini vengono servite dal CDN, dovrebbero comunque essere indicizzate sul vostro dominio principale.

Se le vostre immagini appaiono in Google Image Search, sono indicizzate correttamente.

Riepilogo

E questi sono tutti i vantaggi che potete ottenere utilizzando un CDN con WordPress. Garantirà un caricamento più veloce dei vostri contenuti multimediali in tutto il mondo, ridurrà il TTFB e diminuirà drasticamente i costi della larghezza di banda e il carico del server.

Non solo, ma potreste ottenere un miglioramento delle classifiche grazie a tempi di caricamento delle pagine più rapidi. E soprattutto, i vostri visitatori avranno un’esperienza utente migliore.

Il CDN HTTP/2 di Kinsta alimenta tutti i nostri piani di hosting. Avete qualche idea sull’utilizzo di un CDN? Ci piacerebbe leggere le vostre opinioni nella sezione dei commenti.

Salman Ravoof

Salman Ravoof is a self-taught web developer, writer, creator, and a huge admirer of Free and Open Source Software (FOSS). Besides tech, he's excited by science, philosophy, photography, arts, cats, and food. Learn more about him on his website, and connect with Salman on Twitter.