È il momento di rilanciare il vostro sito e-commerce o metterne online uno nuovo di zecca? Si tratta di una sfida entusiasmante perché l’e-commerce apre enormi opportunità di crescita per le aziende di vendita al dettaglio. La presenza online può essere la chiave del proprio successo o una scelta necessaria per sopravvivere alla concorrenza internazionale.

L’e-commerce consente di commercializzare prodotti locali di eccellenza in tutto il mondo senza l’intermediazione della distribuzione, dà la possibilità di realizzare strategie di marketing avanzate, come campagne pubblicitarie mirate e campagne sui social media, e di sfruttare gli strumenti di intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza operativa, l’esperienza del cliente e le strategie di marketing.

Tuttavia, il lancio di un sito di e-commerce richiede un’attenta pianificazione strategica e organizzativa, un’analisi approfondita dei costi e dei benefici, di punti di forza e debolezza, minacce e opportunità.

E non è tutto. Per avere successo con un e-commerce, c’è bisogno di un sito web moderno, veloce e sicuro che sia in grado di supportare l’attività. Un sito di e-commerce di successo deve offrire un’esperienza di acquisto fluida, rispettare le normative internazionali sulla privacy, come il GDPR, garantire transazioni sicure e accompagnare i clienti attraverso il funnel di vendita fino al punto di acquisto.

Deve essere ottimizzato per la SEO, scalabile quando necessario, flessibile e facilmente gestibile, in modo che possiate concentrarvi sulla vostra attività senza perdere tempo e risorse in questioni tecniche.

Non è un compito facile, ma un sito di e-commerce può offrire grandi opportunità di crescita per un’azienda.

In sintesi, le tre aree da considerare quando si progetta un sito web di e-commerce sono le prestazioni, la sicurezza e la funzionalità.

Per questo motivo abbiamo creato una raccolta dei nostri migliori consigli sull’ottimizzazione dell’e-commerce suddivisi in tre articoli, ognuno dei quali si concentrerà su una di queste tre aree.

Questo primo articolo prende in considerazione le prestazioni, con una lista di 10 best practice per ottimizzare un sito di e-commerce in termini di velocità e prestazioni.

Nei due articoli successivi ci concentreremo sulla sicurezza del sito e sulle funzionalità del servizio di hosting, soffermandoci sui vantaggi che un hosting ottimizzato per l’e-commerce può garantire.

Pronti a scoprire cosa serve per lanciare un sito e-commerce di successo e partire alla conquista dei mercati internazionali? Continuate a leggere!

Da dove iniziare per lanciare un sito di e-commerce moderno

Un moderno sito di e-commerce deve avere diverse caratteristiche tecniche e funzionali che favoriscano l’interazione dell’utente con il sito, garantendo un’esperienza di navigazione e di acquisto ricca e piacevole.

Da un punto di vista tecnico, un sito di e-commerce deve essere ottimizzato per le prestazioni e la sicurezza. Deve essere facile da gestire per un team e facilmente scalabile.

La realizzazione di un sito web con queste caratteristiche richiede un’infrastruttura all’avanguardia, un Content Delivery Network di livello enterprise, funzioni avanzate per sviluppatori, un sistema di backup efficiente e facile da usare e un servizio di assistenza veloce e competente.

Quindi, il primo passo da fare per lanciare un sito di e-commerce è capire dove trovare i servizi e gli strumenti necessari. Si tratta di scegliere il fornitore dell’infrastruttura di hosting. Le opzioni sono quasi infinite. Si può scegliere di gestire i server assumendo un amministratore di sistema, oppure optare per una soluzione completamente gestita, come Wix o Shopify.

La prima soluzione, ovvero la gestione interna del server, offre la massima flessibilità e possibilità di personalizzazione. Tuttavia richiede risorse considerevoli e tecnici qualificati. Di solito, questa è una soluzione adottata dalle grandi aziende.

La seconda soluzione, una piattaforma completamente gestita, ha il vantaggio di una grande facilità d’uso ma non garantisce la flessibilità tecnica e operativa che un’azienda potrebbe richiedere. Inoltre, con la crescita dell’azienda, possono sorgere costi imprevisti.

A metà strada tra questi due estremi, ci sono soluzioni basate su una piattaforma open-source combinata con un servizio di hosting che fornisce le funzionalità necessarie per l’e-commerce.

Per approfondire le differenze tra alcune delle opzioni disponibili, ecco i nostri articoli di confronto:

Pagina del plugin WooCommerce su WordPress.org
Pagina del plugin WooCommerce su WordPress.org

Kinsta offre un hosting di alto livello per i siti di e-commerce. La nostra infrastruttura è ottimizzata per garantire prestazioni, sicurezza e facilità d’uso dei siti WordPress, insieme ai più popolari plugin di e-commerce, WooCommerce e Easy Digital Downloads. Abbiamo una tecnologia a container isolati costruita su Google Cloud Platform che sfrutta la potenza della rete di Cloudflare per garantire il massimo delle prestazioni e della sicurezza.

Questa è la soluzione tecnica che consigliamo a chiunque si ponga la domanda: qual è la migliore infrastruttura di hosting per un moderno sito di e-commerce?

Cominciamo con le prestazioni dell’e-commerce!

10 best practice per ottimizzare le prestazioni di un sito di e-commerce

Secondo recenti ricerche sui tassi di conversione degli e-commerce, il principale fattore di successo di un sito web di e-commerce risiede nella velocità di caricamento delle pagine. Un sito e-commerce che si carica in 1 secondo ha un tasso di conversione 2,5 volte superiore rispetto a un sito che si carica in 5 secondi.

Inoltre, le pagine che si caricano in 1 secondo hanno un tasso di conversione medio di circa il 40%. Se il tempo di caricamento aumenta a 2 secondi, il tasso di conversione scende al 34%. A 3 secondi, il tasso di conversione è del 29% e raggiunge il minimo a 6 secondi.

L’analisi suggerisce di ottimizzare l’e-commerce per una velocità di caricamento compresa tra uno e due secondi.

Come si può raggiungere questo livello di prestazioni? L’ottimizzazione delle prestazioni è un processo di miglioramento continuo che interessa diverse aree di un sito web. Il suo valore strategico è particolarmente evidente per l’e-commerce, che in genere consuma maggiori quantità di risorse.

Per aiutare i proprietari di e-commerce a ottimizzare le prestazioni dei loro siti web, abbiamo stilato una checklist essenziale delle ottimizzazioni necessarie per migliorare le prestazioni e la velocità delle pagine.

In breve, quali sono i fattori chiave da considerare per ottimizzare le prestazioni di un sito e-commerce? Tuffiamoci in questa lista!

1. Scegliere un’infrastruttura di hosting e uno stack tecnico all’avanguardia

Quando scegliete un servizio di hosting per il vostro sito e-commerce, è fondamentale conoscere lo stack tecnologico che offre.

La prima decisione riguarda il tipo di servizio di hosting. Esistono diversi tipi di hosting web, che differiscono notevolmente in termini di infrastruttura e servizi:

  • Hosting condiviso
  • Hosting dedicato
  • Hosting VPS
  • Hosting cloud
  • Hosting WordPress gestito

Poiché è indispensabile garantire le massime prestazioni al vostro e-commerce, l’infrastruttura deve essere ad alta velocità. Questo esclude l’hosting condiviso che, per quanto possa essere economico (o addirittura gratuito), non garantisce gli standard minimi di prestazioni e sicurezza di cui un sito di e-commerce non può fare a meno per avere successo sul mercato.

Un servizio di hosting dedicato basato su VPS può essere altamente personalizzato e ottimizzato per le prestazioni. Tuttavia, richiede competenze da SysAdmin, che potrebbero essere troppo costose per una piccola o media impresa. Un servizio di cloud hosting può garantire prestazioni e sicurezza per un moderno sito di e-commerce e potrebbe non richiedere competenze tecniche avanzate.

È facile trovare fornitori di servizi di hosting WordPress e WooCommerce gestiti se si lavora con WordPress. Ciò significa che non dovrete occuparvi della configurazione e dell’ottimizzazione del server e che avrete a disposizione un servizio di assistenza specializzato e un’installazione e manutenzione del sito semplificate.

È inoltre necessario fornire al sito web uno stack tecnico all’avanguardia. La maggior parte degli host web fornisce uno stack basato sul server web Apache e su MySQL. Tuttavia, potreste prendere in considerazione uno stack tecnologico più moderno e performante, come Nginx e MariaDB.

Infrastruttura di hosting e stack tecnico di Kinsta

Noi di Kinsta crediamo di aver creato la migliore e più veloce soluzione di hosting WordPress gestito oggi disponibile su Google Cloud Platform.

Regioni di Google Cloud
Regioni di Google Cloud (Fonte: Google)

Forniamo VM ottimizzate per il calcolo C3D e C2 su tutti i piani, da Single 35k a WP 60 e oltre, nelle regioni in cui sono disponibili. Sfruttiamo anche la rete di livello Premium a bassa latenza di Google, disponibile per tutti i nostri clienti senza costi aggiuntivi.

Rete Google Cloud
Rete Google Cloud (Fonte: Google)

Inoltre, abbiamo costruito uno stack tecnico solido e veloce basato su Nginx, MariaDB, PHP 8.4, container LXD e la nostra integrazione di Cloudflare Enterprise. Questo stack è disponibile per tutti i nostri clienti, indipendentemente dai loro piani.

Date un’occhiata a questo articolo per scoprire perché Kinsta è l’host WordPress gestito più veloce.

2. Usare le versioni PHP supportate

Secondo W3Techs, ad agosto 2024,

PHP è utilizzato dal 76,1% di tutti i siti web di cui conosciamo il linguaggio di programmazione lato server.

La versione 7 è utilizzata dal 52,6% di tutti i siti web che utilizzano PHP, la versione 8 dal 33,0% e la versione 5 dal 14,2%.

Se gestite un sito web di e-commerce, dovete sapere quale versione PHP utilizza il vostro sito e perché dovreste preferire una versione supportata.

In breve, il PHP ha un ciclo di vita di rilascio e ogni versione principale è in genere supportata per due anni. Le versioni supportate sono le uniche che ricevono aggiornamenti sulle prestazioni e sulla sicurezza, quindi l’utilizzo di una versione non supportata di PHP comporta una riduzione delle prestazioni e un aumento delle vulnerabilità di sicurezza rispetto alle versioni supportate.

Ad agosto 2024, le versioni di PHP ufficialmente supportate saranno PHP 8.1, 8.2 e 8.3.

Versioni PHP supportate
Versioni PHP supportate (Fonte PHP.net)

Abbiamo eseguito i nostri test di velocità con PHP 8.1, 8.2 e 8.3 e diversi CMS e framework e abbiamo scoperto che PHP 8.3 si è dimostrato la versione PHP più veloce, fornendo un aumento delle prestazioni fino al 52,20% ai CMS e framework testati.

Versioni PHP su Kinsta

Su Kinsta forniamo solo versioni PHP supportate. Attualmente supportiamo PHP 7.4, 8.0, 8.1, 8.2, 8.3, 8.4.

È possibile cambiare rapidamente e facilmente la versione PHP del proprio sito WordPress in MyKinsta. Accedete alla sezione di configurazione del sito WordPress e selezionate Strumenti dal menu di sinistra. Qui troverete diversi strumenti disponibili per i nostri clienti. Scorrete la pagina e cercate Motore PHP. Cliccate sul pulsante Modifica e selezionate la versione PHP necessaria per il vostro sito web.

Modificare il motore PHP in MyKinsta
Modificare il motore PHP in MyKinsta

3. Sfruttare la cache per migliorare le prestazioni

La cache è una porzione di memoria utilizzata per memorizzare copie di risorse che possono essere servite in caso di richieste future senza dover scaricare nuovamente la pagina completa. Esistono diversi tipi di cache, ognuno con uno scopo specifico, ma quelli che ci interessano qui sono la cache del browser e la cache di WordPress.

Ogni risposta del server deve fornire le intestazioni HTTP corrette in modo che il browser sappia per quanto tempo mettere in cache una copia della risorsa richiesta. Questo avviene impostando gli header ETag e Expires nella richiesta HTTP.

WordPress ha il suo sistema di cache. L’oggetto WP_Object_Cache permette di ridurre il numero di richieste al database: “L’Object Cache memorizza tutti i dati della cache e rende disponibili i contenuti della cache utilizzando una chiave, che viene utilizzata per nominare e successivamente recuperare i contenuti della cache”

Gli utenti di WordPress possono installare un plugin di cache per WordPress di terze parti. Strumenti come W3 Total Cache e WP Super Cache permettono di gestire la cache di WordPress in modo granulare. Possono essere molto utili se optate per una soluzione di hosting condiviso o quando l’host web non fornisce soluzioni di gestione della cache più efficienti.

Questi strumenti sono complicati da configurare e possono richiedere conoscenze che non tutti i proprietari di siti hanno. In breve, vi serve un modo semplice per gestire la cache.

Plugin per la cache nella libreria dei plugin di WordPress
Plugin per la cache nella libreria dei plugin di WordPress

Per quanto riguarda l’e-commerce, potreste anche voler escludere dalla cache pagine specifiche, come “il mio account” e il checkout. Questo è fondamentale per garantire ai clienti del vostro sito web un’esperienza di acquisto impeccabile. Ma come fare?

Gestione della cache su Kinsta

Gestire la cache può essere complicato, soprattutto se non si hanno competenze tecniche. Su Kinsta, invece, la gestione della cache è semplice e tutte le impostazioni sono comodamente raccolte in un’unica sezione della dashboard MyKinsta.

La differenza principale tra la cache di Kinsta e i plugin WordPress di terze parti è che la cache di Kinsta funziona a livello di server.

In MyKinsta, andate su Siti WordPress e selezionate il vostro sito web. Nella pagina delle impostazioni del sito, cliccate sulla voce di menu Cache a sinistra e selezionate la scheda Cache del server. Qui potete cancellare la cache e modificare la scadenza della cache.

Modificare la scadenza della cache in MyKinsta
Modificare la scadenza della cache in MyKinsta

I plugin di caching non sono consentiti su Kinsta, il che sembra una contraddizione rispetto a quanto detto nella sezione precedente. Tuttavia, questo è dovuto al fatto che Kinsta si occupa della cache sul server per voi, offrendo così prestazioni migliori e una gestione più semplice.

In particolare per i siti web WooCommerce e EDD, Kinsta bypassa automaticamente la cache quando vengono rilevati i cookie di woocommerce_items_in_cart o edd_items_in_cart. In questo modo l’esperienza di acquisto di tutti i vostri clienti sarà più fluida.

Gli utenti di Kinsta possono anche gestire la cache direttamente dalla loro dashboard di WordPress grazie al plugin Kinsta MU, che viene installato automaticamente su tutti i nuovi siti WordPress ospitati da Kinsta.

Impostazioni del plugin WordPress Kinsta MU
Impostazioni del plugin WordPress Kinsta MU

Nella schermata della cache di Kinsta, potete eseguire le seguenti azioni:

  • Svuota tutte le cache
  • Svuota la cache del sito
  • Svuota la cache degli oggetti
  • Svuota la cache CDN
  • Aggiungi URL personalizzati da eliminare
  • Abilita/disabilita l’autopurge

Il plugin per la cache di Kinsta offre anche un pulsante nella barra di amministrazione che permette di svuotare:

  • Tutta la cache
  • Cache del server (alias cache a pagina intera)
  • Cache degli oggetti
  • Cache CDN

Un altro tipo di cache è la cache CDN. Continuate a leggere per saperne di più.

4. Utilizzare una rete di distribuzione dei contenuti

Un CDN è una rete di server che memorizza risorse statiche come immagini, script e fogli di stile in modo che possano essere consegnate agli utenti del sito dalla posizione geografica più vicina.

Un CDN fornisce in genere servizi e funzionalità che possono migliorare in modo significativo le prestazioni e la sicurezza di un sito web. Per quanto riguarda le prestazioni, può aiutarvi con i seguenti aspetti:

  • Ridurre la latenza di rete e il tempo di caricamento complessivo di un sito web
  • Ridurre il time to first byte (TTFB)
  • Sfruttare tecnologie di caching all’avanguardia
  • Ridurre le dimensioni delle pagine con un servizio di compressione dei dati come GZIP o Brotli e l’ottimizzazione automatica delle immagini
  • Ridurre i costi della larghezza di banda
  • Migliorare la scalabilità
  • Migliorare la SEO

Kinsta CDN

Kinsta offre un’integrazione gratuita del CDN di Cloudflare su tutti i piani di hosting. Ciò significa che potrete usufruire delle funzionalità di Cloudflare per le aziende in modo completamente gratuito, indipendentemente dal vostro piano.

Cloudflare fornisce un servizio di caching delle risorse statiche che può aumentare in modo significativo le prestazioni dei siti e-commerce. Questo è particolarmente utile quando il vostro pubblico di riferimento è distribuito su un’ampia area geografica.

Grazie alla nostra integrazione con Cloudflare, possiamo fornire a tutti i nostri clienti, indipendentemente dal loro piano, le seguenti funzionalità aziendali:

Con Kinsta, potrete sfruttare tutte queste funzionalità abilitando il CDN di Cloudflare nella sezione Cache della dashboard MyKinsta, dove potrete gestire l’Edge Caching e la Cache CDN.

Potete attivare le funzioni Mobile cache, Svuota cache e Svuota cache URL dalla scheda Edge Caching.

Opzioni di Edge Caching in MyKinsta
Opzioni di Edge Caching in MyKinsta

Nella scheda CDN, potete svuotare la cache CDN, ottimizzare le immagini ed escludere file specifici dalla cache CDN.

Opzioni della cache CDN in MyKinsta
Opzioni della cache CDN in MyKinsta

5. Ottimizzare le immagini

L’ottimizzazione delle immagini è fondamentale per la velocità delle pagine. Ottimizzare le immagini non è complicato per i principianti, ma sono necessarie alcune conoscenze di base.

È possibile ottimizzare le immagini in diversi modi. Innanzitutto, è necessario individuare il formato di immagine che meglio si adatta alle caratteristiche dell’immagine. Oltre ai tradizionali formati JPEG, PNG e GIF, i formati di immagine ottimizzati per il web, come WebP e Avif, offrono alti livelli di compressione e una qualità superiore. WordPress supporta entrambi i formati, quindi siete liberi di utilizzarli sul vostro sito e-commerce.

Supporto del formato AVIF
Supporto del formato AVIF (Fonte: caniuse)

Una volta scelto il formato d’immagine giusto, potete passare alla compressione. Esistono due tipi di compressione delle immagini: lossy e lossless. La compressione lossy è più efficace per ridurre le dimensioni dei file. Tuttavia, dovete considerarne la perdita di informazioni e, quindi, la riduzione della qualità dell’immagine.

Se la qualità dell’immagine è fondamentale per il vostro sito web, la compressione lossless potrebbe essere la scelta giusta, anche se il risparmio di dimensioni potrebbe essere insignificante. Per comprimere le immagini senza perdita di informazioni, avrete bisogno di strumenti come FileOptimizer o ImageOptim per WordPress o di un software di editing fotografico come Photoshop. Un’altra opzione è la compressione Gzip.

Ottimizzare le immagini con Kinsta

Grazie alla nostra integrazione con Cloudflare, Kinsta offre l’ottimizzazione gratuita delle immagini. Ciò significa che le vostre immagini PNG, GIF e JPEG vengono convertite automaticamente nel formato WebP per migliorare la velocità e le prestazioni del vostro sito web senza dover ricorrere a plugin di terze parti.

Potete attivare l’ottimizzazione automatica delle immagini in MyKinsta alla voce Cache > CDN > Ottimizzazione immagini.

Ottimizzazione delle immagini in MyKinsta
Ottimizzazione delle immagini in MyKinsta

Cliccate sul pulsante Impostazioni nel riquadro Ottimizzazione immagine e selezionate il tipo di ottimizzazione che desiderate.

Ottimizzazione dell'immagine in MyKinsta
Ottimizzazione dell’immagine in MyKinsta

6. Ridurre le dimensioni delle risorse HTML, CSS e JavaScript

È possibile ridurre la quantità di dati che il browser scarica per rendere una pagina sullo schermo attraverso la minificazione, la compressione e la cache delle risorse HTML, CSS e JavaScript.

La minificazione del codice è il processo di rimozione dei caratteri non necessari dal codice sorgente. I commenti e gli spazi bianchi sono utili nello sviluppo, ma il browser non ne ha bisogno per renderizzare la pagina. Con la minificazione del codice, potete ridurre le dimensioni delle risorse HTML, CSS e JS fino al 50% o più.

Vale la pena notare, tuttavia, che Cloudflare ha recentemente annunciato la deprecazione della funzione di minificazione automatica:

I motivi per cui intendiamo rimuovere questa funzione sono molteplici, ma si riducono al fatto che si tratta di una funzione di performance utilizzata per ridurre il peso della pagina e che non è efficiente come altri progetti su cui Cloudflare sta lavorando, come il miglioramento della compressione.

Grazie alla compressione potete ridurre le dimensioni dei file trasmessi per aumentare la velocità delle pagine e utilizzare meno larghezza di banda. La compressione GZIP permette di comprimere un insieme di dati grezzi senza perdita di informazioni. Qualsiasi tipo di file può essere compresso, ma GZIP funziona meglio con risorse basate sul testo come HTML, CSS e JS. Un altro tipo di compressione è Brotli, più recente e più efficace di GZIP e supportato da tutti i principali browser.

Supporto di Brotli nei browser moderni
Supporto di Brotli nei browser moderni (Fonte: caniuse)

Compressione delle risorse su Kinsta

Mentre ci sono diversi passaggi per abilitare la compressione Brotly in WordPress, i clienti di Kinsta non devono fare assolutamente nulla per sfruttare la potenza di questo algoritmo di compressione. Grazie alla nostra integrazione con Cloudflare, ogni sito web ospitato da Kinsta utilizza Brotli per impostazione predefinita.

Potete controllare il tipo di compressione nell’inspector del vostro browser. Selezionate un asset nella schermata Rete > Tutti e cercate l’intestazione content-encoding. Questo indica il tipo di compressione attivata sul vostro sito web. br sta per Brotli.

Brotli è abilitato di default per tutti i siti web ospitati da Kinsta
Brotli è abilitato di default per tutti i siti web ospitati da Kinsta

7. Eliminare le risorse che bloccano il rendering

Potete eliminare i JavaScript che bloccano il rendering aggiungendo gli attributi async e defer ai tag <script>. Questo può migliorare il cosiddetto First Contentful Paint. Più precisamente:

  • Gli script con l’attributo async vengono eseguiti in modo asincrono non appena vengono caricati. Una volta caricato lo script, il browser si ferma, analizza l’HTML ed esegue lo script.
  • Gli script con l’attributo defer vengono eseguiti solo al termine dell’analisi della pagina.
Il messaggio Eliminare le risorse che bloccano il rendering in PageSpeed Insights
Il messaggio Eliminare le risorse che bloccano il rendering in PageSpeed Insights

Potete anche eliminare il CSS che blocca il rendering dando priorità alle risorse above-the-fold, aggiungendo il CSS inline, utilizzando l’attributo media e usando JavaScript per caricare in modo asincrono o rinviare il caricamento del CSS.

Tutto questo potrebbe risultarvi un po’ complicato se non siete sviluppatori frontend, ma potete utilizzare un plugin per WordPress per fare tutto il “lavoro sporco” al posto vostro.

Inoltre, a partire da WordPress 6.3, potete aggiungere gli attributi async e defer durante la registrazione dello script e, a partire da WordPress 6.4, questi attributi sono stati implementati per gli script frontend nel core di WordPress e nei temi in bundle.

8. Ottimizzare i CSS

Un’osservazione specifica va fatta sui fogli di stile, che possono appesantire notevolmente una pagina web.

Quando il browser si ferma su un tag <link>, interrompe il download di altre risorse e l’analisi della pagina per scaricare e analizzare il file CSS. Inoltre, dovete prestare attenzione ad alcune peculiarità dei fogli di stile:

  • Alla stessa pagina possono essere collegati più fogli di stile esterni.
  • Il link ad altri fogli di stile può provenire da un altro foglio di stile, quindi potrebbe non essere visibile nel codice HTML.
  • Un foglio di stile non ben progettato può contenere dichiarazioni che non sono necessarie in tutte le pagine del sito. Questo può portare a un aumento delle dimensioni del file e a tempi di elaborazione più lunghi.
  • È vero che i fogli di stile vengono memorizzati nella cache ma bloccano comunque il rendering per un po’ di tempo.

Per questo motivo è necessario ottimizzare i fogli di stile ed eseguire un’analisi approfondita attraverso gli strumenti di sviluppo del browser, come Lighthouse di Chrome e Pagespeed Insights.

Una volta effettuata l’analisi, dovrete individuare le soluzioni più appropriate per ridurre l’impatto dei fogli di stile sulle prestazioni. La minificazione e la compressione sono solo due delle opzioni disponibili. Altre misure includono la memorizzazione nella cache dei file impostando le intestazioni Expires ed ETag, la scelta ottimale del tema e dei plugin del sito, la rimozione del codice CSS non necessario, l’ottimizzazione dei font web e altre misure di ottimizzazione delle prestazioni.

Tuttavia, l’opzione migliore per uno sviluppatore è sempre quella di progettare i propri stili seguendo le best practice CSS fin dall’inizio.

9. Ridurre il numero di richieste HTTP

Immagini, script e fogli di stile sono tutte risorse fondamentali per un sito web. Tuttavia, ci sono altre risorse meno essenziali ma a volte critiche per lo scopo specifico del sito, tra cui video, contenuti multimediali e font web. Ogni risorsa genera una richiesta HTTP al server web che la ospita e ogni richiesta richiede tempi di elaborazione e risposta che si sommano l’uno all’altro, aumentando il tempo complessivo di caricamento della pagina.

Per questo motivo è fondamentale ridurre al minimo il numero di richieste HTTP al server.

Anche in questo caso, diversi strumenti di analisi delle prestazioni possono aiutarvi a determinare il numero di richieste HTTP. Gli strumenti di sviluppo del browser e gli strumenti online come Pingdom e GTMetrix possono essere dei validi alleati quando si tratta di problemi di prestazioni.

Tra le tante soluzioni che uno sviluppatore può implementare per ridurre il numero di richieste HTTP, la più efficace è la rimozione delle risorse non necessarie dalla pagina.

Gli utenti di WordPress dovrebbero rimuovere tutti i plugin che non sono strettamente necessari o almeno caricare in modo selettivo i plugin che non sono richiesti in tutto il sito web. Dovrebbero inoltre scegliere i plugin più affidabili e leggeri disponibili ed evitare i cosiddetti plugin nulled.

Un’altra opzione è quella di concatenare tutti i file CSS in un unico foglio di stile.

Altre misure che potete adottare per ridurre il numero di richieste HTTP sono il lazy loading delle risorse, l’uso di font di sistema quando possibile, la riduzione al minimo delle richieste HTTP di terze parti, come i video di YouTube, e l’uso di sprite CSS per icone e loghi.

Un esempio di CSS Sprites da Amazon.
Un esempio di sprite CSS da Amazon. I CSS vengono utilizzati per “indirizzare” solo una parte specifica dell’immagine combinata.

10. Monitorare le prestazioni del sito e-commerce con uno strumento APM

Avete mai utilizzato uno strumento di monitoraggio delle prestazioni per il vostro sito e-commerce? Se no, dovreste farlo. Uno strumento di monitoraggio delle prestazioni, o APM, permette di misurare il tempo di esecuzione di ogni singolo processo del vostro sito web, come i processi PHP, le query del database, le chiamate AJAX e molto altro ancora.

Conoscere il processo o il plugin che sta rallentando o interrompendo il vostro sito di e-commerce è fondamentale perché per ogni secondo di ritardo nel caricamento della pagina perdete potenziali vendite, senza contare che questo potrebbe rovinare l’immagine del vostro brand.

Nessuno vuole affidare i dati della propria carta di credito a un sito web che non funziona come previsto. Per questo motivo, l’utilizzo di uno strumento APM è fondamentale.

Sul mercato esistono diversi strumenti APM, tra cui New Relic, LogRocket, Dynatrace e molti altri. Dovete controllare i più popolari e scegliere quello che funziona meglio per la vostra azienda in termini di costi e funzionalità.

Kinsta APM è gratuito per tutti i piani di WordPress

Lo strumento Kinsta APM aiuta a identificare i colli di bottiglia delle prestazioni PHP sul vostro sito WordPress senza abbonarvi a servizi di monitoraggio di terze parti come New Relic. È gratuito per tutti i piani WordPress ed è integrato in modo nativo in MyKinsta.

Per accedere allo strumento di monitoraggio delle prestazioni di Kinsta, selezionate il vostro sito WordPress in MyKinsta e individuate la voce APM nel menu di sinistra.

Attivare lo strumento APM di Kinsta in MyKinsta
Attivare lo strumento APM di Kinsta in MyKinsta

Abilitate l’APM e selezionate la durata del monitoraggio. Lo strumento APM consuma risorse del server e può avere un impatto sulle prestazioni del vostro sito web, quindi potreste volerlo abilitare per un periodo di tempo limitato.

Selezionare la durata del monitoraggio
Selezionare la durata del monitoraggio

Una volta abilitato, lo strumento APM monitora i processi del vostro sito web e fornisce un’enorme quantità di dati organizzati in quattro schede:

Transazioni: in questa schermata viene visualizzato un diagramma che mostra il tempo complessivo delle transazioni per i processi PHP, MySQL, Redis ed esterni e una tabella che elenca le transazioni più lente del vostro sito web. Potete selezionare una voce specifica per visualizzare i dettagli della transazione.

Transazioni analizzate dall'APM di Kinsta
Transazioni analizzate dall’APM di Kinsta

WordPress: questa schermata mostra due tabelle, Plugin WordPress più lenti e Hook WordPress più lenti. Anche in questo caso, facendo clic su una voce specifica, verrete indirizzati a una tabella con i dettagli della transazione.

Plugin e hook WordPress più lenti
Plugin e hook WordPress più lenti

Database: in questa schermata potete trovare le query di database più lente ordinate per durata. Se utilizzate l’add-on di Kinsta Redis, troverete un elenco delle cache Redis più lente registrate.

Le query del database più lente in MyKinsta
Le query del database più lente in MyKinsta

Esterne: questa schermata mostra un elenco delle richieste esterne più lente.

Richieste esterne più lente
Richieste esterne più lente

Potete approfondire qualsiasi richiesta con i dettagli Span e lo Stack trace.

Dettagli Span e stack trace di una richiesta esterna
Dettagli Span e stack trace di una richiesta esterna

Si tratta di un gran numero di dati per risolvere qualsiasi problema di prestazioni e ottimizzare il vostro sito di e-commerce in termini di velocità e prestazioni.

Se volete saperne di più sullo strumento Kinsta APM, consultate le seguenti risorse:

Riepilogo

Questo articolo fornisce una checklist delle ottimizzazioni essenziali da implementare per migliorare le prestazioni del vostro sito di e-commerce. In qualità di host WordPress gestito costruito su Google Cloud Platform, i nostri consigli sono rivolti principalmente ai proprietari di siti e-commerce basati su WordPress e WooCommerce. Tuttavia, possono essere utili a prescindere dalla piattaforma che sta alla base del vostro sito e-commerce.

Alcune ottimizzazioni riguardano direttamente il servizio di hosting; altre possono essere implementate tramite plugin WordPress o servizi di terze parti.

Kinsta offre opzioni di configurazione per la gestione della cache, l’ottimizzazione delle immagini, la compressione delle risorse, il monitoraggio delle prestazioni e molto altro ancora, permettendo di ottimizzare il vostro sito WordPress + WooCommerce per ottenere le migliori prestazioni.

Per approfondire l’argomento, date un’occhiata alle seguenti guide e tutorial:

Ora tocca a voi. Ci siamo persi qualcosa? Avete altri consigli da condividere con i nostri lettori per migliorare le prestazioni di un sito e-commerce? Lasciate un commento qui sotto e partecipate alla conversazione.

Carlo Daniele Kinsta

Carlo è cultore appassionato di webdesign e front-end development. Gioca con WordPress da oltre 20 anni, anche in collaborazione con università ed enti educativi italiani ed europei. Su WordPress ha scritto centinaia di articoli e guide, pubblicati sia in siti web italiani e internazionali, che su riviste a stampa. Lo trovate su LinkedIn.