Il sito web è il volto della vostra azienda e gli utenti di internet vogliono che appaia quasi istantaneamente quando fanno clic. Infatti, la maggior parte degli utenti si aspetta che i siti web si carichino in non più di due secondi e un solo secondo di ritardo può portare a un enorme calo delle vendite.
Ve lo immaginate? Se un secondo o due possono fare una differenza così grande per i vostri profitti, cosa succederebbe se il vostro sito fosse del tutto inaccessibile? Se il sito è inattivo (o ci vuole un’eternità per caricarlo), potete dire addio alle vostre possibilità di ottenere delle vendite o dei lead. Per non parlare del fatto che è semplicemente orribile per il vostro brand.
Non si tratta solo di chi visita per la prima volta. Anche i più fedeli o i clienti abituali si irriteranno e andranno alla ricerca di un’alternativa. Non importa in quale settore si operi o cosa si venda, i clienti si rivolgeranno alla concorrenza. Questo è il motivo per cui è così importante prevenire i tempi di inattività del sito.
Your website is down and I’m too hungry to wait it out. Thanks for nothing 🙁
— Jamie Kleinberg (@JamieKleinberg) July 31, 2018
Oggi scopriremo perché i tempi di inattività sono un male per il vostro business, analizzeremo alcune delle principali ragioni per cui ciò accade da un punto di vista tecnico e cosa fare al riguardo come proprietari di un sito. Vi daremo anche alcuni suggerimenti per prevenirlo del tutto.
- Perché i tempi di inattività sono un danno per il vostro sito web?
- Le cause principali dei tempi di inattività dei siti web
- Come gestire i tempi di inattività del sito?
Perché i tempi di inattività sono un danno per il vostro sito web?
Alcuni potrebbero pensare che un’ora o due di inattività in un mese non sia poi così male. Ma vediamo cosa può succedere se il vostro sito va a picco inaspettatamente.
Il brand perde credibilità
Un sito web aziendale che continua ad andare in crash per tutto il tempo perde credibilità. Il vostro sito web è il posto giusto per fare una prima impressione positiva. I clienti troveranno difficile fidarsi di un’azienda che non riesce nemmeno a tenere in piedi il proprio sito web. Fidatevi di noi, lo sappiamo meglio di chiunque altro. 😉
It would be important then to repair the damage because those of us who use the service are losing customers' opportunities
— El Vulgarcillo Sarniento (@atomick7) September 20, 2018
La frequenza di crawl e le classifiche di ricerca ne soffrono
Se il vostro server è lento e impiega più di due secondi per recuperare un singolo URL, Google potrebbe limitare il numero di URL su cui esegue il crawl sul vostro sito web. In parole povere, a Google piace eseguire il crawl dei siti web veloci e di quelli che non generano errori. Inoltre, non dimenticate che i tempi di inattività o una risposta lenta del server si tradurrà in una frequenza di rimbalzo più alta. L’esperienza dell’utente è uno dei tanti fattori di ranking utilizzati da Google e un’alta frequenza di rimbalzo è indizio di una scarsa esperienza utente.
Per quel che riguarda la SEO, tutto ha un impatto, in un modo o nell’altro. Se avete lunghi periodi di inattività, il che non è raro sull’hosting condiviso su provider come Hostinger o SiteGround, il vostro posizionamento nei motori di ricerca potrebbe soffrire e dovrete faticare per rientrare nelle grazie di Google.
I profitti ne saranno colpiti
L’eCommerce è sicuramente una cosa a cui oggi tutti sono abituati, ma i clienti possono essere ancora un po’ diffidenti nell’effettuare acquisti online. Quindi, se il vostro sito è inattivo o lento durante le ore di punta, state dando ai visitatori una scusa per lasciare a metà dell’acquisto. Peggio ancora, se il vostro sito va giù quando un visitatore sta pensando di acquistare qualcosa, potete quasi star certi che i tempi di inattività incideranno sui vostri profitti con margini considerevoli.
Secondo Carbonite, i costi medi dei tempi di inattività al minuto per le piccole imprese vanno da 137 a 427 dollari al minuto. Se diamo un’occhiata a uno studio di Gartner sulle aziende più grandi, il costo medio dei tempi di inattività è di 5.600 dollari al minuto. E per Amazon, solo un secondo di tempo di inattività costa oltre 220.000 dollari. Ovviamente, tutto questo varierà in base al vostro business, ma ora avete chiaro il quadro, e non è buono.
Le cause principali dei tempi di inattività dei siti web
Un sito può bloccarsi o andare in crash per molti motivi. Di seguito ne illustreremo alcuni tra i più comuni.
Hosting di bassa qualità
Un web host di bassa qualità è una delle cause più comuni. Non ha senso investire nel design del sito, nell’UX, o nella velocità se il web host non è a posto.
Il più comune di questi è l’hosting condiviso. Tra gli host condivisi vi sono alcuni dei nomi più importanti del settore, come le aziende EIG come Bluehost e HostGator e provider come Siteground, GoDaddy, Media Temple, OVH, GreenGeeks e InMotion Hosting. Questi provider di solito utilizzano cPanel e addebitano tra i 3 e i 20 dollari al mese.
La ragione per cui l’hosting “condiviso” è un male è nel nome stesso. Questi provider tendono a sovraffollare i server e, anche se non lo sapete, il vostro sito condivide le risorse con più di 200 persone. Qualsiasi problema dovesse saltar fuori con gli altri siti può passare al vostro sito. Questo, a sua volta, ha un impatto sulle prestazioni e sul tempo di attività del sito.
Gli host condivisi si affidano agli upsell e ai componenti aggiuntivi per ottenere un profitto, non alla qualità dell’hosting che forniscono. Se volete saperne di più, date un’occhiata a questo articolo approfondito del nostro CFO sulle scioccanti verità sull’hosting WordPress a basso costo.
Sovraccarico di traffico
Volete diventare virali? Lo vogliamo tutti. Ma non sempre funziona come si vorrebbe. Ricordate quel famoso selfie agli Oscar? È stato ritwittato più di 3 milioni di volte in meno di 24 ore, facendo crollare il sito di Twitter e diventando la foto più twittata di tutti i tempi.
If only Bradley's arm was longer. Best photo ever. #oscars pic.twitter.com/C9U5NOtGap
— Ellen DeGeneres (@EllenDeGeneres) March 3, 2014
Un’affluenza di visitatori o un’attività anormalmente elevata può causare errori 500 sul vostro sito web o, peggio, un crash completo del sito. Scoprite come Kinsta ha aiutato DARTDrones a prepararsi a quello che chiamiamo l’effetto Shark Tank. La nostra infrastruttura può facilmente gestire migliaia di visitatori simultanei.
Molti host condivisi impongono dei limiti al vostro sito web in base ai processi del server, al numero di connessioni, all’utilizzo della CPU, alla memoria, alle richieste al database, ecc. Superare questi limiti durante un picco di traffico può far sì che il provider metta il vostro sito offline o vi sospenda temporaneamente. Devono farlo per proteggere tutti gli altri siti presenti sul server. Questo è il difetto dell’hosting condiviso. Questo si traduce in una perdita di entrate per ogni istante in cui il vostro sito è giù.
Da Kinsta non metteremo mai il vostro business offline. Per molti di voi, il vostro sito web è la principale fonte di reddito. Ecco perché se notiamo un problema, vi contatteremo in modo proattivo prima di fare qualsiasi cosa. Non dovete essere penalizzati per aver avuto successo, ed è per questo che noi limitiamo il vostro sito principalmente solo in base ai PHP worker (un approccio molto più logico).
I PHP worker stabiliscono il numero di richieste simultanee che il vostro sito può gestire in un dato momento. Per dirla in parole semplici, ogni richiesta non registrata per il vostro sito web è gestita da un PHP Worker.
Se si gestisce un blog o un sito WordPress prevalentemente statico che serve principalmente dalla cache, di solito non si ha nulla di cui preoccuparsi. Se invece si gestisce un sito di eCommerce, ad iscrizione o di una community, questi sono normalmente più pesanti in termini di risorse e hanno un sacco di contenuti non memorizzabili nella cache. È qui che il numero di PHP worker diventa molto importante. Date un’occhiata alle cose da fare e da non fare per l’hosting dei siti WordPress di affiliazione.
Tentativo di hacking o malware
Non tutte le attività sono attività “buone”. Un brusco aumento dei visitatori del sito non sempre significa che il vostro sito sia diventato improvvisamente la parola d’ordine in città. Si sa che bot cattivi e il traffico proxy fanno arrancare un sito.
Anche un attacco Distributed Denial of Service (DDoS) può provocare un’elevata attività e portare a un crash del sito. Allo stesso modo, tentativi di hacking possono rovinare il vostro sito web e renderlo indisponibile.
È importante prendere precauzioni come l’utilizzo della più recente versione di WordPress e l’aggiornamento dei plugin (e dell’ultima versione di PHP) non appena vengono rilasciate le nuove versioni. Si dovrebbe anche usare una password forte e cambiarla di tanto in tanto. Date un’occhiata alla nostra guida definitiva sulla sicurezza di WordPress.
Da Kinsta abbiamo molte funzioni di sicurezza per evitare che accada qualcosa di brutto ai vostri siti. Cose come il blocco degli IP in base alla geolocalizzazione, il blocco automatico degli IP che hanno più di 6 tentativi di login falliti, oltre ai firewall hardware, rendono difficile il passaggio degli hacker. Ma nella remota ipotesi che il sito venga compromesso, lo ripareremo gratuitamente!
Consigliamo anche di utilizzare un Web Application Firewall (WAF) professionale come Sucuri e Cloudflare per proteggere i vostri siti. Un WAF si posiziona tra il vostro sito e i server di Kinsta, impedendo al traffico malevolo di raggiungervi. Questo contribuisce a garantire che il sito rimanga sempre attivo, ed è anche un modo molto conveniente per mantenere sotto controllo le visite sul vostro piano di hosting.
Problemi legati al tema o ai plugin
La disponibilità di migliaia di temi e plugin è uno dei punti di forza di WordPress, ma a volte si trasforma in un punto debole.
Un tema o un plugin deve essere compatibile con la vostra versione di WordPress e con la tecnologia utilizzata sul vostro web host. Sfortunatamente, non importa quanto sia buono il plugin, un solo cattivo aggiornamento può mandar giù il vostro sito WordPress.
I problemi più comuni includono la schermata Bianca della morte e gli errori 500. Controllate sempre il vostro sito web subito dopo aver apportato una modifica. Nella maggior parte dei casi, gli aggiornamenti o le nuove installazioni si svolgono senza problemi, ma possono comunque verificarsi degli inconvenienti che non devono essere scoperti dai visitatori prima di voi.
Questo è esattamente il motivo per cui su Kinsta abbiamo backup automatici giornalieri, backup manuali e ambienti di staging. Avete aggiornamenti dei plugin? Clonate il vostro sito di produzione per lo staging con un semplice clic, eseguite tutti i vostri aggiornamenti e poi provate il sito. Se siete pronti, potete passare le modifiche in produzione.
Oppure utilizzate i nostri backup manuali. Eseguite un rapido backup del vostro sito prima di avviare gli aggiornamenti e, se incontrate un problema, riportatelo semplicemente alla versione precedente.
Potreste anche pensare di aspettare ad aggiornare i vostri plugin e temi fino a quando le nuove versioni non saranno uscite da un po’. Consigliamo di controllare i changelog per verificare che non ci sia nulla di poco sicuro. Gli aggiornamenti di sicurezza dovrebbero sempre essere eseguiti immediatamente.
Oltre alle nuove versioni e agli aggiornamenti che causano problemi, con i plugin e i temi si potrebbero avere anche problemi di prestazioni. Lo vediamo accadere spesso! Un esempio potrebbe essere un plugin che interroga un servizio esterno che si interrompe. Un altro potrebbe essere che il plugin non sia progettato correttamente per la velocità. Date un’occhiata al nostro articolo sull’analisi delle prestazioni di terze parti in WordPress.
Come gestire i tempi di inattività del sito?
Abbiamo già condiviso moltissimi suggerimenti pratici, ma scopriamo qualche altro modo per affrontare i tempi di inattività dei siti per garantire il più alto tasso di disponibilità possibile per il vostro sito.
Impostare il monitoraggio
Ci sono un sacco di monitor dell’uptime, sia gratuiti che premium. Potete usarli per monitorare il vostro sito e ricevere un avviso quando non funziona. Potrete quindi adottare misure correttive prima che sia troppo tardi. Qui di seguito ne consigliamo alcuni:
- updown.io (monitoraggio dei tempi di attività)
- downnotifier.com (monitoraggio dei tempi di attività)
- Uptime (monitoraggio dei tempi di attività e delle prestazioni)
- Pingdom (monitoraggio dei tempi di attività e delle prestazioni)
- Uptime Robot (monitoraggio dell’uptime)
- Freshping (monitoraggio dei tempi di attività)
- StatusCake (monitoraggio dei tempi di attività e delle prestazioni)
- ManageWP (monitoraggio dei tempi di attività e delle prestazioni)
Se siete clienti di Kinsta, monitoriamo per voi tutti i vostri siti. Controlliamo lo stato di ogni sito ogni 3 minuti. Ciò significa 480 controlli per ogni sito ogni giorno. Potete stare tranquilli sapendo che, se per qualche motivo il vostro sito web dovesse andar giù, il nostro team di supporto sarà probabilmente già sul pezzo!
Abbiamo anche una pagina di stato (ospitata intenzionalmente da una terza parte) che permette ai clienti di iscriversi e di essere automaticamente avvisati delle interruzioni di sistema che stanno avendo un impatto sul nostro sito web, sul cruscotto di MyKinsta o sulla nostra piattaforma di hosting.
Impostare una Pagina dei Tempi di Inattività
Se avete pianificato dei tempi di inattività o avete ancora accesso al vostro sito, dovreste impostare una pagina dei tempi di inattività. Questo permette di informare i visitatori che tornerete presto e non vedranno semplicemente una pagina vuota.
Una pagina di “manutenzione del sito” o “servizio non disponibile” con un breve messaggio dimostra che avete il controllo della situazione e aiuta a recuperare credibilità. Ecco alcuni buoni esempi.
Pagina dei tempi di inattività di Ahrefs
Pagina dei tempi di inattività di Mailchimp
Pagina dei tempi di inattività di Twitter
Oppure si può utilizzare un servizio di terze parti come Statuspage.io. Qui ci sono altri modi per estendere la modalità di manutenzione sul vostro sito.
Gestire i social media con stile
Ogni volta che qualcosa va storto, soprattutto quando ci sono tempi di inattività, i social media sono il primo posto dove vanno i clienti. Trovare nuovi modi per calmare le persone è diventata una nuova forma d’arte per i manager dei social media. A volte alleggerire l’atmosfera può aiutare. Ecco un ottimo esempio di come ScandiKitchen ha gestito l’interruzione del sito.
Our website is down. It’s a hosted server thing so we’re assured the tech folk are ON it. It happens. Sorry about that. This is someone else’s bad Monday. Back up soon, we hope. #gremlins pic.twitter.com/y6ynrJQ0c0
— ScandiKitchen (@Scanditwitchen) July 30, 2018
Un altro approccio è semplicemente scusarsi e cercare di offrire assistenza tramite altre piattaforme come i DM su Twitter.
We're sorry, our website is down. If your need is immediate please DM your policy # and along with your contact info so we may assist you. Thank you. Tenora
— Travelers (@AskTravelers) August 1, 2018
Qualunque cosa facciate, siate sempre aperti e trasparenti sui tempi di inattività del vostro sito web. Gli utenti dei social media possono sentire l’odore di una scusa a un miglio di distanza!
Scegliere un web host affidabile
Come già detto, un servizio di web hosting di bassa qualità è spesso il principale colpevole delle interruzioni del sito.
Naturalmente si consiglia sempre di scegliere un hosting per applicazioni, un hosting per database e un hosting WordPress gestito. Soprattutto se non si dispone del know-how tecnico o di un webmaster a tempo pieno per affrontare i problemi tecnici.
Quanto vale il vostro tempo? Gli host di buon livello non si occuperanno solo dei problemi lato server, ma il loro supporto tecnico sarà in grado di individuare il problema molto più rapidamente e di offrire soluzioni sul posto.
Grazie alla flessibilità di un’infrastruttura basata su container, alla gestione proattiva del carico da parte del nostro team di ingegneri e all’utilizzo di un provider di cloud best-in-class comn Google Cloud, siamo in grado di offrire una garanzia di uptime del 99,9% supportata da SLA. Ecco il perché Kinsta è diverso.
Migliorare la velocità e i tempi di caricamento del sito
Per quel che riguarda l’esperienza utente e l’ottimizzazione delle conversioni, ogni secondo è importante. Mentre lavorate per garantire un uptime vicino al 100% per il vostro sito web, dovete anche lavorare per migliorare la velocità del vostro sito.
Se ci vogliono più di 10 secondi per caricare, è praticamente come se fosse inattivo, perché la maggior parte dei visitatori cliccherà via molto prima che sia completamente caricato.
Se il pensiero di apportare modifiche per migliorare la velocità del sito da soli vi rende nervosi, consultate la nostra guida dedicata all’argomento per dissipare le vostre paure: Come Velocizzare il Vostro Sito WordPress (Guida definitiva)
E per chi è un po’ più esperto di tecnologia, abbiamo alcune guide più avanzate:
- Come Individuare le Cause della Riduzione delle Prestazioni di WordPress con New Relic
- Debug delle Prestazioni di WordPress
- Come Ripulire la Tabella wp_options e i Dati Caricati Automaticamente
Eseguire backup regolari
Potete fare tutto ciò che è in vostro potere per prepararvi, ma probabilmente a un certo punto registrerete ancora tempi di inattività del sito. A volte, è solo la sorte. L’imprevisto può accadere in qualsiasi momento, quindi è importante avere sempre i backup pronti all’uso!
Fortunatamente, fare backup regolari è estremamente facile con WordPress. La maggior parte dei servizi di hosting fornisce questo servizio e ci sono un sacco di plugin WordPress di backup per automatizzare il processo.
Avere un backup vi assicura che il vostro sito web tornerà attivo e funzionante in pochissimo tempo.
Riepilogo
A volte le interruzioni del sito sono inevitabili. Ecco perché è importante essere preparati e disporre degli strumenti e dei servizi adeguati per essere sicuri di tornare operativi il più velocemente possibile.
Questo non solo vi impedirà di perdere denaro, ma migliorerà l’impressione generale che farete sui visitatori e i potenziali clienti.
Ci siamo persi qualcosa di importante? Cosa avete fatto per ridurre i tempi di inattività del vostro sito web?
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